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Volo Alitalia 660

Incidenti e disastri aerei causati da avaria della strumentazioneIncidenti e disastri aerei causati da errore del pilotaIncidenti e disastri aerei causati dalle condizioni meteorologicheIncidenti e disastri aerei di AlitaliaIncidenti e disastri aerei di Douglas DC-8
Incidenti e disastri aerei in ItaliaIncidenti e disastri aerei nel 1968Pagine con mappe
Douglas DC 8 43 I DIWA Alitalia LAP 20.08.60 edited 2
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Il volo Alitalia 660 era un volo di linea da Roma Fiumicino a Montréal, con scalo intermedio a Milano Malpensa. Il 2 agosto 1968 il volo era operato dal quadrimotore Douglas DC-8-43 con marche I-DIWF, pilotato dal comandante Fabio Staffieri e dal copilota Franco Panario, coadiuvati da altri otto membri dell'equipaggio. A bordo vi erano 85 passeggeri. L'aereo si schiantò contro il monte San Giacomo, nel comune varesino di Vergiate, durante la fase di avvicinamento all'aeroporto di Milano Malpensa. Tutti i passeggeri sopravvissero all'impatto, ma 12 di essi trovarono la morte nel successivo incendio.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Volo Alitalia 660 (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Volo Alitalia 660
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Luoghi vicini

Cimbro (Vergiate)
Cimbro (Vergiate)

Cimbro (Cimber in dialetto varesotto) è una frazione del comune italiano di Vergiate posta a nordest del centro abitato. Costituì un comune autonomo fino al 1869, quando venne aggregata al comune di Mornago. Due anni dopo la frazione fu staccata dal comune di Mornago ed aggregata a Vergiate. Fu un antico comune del Milanese. Registrato agli atti del 1751 come un borgo di circa 155 abitanti, nel 1786 Cimbro entrò per un quinquennio a far parte dell'effimera Provincia di Varese, per poi cambiare continuamente i riferimenti amministrativi nel 1791, nel 1798 e nel 1799. Alla proclamazione del Regno d'Italia nel 1805 risultava avere 192 abitanti. Nel 1809 fu soppresso con regio decreto di Napoleone ed annesso a Cuvirone, a sua volta aggregato a Vergiate nel 1811. Il Comune di Cimbro fu quindi ripristinato con il ritorno degli austriaci, e l'abitato risultò essere popolato da 298 anime nel 1853, salite a 359 nel 1861. La soppressione dell'autonomia comunale giunse infine nel 1869 su decreto di Vittorio Emanuele II, che decise stavolta l'unione con Mornago, ma dopo soli due anni si risolse di riproporre l'antico modello napoleonico, riportando la località sotto Vergiate. Ogni anno, a metà settembre, si svolge il Palio Cimbrese che vede i quattro rioni del paese cimentarsi in sfide sportive e giochi di vario genere. Cimbro è situato vicino al torrente Strona (affluente del Ticino), ancora oggi infatti sono presenti alcuni mulini. Cimbro è situato a nord est del Comune di Vergiate, in una zona collinosa ricca di prati e boschi. Stazione di Mornago-Cimbro Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cimbro Lombardia Beni Culturali, su lombardiabeniculturali.it.

Lago di Comabbio
Lago di Comabbio

Il lago di Comabbio (in lombardo lagh de Cumabi) è un lago di origine glaciale in Provincia di Varese. Si trova tra il lago Maggiore e il lago di Varese. Cinque sono i comuni che si affacciano sulle rive del lago: Ternate, Varano Borghi, Vergiate, Mercallo e Comabbio. Il lago ha una superficie di circa 3,4 chilometri quadrati ed una profondità massima di 7,7 metri. È lungo 3,6 chilometri e largo 1,4 chilometri, ha uno sviluppo costiero di 9 chilometri. Il lago di Comabbio si trova in una conca naturale delimitata a Ovest dal massiccio del Monte Pelada e Monte Calvo, a est dal Monte San Giacomo e a nord-est da un leggero falsopiano, intervallato da piccole e basse colline, che collega la sponda ternatese alla sponda biandronnese che si affaccia sul Lago di Varese. Dal punto di vista floristico è un'oasi naturalistica ricca di piante rare, soprattutto galleggianti. È alimentato da alcune sorgenti e da piccoli torrenti, quindi non risultano immissari ed emissari di particolar rilievo. Un tempo, il lago era collegato al lago di Varese con il quale formava un unico grande bacino; ora i due laghi sono collegati mediante un canale artificiale : il canal Brabbia che attraversa l'omonima palude. Attualmente il lago è considerato, soprattutto per motivi naturali e a causa della sua bassa profondità, eutrofico. Rappresenta, infatti, in modo evidente, quel processo evolutivo irreversibile che porterà i laghi prealpini ad un grado di trofia e di interramento sempre maggiori. Dal punto di vista naturalistico offre una ricca varietà di specie faunistiche e floreali, grazie anche al divieto di utilizzare barche a motore. Una caratteristica di questo lago è sempre stata la sua pescosità (luccio, lucioperca, persico sole, scardola, carpa, tinca e anguilla) mentre la sponda meridionale, meglio nota come baia di Corgeno, è anche zona di rifugio e nidificazione di molte specie di uccelli acquatici e di anatre. A causa delle sue ridotte dimensioni, d'inverno ghiaccia molto facilmente trasformandosi in una grande pista di pattinaggio. Si dice che molto tempo fa, circa nel 2000 a.C., il lago di Comabbio e il Lago di Monate fossero uniti. Ciò potrebbe essere la risposta alle numerose falde acquifere sotterranee che si trovano tutt'oggi ad alimentare principalmente il Lago di Monate. Sulla sponda orientale in località Corgeno, nell'area naturale del Parco del Ticino, si trova buona parte di quell'area del lago che viene chiamata la palude di Mercallo; si tratta di una zona in cui è documentata la presenza di antiche popolazioni chiamate Corogennates, vocabolo di derivazione celtica. Nello spazio d'acqua molto paludoso di fronte a Corgeno furono rinvenuti gli unici insediamenti palafitticoli di tutto il lago risalenti all'età del bronzo. Il Lago di Comabbio, come gli altri laghi varesini, venne acquistato dal vescovo Biglia nel 1652, venduto poi nel 1779 ai Litta Visconti di Arese e infine ai Borghi, industriali tessili varesini che nel 1819 impiantarono una grande tessitura a Varano. Da diversi anni è vietata la navigazione a motore sul lago, il quale nel 2022 ha ospitato la 70ª edizione dei Campionati Italiani di canottaggio a sedile fisso organizzati dalla Canottieri Corgeno. Il lago è circondato da una pista ciclopedonale di circa 12 km di lunghezza, nel tratto di Corgeno è possibile visionare sculture en plein air e installazioni architettoniche dell'artista locale Mario da Corgeno. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su lago di Comabbio