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Punta Perotti

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Punta Perotti è un parco urbano ed ex complesso immobiliare che fu edificato sul lungomare di Bari nel 1995. Prende il nome di Armando Perotti, a cui è dedicata la strada.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Punta Perotti (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Punta Perotti
Corso Trieste, Bari Madonnella

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 41.115524 ° E 16.900921 °
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Indirizzo

Corso Trieste
74126 Bari, Madonnella
Puglia, Italia
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Luoghi vicini

PalaFlorio
PalaFlorio

Il PalaFlorio è il principale palazzetto dello sport della città di Bari, costruito tra il 1989 e il 1991 per sopperire alle esigenze di infrastrutture ricreative della grossa area cittadina del capoluogo pugliese. È stato intitolato nel 1993 al dirigente sportivo barese Pietro Floriano Florio, presidente della FIPAV dal 1977 al 1978. La struttura ha una capienza di 6.000 posti che lo rendono il più grande palasport della regione, terzo impianto nel sud Italia dopo il palaPentimele di Reggio Calabria e il Palasele di Eboli. È utilizzato prevalentemente per eventi sportivi, concerti, fiere e congressi. Ci giocavano le squadre di basket del capoluogo, maschile e femminile, nonché quelle di altri sport. Si è spesso organizzato eventi di tipo pugilistico. A fine luglio 2019 si sono conclusi i lavori di adeguamento dell'impianto di illuminazione. Utilizzando 44 proiettori Philips BVP427 957 T45 Archiviato il 1º ottobre 2020 in Internet Archive., dotati di ottica asimmetrica per contenere i fenomeni di abbagliamento, sono stati raggiunti 2000lx orizzontali. Chiuso nel 2003 per problemi di staticità e manutenzione, la struttura è rimasta inattiva fino al 2008, quando il Comune di Bari ha avviato dei lavori di ristrutturazione per renderla agibile e omologabile secondo tutte le disposizioni di legge in merito agli impianti sportivi (uscite di sicurezza, sistemi antincendio). La consegna e riapertura è avvenuta a maggio 2010 ed il palazzetto dello sport è stato ufficialmente inaugurato il 2 agosto durante il primo di una serie di grandi eventi di carattere cestistico. Infatti, il PalaFlorio ha ospitato tutte le quattro sfide di qualificazione all'EuroBasket 2011 della Nazionale italiana di pallacanestro allenata da Simone Pianigiani. Nonostante il grande seguito e successo che i quattro eventi casalinghi hanno generato, da settembre 2010 sino ai primi di gennaio del 2011, il palazzetto è stato utilizzato come set di un film di Ermanno Olmi dal titolo Il villaggio di cartone. Nel marzo 2011, l'impianto ritornerà ad ospitare eventi sportivi come i campionati assoluti di karate, evento valido come seconda prova dei campionati italiani di serie A1 e A2.. A partire dalla stagione 2011-2012, il palazzetto è tornato ad ospitare un campionato nazionale; non si tratta però di un campionato di pallavolo come nelle stagioni precedenti, bensì è il CUS Bari Pallacanestro a disputare le gare interne della neo-nata Divisione Nazionale A, ex serie A-Dilettanti. La struttura del Palaflorio è concepita come uno spazio polifunzionale per molteplici eventi. Questo lo rende il luogo ideale per organizzare grandi appuntamenti come concerti, fiere, competizioni sportive e congressi fino a 6000 persone, quanto incontri per gruppi meno numerosi in occasione di convegni, seminari, ricevimenti o cene di gala. Sito web ufficiale dell'impianto polisportivo, su palaflorio.it.

Palazzo dell'Aeronautica (Bari)
Palazzo dell'Aeronautica (Bari)

Il palazzo dell'Aeronautica è un palazzo di Bari, in uso all'Aeronautica Militare. Fu costruito nella prima metà degli anni '30, su progetto dell'architetto Saverio Dioguardi per ospitare il comando della IV Zona Aerea Territoriale (ZAT) della Regia aeronautica. La IV ZAT nacque nel 1935 con competenza sull'area orientale del meridione d’Italia (corrispondente a parte della Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, parte della Campania e Calabria). Il primo comandante fu il Generale di squadra aerea Vincenzo Lombard, che si insediò il 1º luglio 1935. Nel 1940, con l’inizio delle operazioni belliche, nella sede della IV Z.A.T., viene ospitato il Comando della IV Squadra Aerea, il cui teatro delle operazioni si sviluppò in particolare sui Balcani, la Grecia e il mediterraneo orientale. Nel 1943, a seguito dell'occupazione Alleata, l’edificio divenne Comando della 15ª Army Air Force, e dal 2 dicembre 1943, vi fu spostato il comando dell'unità aerea costituitasi a Brindisi, poco dopo l’8 settembre per combattere al fianco degli Anglo-Americani. Le sue unità, inserite nella Balkan Air Force, opereranno nei campi di Puglia e Molise, nei cieli dei Balcani e della Romania. Negli anni '50, Bari torna ad ospitare il Comando della IV Z.A.T. per l’area sud-orientale dell'Aeronautica militare italiana e assume la denominazione di 3ª Regione Aerea, estendendo la competenza operativa su tutto il meridione d’Italia e le isole. Dal 1º Gennaio 2008 il Comando 3ª Regione Aerea diventa anche sede del Comando Scuole AM con la denominazione di Comando Scuole AM/3ª Regione Aerea. L’edificio si affaccia sul lungomare barese. L’elemento di richiamo è la torre, un semplice volume con una scanalatura longitudinale che ne esalta la verticalità. La diversa proposta dei materiali impiegati, pietra di Trani e tufo mazaro, accentua l’attenzione verso questa parte dell’edificio. L’atrio che sembra espandersi verso l’esterno mentre la parte superiore si ritrae con un movimento ascensionale. L’osservazione dal mare consente una lettura totale dell’edificio. Emerge in tal modo il portale mediano dotato di un ordine gigante composto da pilastri dalla conformazione cilindrica. La pianta di fondazione è costituita da ferri da cemento armato e di cordoli: questo fa supporre la presenza di strutture orizzontali a rinforzo della muratura, costituita da tufi intrecciati, ma non la presenza di pilastri. Ipotesi confermata dal fatto che, all’ultimo livello, la muratura, conserva uno spessore di 50–60 cm . Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo dell'Aeronautica

Madonnella
Madonnella

Madonnella è un quartiere di Bari, appartenente dal 2014 al I municipio (ex VII circoscrizione). Il quartiere si trova nelle immediate vicinanze del centro cittadino a meno di 1 km di distanza dallo stesso e confina: a nord con la costa Adriatica: Lungomare Araldo di Crollalanza (tra Largo Adua e Piazza Armando Diaz) e il Lungomare Nazario Sauro (tra Piazza Armando Diaz e Via Giuseppe di Vagno); a est con il quartiere Japigia: Via Giuseppe di Vagno (tra Lungomare Nazario Sauro e Via Guglielmo Oberdan) e Ponte Giuseppe Garibaldi; a sud con il quartiere Japigia: Via Guglielmo Oberdan (tra Ponte Giuseppe Garibaldi, Via Apulia e Via Giovanni Amendola); a sud-ovest con il quartiere San Pasquale: Via Giuseppe Capruzzi (tra Via Giovanni Amendola\ Via Emanuele Mola e Via F. Lattanzio); a ovest con il Quartiere Umbertino: Largo Adua e Via Abbrescia (tra Lungomare Araldo di Crollalanza e Piazza Nicola Balenzano). Nell'ultimo decennio dell'Ottocento cominciarono a sorgere, a est del quartiere Murat, numerosi agglomerati di case, soprattutto lungo la riva del mare, che ben presto costituirono un nuovo quartiere. Il nome attribuito dall'uso comune fu quello di Madonnella, data la presenza di una rozza immagine di Madonna collocata all'interno di una piccola nicchia, dove vegliava da diversi secoli sui campi che circondavano l'attuale Largo Francesco Carabellese. La vecchia immagine in terracotta della Madonna è probabilmente andata distrutta nel periodo del dopoguerra ma, nel 1956, ne fu collocata una nuova sulla grande edicola in pietra che ancora oggi è possibile osservare al centro del piazzale. Nel 1927 il comune di Bari, viste le notevoli dimensioni assunte dalla città, decise di ripartirla ufficialmente in quartieri, includendo il rione Madonnella, insieme ai rioni San Pasquale e Carrassi, in un nuovo quartiere a cui venne attribuita la denominazione di "Benito Mussolini". A due mesi dal provvedimento, il 26 marzo 1927, il capo dell'amministrazione cittadina diede atto che la denominazione assegnata al quartiere non poteva essere consentita e deliberò di chiamare "dell'Oriente" il quartiere orientale di Bari. La situazione rimase invariata fino al 1938, quando l'amministrazione decise di effettuare un parziale riassetto dei quartieri cittadini, distaccando il rione Madonnella dal quartiere "dell'Oriente" e unificandolo al quartiere Murat. In preparazione al censimento generale della popolazione, nel 1951, il Consiglio comunale procedette all'individuazione dei quartieri e dei rioni della città, considerando questi ultimi come porzione dei primi e comprendendo, nel quartiere Madonnella, i rioni Madonnella, Japigia e Mungivacca. Con le deliberazioni del 24 gennaio e del 26 gennaio 1970, il Consiglio comunale tornò ad esaminare l'organizzazione del territorio cittadino, suddividendo Bari in 17 quartieri tra i quali risultò il quartiere Madonnella, che fu infine disgiunto dagli altri rioni, conservando gli attuali confini. Il quartiere Madonnella si presenta con numerosi edifici in stile Liberty, particolarmente diffuso agli inizi del XX secolo, situati principalmente nella zona a ridosso del quartiere Murat. La zona costruita negli anni trenta è stata invece realizzata secondo lo stile monumentale e lineare del periodo fascista, utilizzato soprattutto per i palazzi adibiti ai pubblici uffici. Tra le costruzioni in stile Liberty sono da ricordare, in Largo Adua, il palazzo "Colonna", dal nome del noto costruttore Luigi Colonna, ed il Teatro Kursaal Santalucia, sede di un elegante locale adibito a spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche, costruiti rispettivamente nel 1925 e nel 1927. Madonnella si affaccia sul lungomare Nazario Sauro, realizzato tra il 1927 e il 1928, arricchito nel decennio successivo da numerosi edifici pubblici. Degni di nota sono l'Albergo delle Nazioni con l'annesso complesso residenziale INA, progettato dall'architetto Alberto Calza Bini; il Palazzo dell'Amministrazione Provinciale, progettato dall'Ing. Luigi Baffa e inaugurato nel 1935, che ospita la Pinacoteca metropolitana di Bari; il palazzo del Provveditorato alle Opere Pubbliche, inaugurato nel 1934; il palazzo dell'Aeronautica Militare, sede del comando della terza regione aerea, realizzato nel 1935; il palazzo dell'Ispettorato dell'Agricoltura, costruito all'inizio degli anni '40; il palazzo dell'Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale, e la Caserma dei Carabinieri "Chiaffredo Bergia", entrambi realizzati sulla base dei canoni architettonici del ventennio fascista. Nel quartiere Madonnella è inoltre ubicata la nota spiaggia "Pane e Pomodoro", uno dei principali punti di ritrovo estivi della popolazione barese. Palazzo dell'Aeronautica, su Lungomare Nazario Sauro Scuola Elementare Balilla, in Largo Francesco Carabellese Scuola Media Matteo Renato Imbriani in Via Imbriani Istituto Tecnico Commerciale Cesare Vivante in Piazza Armando Diaz Istituto Tecnico Industriale Guglielmo Marconi in Piazza Carlo Poerio; adesso anche sede del liceo scientifico opzione scienze applicate "Margherita Hack" Istituto Professionale per l'Industria e l'Artigianato Luigi Santarella in Piazza Antonio Gramsci

Pinacoteca metropolitana di Bari
Pinacoteca metropolitana di Bari

La Pinacoteca metropolitana di Bari "Corrado Giaquinto" è un importante museo artistico italiano. Fu istituita il 12 luglio del 1928 ed inizialmente ospitata nel locale Palazzo del Governo. Nel 1936 la sua sede fu trasferita nelle sale del Palazzo della Provincia, ora sede della Città metropolitana di Bari, sul Lungomare di Bari, dov'è tuttora custodito il suo ingente patrimonio artistico. La Pinacoteca è intitolata al pittore pugliese settecentesco Corrado Giaquinto. Essa offre al visitatore un ampio e articolato panorama della cultura artistica pugliese o in rapporto diretto o indiretto con la Puglia. Il materiale esposto comprende: una sezione medioevale; dipinti veneti del XV e XVI secolo provenienti da numerose chiese di tutta la Puglia; pittura pugliese tardo medioevale e di scuola napoletana alto medioevale; una sezione di dipinti di Corrado Giaquinto; un'importante raccolta di pittura napoletana e meridionale del XIX secolo; dipinti di Macchiaioli toscani; maiolica pugliese medioevale; presepi napoletani; capi d'abbigliamento antico; importanti dipinti del XIX, XX e XXI secolo, nonché altre opere d'arte contemporanea. La collezione conserva opere di artisti quali Bartolomeo Vivarini, Paris Bordon, Giovanni Bellini, Tintoretto, Palma il Giovane, Pacecco De Rosa, Luca Giordano, Corrado Giaquinto, Francesco De Mura, Giuseppe De Nittis, Raffaele Armenise, Silvestro Lega, Giovanni Boldini, Francesco Netti, Giorgio De Chirico, Giorgio Morandi.