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Vignone

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Vignone Chiesa di San Martino 02
Vignone Chiesa di San Martino 02

Vignone (Vijon in piemontese, Vignun in lombardo) è un comune italiano di 1 182 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Vignone (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Vignone
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Vignone Chiesa di San Martino 02
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Luoghi vicini

Stadio Carlo Pedroli
Stadio Carlo Pedroli

Lo stadio Carlo Pedroli è uno stadio ubicato nella città italiana di Verbania. Maggiore arena scoperta del comune di appartenenza, ha perlopiù ospitato le partite interne del Verbania, principale club calcistico della città, nonché quelle di altri club di vario livello sia suoi antesignani che suoi successori. Il primo campo di calcio in cui l'U.S. Intrese disputò i suoi campionati fu quello di via Monterosso, inaugurato il 18 gennaio 1920 con il taglio del nastro effettuato dalla madrina Maria Angiolini. Il regime fascista, cultore della forma fisica, attraverso il CONI incentivava la costruzione di nuovi stadi. Nel 1928 il sottosegretario e presidente della FIGC on. Leandro Arpinati impartì le direttive per i nuovi stadi, subito recepite dal podestà di Intra Riccardo Lucini, che sollecitò la costruzione di un nuovo campo sportivo proporzionato all'importanza della città, essendo quello esistente su proprietà privata non abbastanza vasto. Lucini individuò un'ampia area verde verso Renco, vicina al cimitero di Intra, per la costruzione dello stadio. Questa soluzione fu osteggiata da una parte dell'opinione pubblica (in special modo dai proprietari dei terreni da espropriare), che riteneva più utile destinare l'area a usi residenziali e proponeva di costruire il nuovo stadio lungo l'argine destro del torrente San Bernardino. Dopo vari ricorsi al prefetto, il podestà Lucini riuscì a imporre la propria proposta e la delibera per l'acquisto del terreno portò la data dell'8 febbraio 1930. All'inizio del 1931 cominciò la costruzione del nuovo Stadio del Littorio, su progetto dell'architetto milanese Paolo Vietti Violi (già autore delle tribune di San Siro e dello stadio di Genova, e dei più famosi ippodromi italiani). La costruzione venne appaltata all'impresa di Carlo Girolzini e per la spianata del terreno vennero asportati circa 33500 metri cubi di terra. Il nuovo stadio venne inaugurato il 13 novembre 1932 alla presenza di Renato Ricci, capo della Gioventù d'Italia e uno dei gerarchi più in vista del Fascismo. Al termine dell'inaugurazione venne giocato l'incontro di Prima Divisione Intra - Monza, vinto dai lacuali per 2-0. Durante la permanenza in Serie C del Verbania Calcio lo stadio, nel frattempo rinominato Campo sportivo comunale o Stadio dei Pini (in virtù del filare di conifere situato sul lato ovest), fu dotato di nuove tribune e di una curva a carattere non permanente, che furono rimosse nei primi anni ottanta. Il 2 maggio 2009 l'amministrazione comunale di Verbania intitolò lo stadio cittadino alla memoria di Carlo Pedroli, direttore sportivo e "anima" della società biancocerchiata per più di venticinque anni. Nell'estate del 2012 il comune di Verbania autorizzò alcuni lavori di riqualificazione dell'impianto sportivo: vennero pertanto poste in opera nuove recinzioni conformi alle normative della Lega Nazionale Dilettanti e il terreno di gioco venne rizollato con un tappeto di erba mista naturale e sintetica denominato Power Grass. Tale ultimo intervento (tra i primi in Italia nel suo genere) venne però effettuato senza contestuali collaudi a norma di legge, finendo per dare luogo a varie problematiche: dal 2012 in poi lo stadio fu infatti più volte giudicato non idoneo alla pratica agonistica dalla commissione impianti della FIGC, mettendo a repentaglio la regolare iscrizione ai campionati delle società cittadine beneficiarie dello stesso; a tale situazione si è via via ovviato mediante l'irrogazione di deroghe normative ad hoc. In relazione a quanto sopra, l'amministrazione comunale di Verbania nel 2015 accusò la maggior società calcistica cittadina di aver proceduto agli interventi di cui sopra in modo non conforme alle procedure legali e beneficiando di autorizzazioni concesse in modo irrituale. Sempre a detta del municipio, il club avrebbe al contempo omesso di pagare regolarmente canoni e bollette, nonché di praticare nell'impianto la regolare manutenzione minima. La situazione venne peraltro complicata dall'esponenziale aumento delle società autorizzate ad operare allo stadio: nel 2015, oltre al Verbania 1959 (peraltro ormai avviato alla cessazione dell'attività e infine sfrattato per morosità), al Pedroli facevano infatti base anche i club dilettantistici Sinergy Verbania, Inter Farmaci Verbania, Virtus Verbania e Accademia Calcio Verbania. Dall'estate 2016 l'impianto è tornato in gestione esclusiva all'amministrazione comunale verbanese; parallelamente sono andate calando le società usufruttuarie (il Verbania "storico" si è infatti disciolto, l'Inter Farmaci - divenuta brevemente Città di Verbania - ha cessato l'attività nel 2018, e la Virtus Verbania - divenuta Calcio Verbania - ha inglobato la Sinergy nel 2017), ma ciò non è bastato per rendere meno critica la situazione infrastrutturale, col campo sempre più dissestato soggetto a problemi di drenaggio. Nell'estate 2019 la risalita in Serie D del Calcio Verbania (frattanto rimasto l'unica società a proclamare continuità con la tradizione sportiva biancocerchiata) ha comportato l'esecuzione di alcuni lavori di ristrutturazione imposti dai criteri strutturali della Lega Nazionale Dilettanti: sono stati ampliati e riconfigurati i locali tecnici (spogliatoi, infermerie, sale di controllo), risanati gli spalti (con riverniciatura, posa di nuove recinzioni e apertura di nuovi accessi) ed è stata costruita una piccola "curva" per le tifoserie ospiti sul lato ovest del campo. A differenza di altri stadi coevi, il Pedroli è stato fin da subito concepito per l'uso prettamente calcistico: attorno al terreno di gioco non vi è la pista d'atletica leggera, né ausili analoghi. Gli spalti constano di due settori: la tribuna centrale sul lato ovest (dotata di copertura e seggiolini individuali, entro la quale sono altresì situati i locali tecnici principali) e la gradinata sul lato est (priva di copertura e serrata tra due basse costruzioni a parallelepipedo, dette colloquialmente "torrette"). L'illuminazione notturna del campo è assicurata da due cluster di riflettori montati su tralicci metallici posti ai lati della tribuna principale. Negli anni di militanza del Verbania in Serie C alle tribune in muratura vennero temporaneamente aggiunte ulteriori gradinate in materiale metallico, in particolare alle spalle dei lati corti del campo (normalmente sprovvisti di spalti). Nei primi anni d'esistenza la capienza era di circa 10.000 spettatori, poi progressivamente ridotta (complici l'introduzione di più stringenti misure di sicurezza e le alterne vicende del calcio in città) a circa 3.000 unità. Le varie ristrutturazioni effettuate non hanno intaccato la fisionomia dell'impianto, che ha mantenuto le originarie caratteristiche architettoniche di stampo razionalista, le quali sono particolarmente evidenti sull'ingresso monumentale di via Farinelli: una sorta di piccolo arco trionfale in cemento armato intonacato, con le cancellate metalliche rette da due colonne a forma di Fascio littorio (le asce sono state rimosse a seguito della Liberazione) e un largo frontone recante iscritta l'intitolazione della struttura. Nel 1959 vennero aggiunte all'intonaco bianco delle fasce decorative nei colori blu-giallo-rosso, in modo da richiamare i colori sociali del Verbania. Verbania Sportiva Associazione Sportiva Dilettantistica Calcio Verbania Verbania Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stadio Carlo Pedroli Stadio - verbaniacalcio.it (archiviato il 9 set 2012)

Chiesa di San Giuseppe (Verbania, Intra)
Chiesa di San Giuseppe (Verbania, Intra)

La chiesa di San Giuseppe è una chiesa cattolica situata a Intra, frazione del comune di Verbania in provincia del Verbano-Cusio-Ossola; è sussidiaria della basilica di San Vittore e fa parte della diocesi di Novara. Sul sito esisteva in origine l'antica chiesa romanica di Santa Maria di Agro (così detta poiché situata in campagna); le sue origini sono ignote, ma è documentata una consacrazione tra il 1123 e il 1151. Priva di fondamento è invece la tradizione che la vorrebbe fondata nel IV secolo dai santi Giulio e Giuliano (una leggenda comune a molte altre chiese della zona), riportata anche in un'epigrafie latina dipinta sotto al portico nel Settecento. Caduta in rovina, verso la fine del XVI secolo venne ricostruita da una confraternita di San Giuseppe, da cui deriva l'attuale intitolazione (un frammento della costruzione romanica è ancora presente nel sottotetto, dietro all'organo). La struttura venne sostanzialmente riedificata nei due secoli successivi, portandola all'aspetto attuale; tra gli interventi, sono da segnalare l'aggiunta della cappella laterale nel 1665 e il rifacimento della facciata nel 1705. Dal 1822 al 1911 accanto alla chiesa venne posto il cimitero di Intra, che sorgeva in precedenza vicino alla basilica di San Vittore e che venne poi spostato nel luogo attuale. La chiesa è situata ad Intra in piazza Carlo Leone Fabbri, circondata da un piccolo parco urbano. Si tratta di un edificio a navata unica, preceduto da un portico che sostiene la cantoria; sul fianco sinistro, in corrispondenza del presbiterio, emerge il volume ottagonale della cappella laterale. Nell'altare maggiore è inglobata un'ara latina tratta da un altare dedicato al dio Silvano da un tal T. Stazio Marciano, databile al I o al II secolo. Le mappe della memoria, Comune di Verbania, 2004. Mario Bertolo, Verbania: città nuova dalla storia antica, vol. 2, Novara, 1988. Pino Spinelli e Antonello Vincenti, Monumenti e ambienti del territorio storico di Verbania, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1969. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Giuseppe

Istituto Lorenzo Cobianchi
Istituto Lorenzo Cobianchi

L'Istituto d'Istruzione Superiore "Lorenzo Cobianchi" è un'istituzione scolastica con sede a Verbania, istituito nel 1886 con Regio Decreto ed è dedicato all'imprenditore Lorenzo Cobianchi, deputato nel Parlamento del Regno di Sardegna e sindaco di Intra per 3 mandati. Rappresenta il più importante polo formativo di istituzione secondaria di secondo grado per la Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Lorenzo Cobianchi redigendo il proprio testamento il 15 luglio 1874, lasciò come volontà personale la creazione di una scuola di Arti e Mestieri ad Intra, portante il proprio nome, su modello di una scuola già esistente a Biella. In quel periodo storico fu il primo privato ad elargire lasciti in favore dell'istruzione: seguirono il suo esempio Giuseppe Omar a Novara (1895) e Ferdinando Bocconi con l'Università commerciale Luigi Bocconi (1902). Con la morte del politico, nel settembre 1881, la moglie Luisa Brielli e i nipoti Ernesto Casana e Giovanni Grugnola, si misero all'opera affinché l'opera di Lorenzo Cobianchi potesse nascere; con il Regio decreto 4 giugno 1882 venne riconosciuto L'Ente Morale Fondazione Cobianchi, mentre con un Regio Decreto del 21 febbraio 1886 venne riconosciuta la Scuola professionale L. Cobianchi, la quale aveva già iniziato ad erogare i corsi dal 4 gennaio del medesimo anno; i corsi attivati erano biennali nel campo meccanico e tintoria chimica, ai quali si accedeva come specializzazione post-elementare. Il primo anno scolastico intero (1886/1887) contò 18 iscritti per il corso diurno e 88 per il corso serale. Nei primi 3 anni di fondazione, le lezioni furono svolte in locali messi a disposizione dalla città di Intra. Nel 1889 fu completato l'edificio, nelle quali vennero spostate tutte le lezioni; la struttura, novità architettonica per il tempo, nel 1900 vinse il primo premio all'esposizione universale di Parigi, nella sezione edilizia scolastica. Il 30 agosto 1903 venne inaugurata, dinanzi all'edificio, la statua in bronzo di Lorenzo Cobianchi, opera dall'artista Cesare Villa. Nel 1919 l'Istituto da scuola professionale divenne Istituto professionale e nel 1933 si trasformò in Istituto Tecnico Industriale e assunse la denominazione di Regio Istituto Tecnico Industriale Lorenzo Cobianchi; in questi primi decenni del XX secolo le tre specializzazioni cardini furono Chimica, Elettrotecnica e Meccanica, i tre settori principali della produzione nazionale. L'Istituto acquisiva una fama a livello nazionale e difatti la provenienza degli studenti era su ampia scala (oltre VCO e novarese, gli studenti provenivano dal varesotto, comasco e persino da Sicilia e Puglia), con possibilità di pernottamento in una Casa-Studenti poco lontana della scuola, per coloro provenienti da molto lontano. Nel 1947 nasce l'Associazione Ex Allievi, la quale aveva come scopo la promozione del Cobianchi; dal giugno 1949 al maggio 1952 distribuì ai tesserati, una rivista trimestrale, la quale cessò per motivi economici e l'ultimo convegno dell'Associazione avvenne nel 1971. Tuttavia nel 1987 si riprese l'idea di questo ente e il 29 maggio dell'anno successivo venne convocata una prima assemblea generale; attualmente il raduno Ex Allievi avviene nel mese di ottobre. Nel 1962 aprì una sezione distaccata a Borgomanero, nel 1967 una a Domodossola, ora entrambe scuole autonome. Nel 1971 vennero avviati i corsi di Informatica industriale, mentre nel 1974 presero vita i corsi Linguistico Moderno e Scienze Umane Sociali. Nel 1983 l'istituto venne ampliato con la costruzione di due corpi laterali, nel 1984 nasce l'indirizzo Elettronica, nel 1993 l'indirizzo Scientifico-Tecnologico e nel 1994 l'indirizzo Biologico. A partire dal 2003, tramite corsi serali, vennero erogati corsi universitari (tramite Università degli Studi di Torino e Politecnico di Torino), affini alle scienze chimiche e dal 2006 corsi di Ingegneria informatica ed Ingegneria elettronica; questo progetti durarono alcuni anni, prima di essere dismessi. Il 6 marzo 2009, tramite delibera del Consiglio Regionale ha assunto la denominazione ancora in uso di Istituto d'Istruzione Superiore. A partire dall'anno scolastico 2014/2015 l'indirizzo Scienze Umane Sociali/Liceo delle Scienze Umane viene trasferito al Liceo classico Cavalieri (sempre a Verbania); tuttavia dall'anno scolastico 2018/2019 si avvia l'opzione economico-sociale inerente al Liceo delle Scienze Umane. I corsi attualmente erogati dall'istituto sono 7 (4 tecnici e 3 liceali), aventi 12 classi di indirizzo. Chimica, Materiali e Biotecnologie (articolazioni: Ambientale, Sanitario, Materiali) Elettronica ed Elettrotecnica (articolazioni: Elettronica, Elettrotecnica) Informatica e Telecomunicazioni (articolazioni: Informatica, Telecomunicazioni) Meccanica, Meccatronica ed Energia (articolazioni: Meccanica e Meccatronica, Energia) Liceo linguistico Liceo scientifico (opzione:scienze applicate) Liceo delle scienze umane (opzione: economico-sociale) La scuola possiede attualmente circa 2000 alunni ed è dotata di 59 classi, 6 aule speciali, 32 laboratori, 1 auditorium, 1 aula magna, 1 biblioteca (dotata di circa 19000 volumi), 1 palestra (più l'uso del PalaBattisti per le ore di Educazione Fisica) con circa 200 docenti. L'istituto negli anni è stato promotore di iniziative scolastiche ed extrascolastiche, inerenti molti ambiti: Olimpiadi internazionali della matematica, Progetto Erasmus, concorso di poesia, scambi linguistici-culturali, giochi sportivi studenteschi provinciali, gare di robotica, oltre a tutti i laboratori (Chimica, Biologia, Microbiologia, Meccanica, Informatica ecc.) affini ai corsi didattici. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Istituto d'Istruzione Superiore "Lorenzo Cobianchi" Cobianchi, su cobianchi.it.