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Palazzo Agostino Doria

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Il palazzo Agostino Doria è un edificio sito in piazza delle Vigne al civico 6 nel centro storico di Genova. L'edificio fu inserito nella lista dei palazzi iscritti ai Rolli di Genova.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Agostino Doria (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Agostino Doria
Vico dell'Amor Perfetto, Genova Maddalena

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N 44.409456 ° E 8.930697 °
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Vico dell'Amor Perfetto

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16123 Genova, Maddalena
Liguria, Italia
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Luoghi vicini

Palazzo Brancaleone Grillo
Palazzo Brancaleone Grillo

Il palazzo Brancaleone Grillo è un edificio sito in vico delle Mele al civico 6 nel centro storico di Genova. L'edificio fu inserito nella lista dei palazzi iscritti ai Rolli di Genova. Brancaleone Grillo ambasciatore del papa e del re di Spagna, costruisce il palazzo a metà del XV secolo sul luogo dove si trovava una domus magna della famiglia. È un edificio di grandi dimensioni rispetto ai canoni della Genova tardomedievale e inedito per la scelta di ricucire le case attorno ad un cortile angolare. L'introduzione della scala loggiata, che si ripete in altri palazzi coevi (delle famiglie Doria, Spinola e Centurione), guadagnando aria e luce con un corpo più basso, mostrano l'intuito creativo e ambientale di quei magistri antelami che tanta parte hanno avuto nell'edilizia genovese. L'unitarietà dell'intervento lombardo è evidente nella cordonatura che contorna il portale, la balaustra delle scale e gli anelli delle colonne che sostengono gli archi del cortile interno. La balaustra a "colonnelli", ossia pilastrini con capitello, è un raro esempio di balaustra quattrocentesca originale. Secondo lo storico Federico Alizeri il portale con il bassorilievo raffigurante San Giorgio e il drago fu commissionato proprio in quegli anni ai fratelli Gagini. Tuttavia studi recenti di Aldo Galli hanno attribuito ai maestri caronesi, Filippo Solari e Andrea Da Ciona, il portale del palazzo di Brancaleone Grillo. Acquistato nel 1496 da Luca Spinola, entrerà nei rolli di Genova dal 1576 con Nicolò Spinola. L'espansione del piano nobile su vico delle Mele e gli affreschi degli appartamenti (in parte scialbati) ad opera di Luca Cambiaso, Nozze di Amore e Psiche e Storie di Marco Antonio e di Lazzaro Tavarone, La raccolta della manna, trasformano l'immagine del palazzo. La Madonna con putto (forse una copia) posta nel cortile e il bassorilievo in facciata con San Giovanni nel deserto che presenta a Dio la famiglia sono anteriori al XVI secolo. Nel palazzo sono state girate nel 2007 le scene del film di Silvio Soldini Giorni e nuvole, con protagonisti Antonio Albanese e Margherita Buy. Genova Grillo (famiglia) Centro storico di Genova Rolli di Genova Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Brancaleone Grillo Scheda sul sito irolli.it, su irolli.it.

Palazzo Salvago Pinelli
Palazzo Salvago Pinelli

Il palazzo Salvago, o palazzo Salvago Pinelli, è un edificio storico italiano, sito in via San Luca al civico 12, nel centro storico di Genova. Le sue parti sono sottoposte a vincolo da parte della Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria sin dal 1953. Il palazzo fu edificato fra il XIII e il XVI secolo dalla famiglia dei Salvago, già proprietaria di altri edifici signorili in Genova, fra i quali il Palazzo Salvaghi. Ricostruito nel corso del XVIII secolo, passò alla famiglia Pinelli. Secondo Ennio Poleggi, fu residenza cittadina del conte Agostino Pinelli (Pinello), proprietario della villa di Carbonara. Lo storico settecentesco Carlo Giuseppe Ratti nel 1780 descrisse il palazzo come di proprietà del «Sig. Giuseppe Pinello» (Giuseppe Pinello Salvago) e lo definì «tutto di nuovo fabbricato» - ovvero ristrutturato - facendo menzione, inoltre, della presenza di una «medaglia dipinta ultimamente da Giuseppe Galeotti, che terminatala poco dopo morì», e segnalando i numerosi quadri «a olio d'eccellenti maestri, come Rubens, del Vandik, del Guercino, del Ribera, e del Castiglione». Nel 1818, l'Anonimo Genovese lo definì come ancora di proprietà del marchese Giuseppe Pinello. Nel 1846 Federico Alizeri lo indica di proprietà del conte Agostino Pinelli, ed enumera anche le numerosissime opere pittoriche di rilievo internazionale che erano conservate al suo interno: Nel 1929 è descritto da Castagna e Masini come palazzo «con portone marmoreo [...] adorno di uomini selvaggi armati di bastoni scolpiti in tutto rilievo sulle lesene e di vasi e festoni sul cornicione», dettagliando anche gli interni, con note sull'«atrio e cortile retti da colonne doriche di marmo; nicchione in fondo al cortile, con statua di Cesare, e sfingi, satiri ed iscrizione relativa ai restauri del 1778; al primo piano affreschi di Giuseppe Galeotti». Nel corso della seconda guerra mondiale, fu severamente danneggiato dai bombardamenti su Genova e nuovamente restaurato nell'immediato dopoguerra. Ristrutturato negli anni 2000, è ciclicamente aperto alle visite nel corso delle iniziative culturali relative ai Palazzi dei Rolli. L'edificio moderno è frutto dell'accorpamento di più strutture, in particolare in seguito ai severi danni successivi alla seconda guerra mondiale. Mantiene tuttavia alcune caratteristiche e opere della struttura antica originaria, in particolare negli ingressi: il portale marmoreo, ornato da una coppia di statue di serveghi con bastoni, a rappresentazione della stessa famiglia Salvago che lo edificò. Subito all'interno si apre un elegante cortile-ninfeo con colonne doriche collegate e soffitti a volta, con una statua di Cerere e conchiglia, in sostituzione dell'originale di un Cesare, e scaloni marmorei laterali. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Salvago Palazzo Salvago Pinelli, su catalogo.beniculturali.it, Ministero della cultura. Riccardo Balestrieri (a cura di), Paris Maria Salvago. Il palazzo di città, su Urania Ligustica. Palazzo Pinelli Gentile, su Fonti per la storia della critica d'arte, Università di Genova.