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Chiesa di San Tomaso in Terramara

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8276 Milano San Tomaso Foto Giovanni Dall'Orto 1 Mar 2007
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San Tommaso in Terramara o in Terramala è una chiesa cattolica di Milano di antica fondazione, situato nel centro storico, in via Broletto. È rettoria della parrocchia di Santa Maria del Carmine dell'arcidiocesi di Milano e cappellania della comunità dei fedeli filippini milanesi.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Tomaso in Terramara (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Tomaso in Terramara
Via Broletto, Milano Brera

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Latitudine Longitudine
N 45.467566 ° E 9.185567 °
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Via Broletto
20121 Milano, Brera
Lombardia, Italia
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8276 Milano San Tomaso Foto Giovanni Dall'Orto 1 Mar 2007
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Luoghi vicini

Palazzo Silva di Biandrate
Palazzo Silva di Biandrate

Palazzo Silva di Biandrate (conosciuto anche come Palazzo Silva) è un palazzo seicentesco di Milano, totalmente stravolto nei suoi interni nel corso degli anni sessanta del Novecento. Storicamente appartenuto al sestiere di Porta Comasina, si trova in via del Lauro 9. Palazzo Silva di Biandrate - fra i più eleganti del Seicento milanese - sorgeva imponente all'imbocco dell'antica contrada del Lauro. Si contraddistingue per la facciata seicentesca, particolarmente robusta, con un portale di ceppo gentile ed archivolto a linea spezzata, sorretto nei risalti da mensole; due mensole sostengono inoltre un balcone a balaustri barocchi fra pilastrini. Particolarmente di rilievo la balconata d'angolo con parapetto in ferro battuto a disegno, sostenuta da mensole di granito. Il palazzo appartenne alla nobile famiglia dei Silva ed ebbe modo di ospitare la ricca biblioteca personale di Donato II Silva (ereditata poi dal nipote Ercole), le ricche collezioni d'arte (fra cui erano segnalate anche le tempere dell'Appiani raffiguranti Il mito di Europa) e la raccolta numismatica (che sarebbe poi finita nel Palazzo Visconti Aimi in via Filodrammatici 10). Una lapide, fatta apporre da Carlo Ghirlanda Silva (pronipote di Ercole Silva) in segno di omaggio e devozione verso i propri predecessori ricorda Donato II Silva (1690-1779), illustre letterato, e suo nipote Ercole Silva (1756-1840), anch'egli letterato, autore Dell'arte dei giardini inglesi (1801) e promotore in Italia del giardino all'inglese, assurgendo a modello il parco della propria Villa a Cinisello, primo esempio di questo tipo in Italia. Il palazzo, pur presentandosi sostanzialmente intatto esteriormente ha subito nel corso degli anni sessanta profondi interventi di riconfigurazione degli interni, che ne hanno distrutto l'originale sistemazione. Nel corso di alcuni scavi condotti nei sotterranei invece sono stati rinvenuti i resti di un'aula absidata di epoca imperiale, detta domus lauri, riconducibile a un edificio del I secolo con muri perimetrali in ciottoli e corsi di mattoni, forse dedicato al culto imperiale (così come lascerebbero intendere le statue di patrizi rinvenute non lontano). Vi sono inoltre tracce anche di un successivo edificio, risalente alla seconda metà del III secolo, facente probabilmente parte delle fortificazioni straordinarie della città allestite dall'imperatore Gallieno prima e da Aureliano poi per far fronte all'invasione degli Alamanni e dei Marcomanni. Qui, all'incrocio fra la via Broletto e la via Ponte Vetero sorgeva infatti l'antica Porta Comasina delle Mura romane di Milano. Cesare Cantù, Cesare Rovida, Donato ed Ercole Silva, Conti di Biandrate, Tipografia F.lli Borroni, Milano, 1876 Giacomo Carlo Bascapé, I palazzi della vecchia Milano, Hoepli, Milano, 1945 - pp. 183–184 Paolo Mezzanotte, Giacomo Carlo Bascapé, Milano, nell'arte e nella storia, Bestetti, Milano, 1968 (1948) - p. 152 Livia Negri, I palazzi di Milano, Newton & Compton, Milano, 1998 - pp. 298–300 Ville e palazzi di Milano Sestiere di Porta Comasina Donato II Silva Ercole Silva Comune di Milano - Sestiere di Porta Comasina (palazzi) (PDF), su comune.milano.it.

Porta Comasina (romana)
Porta Comasina (romana)

Porta Comasina (lat. Porta Comacina, Porta Cumana o Porta Cumensis) era una delle aperture stradali ricavate nella cinta muraria romana della città di Mediolanum, l'odierna Milano. Fu demolita durante l'assedio di Milano del 1162. In epoca alto medievale era conosciuta anche con il nome di Porta del Cordusio. Costruita durante il periodo repubblicano dell'epoca romana, era ricavata nella cinta delle mura romane di Milano. Venne fatta presumibilmente erigere, insieme alle mura, da Cesare dopo l'assunzione di Mediolanum al rango di municipium nell'anno 49 a.C., oppure in seguito da Augusto. In epoca alto medievale era conosciuta anche con il nome di Porta del Cordusio, con un richiamo al vicino e omonimo quartiere, dove presente il palazzo del duca longobardo), che sorgeva nell'odierna piazza Cordusio, da cui l'origine di questo toponimo: da "De curte ducis" (o "Curia ducis", ossia la "corte dei duchi lombardi"), a "Cortedoxi", quindi "Corduce" e infine "Corduso" o "Cordusio". Fu demolita, insieme alle relative mura e alle altre porte romane, durante l'assedio di Milano del 1162, che fu opera di Federico Barbarossa. Altre battaglie che videro protagonista la porta furono l'assedio di Milano del 268, l'assedio di Milano del 402, l'assedio di Milano del 452 e l'assedio di Milano del 538-539. Da Porta Comasina dipartivano la via Regina, ovvero l'arteria stradale che collegava Cremona (Cremona) a Comum (Como: da cui il nome della porta), e la via Mediolanum-Bellasium, che metteva in comunicazione Mediolanum con Bellagio. Porta Comasina si trovava lungo una strada secondaria interna che dipartiva verso nord dal cardo. Nei pressi di Porta Comasina sorgevano due magazzini annonari romani di Milano. Porta Comasina era situata, considerando l'urbanistica della Milano odierna, sul moderno incrocio tra via Broletto e via Dell'Orso. Mediolanum, su romanoimpero.com. Mediolanum augustea, su storiadimilano.it.