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Palácio Nacional de Belém

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Palacio Belem Lisboa
Palacio Belem Lisboa

Il Palácio Nacional de Belém è un palazzo di Lisbona, sede ufficiale dei presidenti del Portogallo. Il palazzo si trova alla periferia di Lisbona, nella freguesia di Belém da cui prende il suo nome, ed è stato costruito nel XV secolo dal re Manuel I su una collina di fronte al Tago e vicino al Monastero dos Jerónimos, che era stato appena completato. Nel XVII secolo il palazzo passò ai conti di Aveiras finché, all'inizio del XVIII secolo venne riacquistato da re Giovanni V che lo ingrandì e ne fece ridipingere gli interni. Durante il terremoto di Lisbona del 1755 il palazzo ebbe un ruolo decisivo nelle sorti della famiglia reale, in quanto era proprio nell'edificio che si trovavano Giuseppe I e la famiglia, salvandosi così dalla devastazione che colpì la capitale lusitana. Nel 1912, dopo che venne instaurata la Repubblica portoghese, il palazzo divenne residenza presidenziale ufficiale. La piazza di fronte al palazzo, la Praça Afonso de Albuquerque, prende il nome da Alfonso de Albuquerque ed offre una stupenda vista del palazzo di Belém.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palácio Nacional de Belém (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palácio Nacional de Belém
Praça Afonso de Albuquerque, Lisbona

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N 38.697987 ° E -9.200599 °
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Palácio Nacional de Belém (Palácio de Belém)

Praça Afonso de Albuquerque
1300-083 Lisbona (Belém)
Portogallo
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Sito web
presidencia.pt

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Palacio Belem Lisboa
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Museo dell'elettricità
Museo dell'elettricità

Il Museo dell'elettricità di Lisbona (in lingua portoghese: Museu da Electricidade), è un centro culturale che presenta, nei suoi spazi, il passato, il presente e il futuro delle energie, in un concetto di museo della scienza e della archeologia industriale, in cui mostre tematiche e sperimentali, coesistono fianco a fianco con svariati eventi culturali e d'affari. Si trova a Belém, in terreni guadagnati alla città sottraendoli al fiume Tago nello scorcio finale del XIX secolo, in una delle zone a maggior vocazione monumentale e storica della città, dove si trovano – fra gli altri – il Monastero dos Jerónimos, il Centro Cultural de Belém, la Torre di Belém, il Monumento alle Scoperte, il Palazzo e museo della Presidenza della Repubblica portoghese, il Museu dos Coches e la Cordoaria Nacional. L'edificio è classificato come Proprietà di Interesse Unico e si è sviluppato nel perimetro dell'antica centrale termoelettrica – Centrale Tejo che con la sua energia ha illuminato la città di Lisbona nel corso di più di quattro decenni. La sua apertura, come museo, avvenne nel 1990. Passati dieci anni, il Museo dell'elettricità attraversò un nuovo periodo di ristrutturazione dei suoi edifici ed equipaggiamenti, per riaprire al pubblico, nel 2006 dopo un restauro, con un nuovo discorso e nuove proposte museali. Oggi, per il suo aspetto culturale e multidisciplinare, il visitatore può godere di una varietà di eventi; dalla mostra permanente del museo, dove, attraverso la macchina originale della antica Centrale Tejo, si può spiegare e mostrare il funzionamento e l'ambiente di lavoro nella centrale, fino alla grande varietà di mostre temporanee (pittura, scultura, fotografia...), offrendo ancora spazi didattici sul tema delle energie, come giochi educativi o mostre sulle energie solari, eventi teatrali, concerti, conferenze... Il Museo dell'elettricità è parte integrante del patrimonio e della struttura della Fondazione EDP, appartenente al Gruppo EDP – Energias de Portugal SA.

Monumento alle Scoperte
Monumento alle Scoperte

Il monumento alle Scoperte (Padrão dos Descobrimentos in portoghese), situato a Belém sulla riva del fiume Tago, fu edificato nel 1960, a cinquecento anni dalla morte di Enrico il Navigatore, per celebrare le figure di spicco e le imprese del Portogallo nell'età delle scoperte compiute fra il XV ed il XVI secolo. La prima versione del monumento, costruita nel 1940 sotto gli auspici dell'Estado Novo nel contesto dell'esposizione universale Exposição do Mundo Português, fu demolita nel 1958. Realizzata con materiali poco resistenti, era ridotta in condizioni precarie. L'attuale monumento è stato edificato nel 1960 utilizzando cemento e pietra bianca (lioz, pietra calcarea presente nei dintorni di Lisbona, utilizzata in passato anche nella realizzazione della torre di Belém e del monastero dos Jerónimos). La caravella che costituisce il monumento porta lo scudo portoghese su entrambi i lati e la spada del casato di Aviz sulla porta d'ingresso. Sulla prua della caravella è rappresentato Enrico il Navigatore con una caravella in mano; dietro di lui, in due file discendenti da entrambi i lati del monumento, sono rappresentati gli eroi portoghesi che parteciparono alle scoperte. Sul lato che dà a occidente è ritratto il poeta Camões con un esemplare del suo capolavoro I Lusiadi, il pittore Nuno Gonçalves con una spatola ed inoltre famosi navigatori, cartografi e re. Le sculture presenti sul monumento sono state realizzate da Leopoldo de Almeida. A nord del monumento, una rosa dei venti di 50 metri di diametro, contiene al centro le rotte scoperte dai navigatori portoghesi, nel XV e XVI secolo. Disegnata nell'atelier di Luís Cristino da Silva, venne donata nel 1960 dal Sudafrica. All'interno del monumento esiste un ascensore che porta a metà altezza e quindi una scala che conduce alla sommità del monumento da dove si ha una vista panoramica sul quartiere di Belém e sul fiume Tago. All'interno vi si trova, inoltre, una sala congressi di dimensioni contenute ma completa di platea, palcoscenico e saletta regia.