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Gavirate

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Flag of Gavirate
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Gavirate (Gaviràa in dialetto varesotto) è un comune italiano di 9 147 abitanti della provincia di Varese in Lombardia. Situata in posizione strategica sulla riva del Lago di Varese, a cui un tempo dava il nome, Gavirate è una cittadina dalle origini antichissime; nel territorio comunale vi sono vari centri storici, ciascuno dei quali ha mantenuto sostanzialmente integra la propria identità. Oltre alle frazioni maggiori, Voltorre e Oltrona al Lago, comprensiva della località Groppello, che fino al 16 settembre 1927 erano comuni autonomi, Gavirate ha al suo interno quattro nuclei cittadini indipendenti: Armino, Pozzolo, Fignano e la Gavirate "propriamente detta". Dal 15 marzo 2024, su decreto del Presidente della Repubblica, Gavirate gode del titolo di città.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Gavirate (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Gavirate
Via Livio Bravo, Comunità Montana Valli del Verbano

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Coordinate geografiche (GPS)

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N 45.85 ° E 8.716667 °
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21026 Comunità Montana Valli del Verbano
Lombardia, Italia
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Luoghi vicini

Stazione di Gavirate
Stazione di Gavirate

La stazione di Gavirate è una fermata ferroviaria della linea Saronno-Laveno posta in centro a Gavirate. La fermata, gestita da Ferrovienord che la qualifica come "secondaria" e situata al km 61 della Saronno-Laveno, dispone di un solo binario di corsa, servito da una banchina. In stazione è esposta una carrozza, utilizzata dalla Pro Loco per allestire mostre. Prima dell'ammodernamento della linea, avvenuto nel 1994, l'impianto era dotato di binario di incrocio più un tronchino (lato Laveno), eliminati per allungare la banchina a 220 metri. Il fabbricato viaggiatori è affidato in gestione alla pro loco di Gavirate, che si occupa del servizio di biglietteria e della manutenzione dell'edificio. Fino a pochi anni fa era presente una biglietteria a sportello ed una distributrice automatica di biglietti, mentre oggi resta solo quella automatica. Biglietteria automatica Sala d'attesa Servizi igienici Bar La stazione è servita da treni regionali della direttrice Laveno-Milano Cadorna effettuati da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia. Inoltre la stazione è servita dai treni RegioExpress RE1 Laveno - Varese - Saronno - Milano. Fra il 1914 e il 1940 di fronte alla stazione effettuavano fermata i convogli in servizio sulla tranvia Varese-Angera, gestita dalla Società Anonima Tramvie Orientali del Verbano (SATOV). Gavirate Stazione di Gavirate Verbano Ferrovia Saronno-Laveno Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Gavirate

Stazione di Gavirate Verbano
Stazione di Gavirate Verbano

La stazione di Gavirate Verbano è una fermata ferroviaria posta sulla linea Saronno-Laveno; si trova nel centro urbano di Gavirate, in viale Verbano. È gestita da Ferrovienord e servita dai convogli Trenord. La fermata fu attivata nel 1991 allo scopo di servire un distretto scolastico situato a poche centinaia di metri. La stazione è servita solo in orario scolastico dai treni regionali di Trenord in servizio sulla direttrice Laveno-Milano Cadorna. Inoltre la stazione è servita dai treni RegioExpress RE1 Laveno - Varese - Saronno - Milano. Il piazzale binari dispone di un solo binario passante, servito da una banchina protetta da una tettoia. Non vi è nessun servizio complementare. L'impianto ferroviario sorge al chilometro 62 della linea Saronno-Laveno, poco prima del segnale di protezione (lato Laveno) del Posto di Blocco Automatico (PBA) di Gavirate, in direzione Milano Cadorna, e a ridosso del segnale di avviso di Cocquio (lato Saronno) in direzione Laveno Mombello. La fermata è priva di fabbricato viaggiatori ed è dotata di un marciapiede lungo 220 metri circa, alto 60 cm, protetto da una pensilina. Non dispone di biglietteria (i passeggeri devono acquistare il titolo di viaggio a bordo, dal capotreno). Stazione di Gavirate Trasporti in Lombardia Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Gavirate Verbano Ferrovienord.it - Stazione di Gavirate Verbano, su ferrovienord.it. URL consultato il 17 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).

Chiostro di Voltorre
Chiostro di Voltorre

Il chiostro di Voltorre è ciò che rimane di un complesso religioso situato in Lombardia, precisamente a Voltorre, frazione del comune di Gavirate. L'espressione si riferisce comunemente all'intera struttura, che comprende appunto un chiostro, una piccola chiesa absidata con il campanile, ed alcuni locali un tempo parte di un più ampio edificio monastico. Nel Medioevo, le aree paludose adiacenti al Lago di Varese furono bonificate dai seguaci di San Bernone di Cluny, per essere usate per l'agricoltura. I monaci costruirono il loro insediamento a Voltorre. L'inizio dei lavori di costruzione della chiesa di San Michele risalgono all'XI secolo (forse attorno al 1060) o al massimo alla prima metà di quello successivo, edificata dai monaci cluniacensi in stile romanico sul sedime di due chiese più antiche e sorte in epoca longobarda. La costruzione del monastero e soprattutto del chiostro risente della mano dello scultore locale Lanfranco da Ligurno, che probabilmente non ha solo lavorato alla decorazione ma avrebbe progettato l'intera struttura. Dei quattro lati del chiostro, tre sarebbero stati costruiti verso la fine del XII secolo, più precisamente nel 1196; il rimanente lato sarebbe invece tardivo di circa mezzo secolo. La comunità di religiosi vi rimase fino al XV secolo, quando il monastero passo sotto la proprietà di diverse famiglie nobili di Varese originanti dagli Orrigoni. All'estinzione del ramo dinastico, il complesso fu gestito dai canonici lateranensi fino al definitivo esproprio del 1798, avvenuto a seguito delle disposizioni emanate l'anno precedente delle autorità francesi di Napoleone occupanti la zona. Seguì circa un secolo di frazionamento della proprietà e di uso improprio, che determinò uno stato di abbandono del bene fino alla fine del XIX secolo, quando alcuni esponenti del mondo della cultura locale, quali Luca Beltrami, Luigi Conconi e Lodovico Pogliaghi, iniziarono a interessarsi al valore artistico del luogo, e tentarono di iniziare una campagna di restauri. Le trattative coi vari proprietari e con la soprintendenza si arrestarono però bruscamente nel 1913, quando un enorme incendio devastò i locali del monastero, distruggendone completamente una parte importante, compresi diversi capitelli e colonnine del chiostro. Solo nel primo dopoguerra una porzione del complesso fu acquistata dallo Stato, che iniziò finalmente il restauro e la ricostruzione del chiostro nel 1929. Nel 1954 la provincia di Varese comprò la parte ancora in mani private del bene, e nel 1978 riuscì a farsi affidare la parte rimanete dal demanio. Dopo aver completato il restauro, il luogo è stato adibito a centro culturale e spazio museale, con un occhio di riguardo verso l'arte contemporanea. G. Ghiringhelli, Il chiostro di Voltorre. La sua storia, la sua arte attraverso i secoli, collana Rivista archeologica dell'antica provincia e diocesi di Como, 1908, pp. 97-158. Enzo Fabiani, Enzo Pifferi e Maria Teresa Balboni, Abbazie di Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1980. Carlo Perogalli, Enzo Pifferi e Laura Tettamanzi, Romanico in Lombardia, Como, Editrice E.P.I., 1981. Lucioni A. e Viotto P., L'anima e le pietre. La storia secolare del chiostro di Voltorre, Gavirate, 1999. L. Borroni, Acme, San Michele a Voltorre. L'architettura di un chiostro medievale alla svolta del 1200, 2006, pp. 261-282. L.C. Schiavi, Lombardia Romanica. Paesaggi monumentali, San Michele a Voltorre, Milano, 2011, pp. 85-87. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Chiostro di Voltorre