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Piazza Banchi

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San Pietro in Banchi incisione 1773 clean
San Pietro in Banchi incisione 1773 clean

Piazza Banchi è una piazza del quartiere del Molo, nel centro storico di Genova. Lastricata in pietra di luserna è posta all'incrocio di alcuni caruggi tra la via Ponte Reale, via San Luca, via San Pietro della Porta e via Banchi.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Piazza Banchi (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Piazza Banchi
Piazza Banchi, Genova Centro Est

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 44.409381 ° E 8.929884 °
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Indirizzo

Piazza Banchi 8 rosso
16123 Genova, Centro Est
Liguria, Italia
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San Pietro in Banchi incisione 1773 clean
San Pietro in Banchi incisione 1773 clean
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Luoghi vicini

Palazzo Salvago Pinelli
Palazzo Salvago Pinelli

Il palazzo Salvago, o palazzo Salvago Pinelli, è un edificio storico italiano, sito in via San Luca al civico 12, nel centro storico di Genova. Le sue parti sono sottoposte a vincolo da parte della Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria sin dal 1953. Il palazzo fu edificato fra il XIII e il XVI secolo dalla famiglia dei Salvago, già proprietaria di altri edifici signorili in Genova, fra i quali il Palazzo Salvaghi. Ricostruito nel corso del XVIII secolo, passò alla famiglia Pinelli. Secondo Ennio Poleggi, fu residenza cittadina del conte Agostino Pinelli (Pinello), proprietario della villa di Carbonara. Lo storico settecentesco Carlo Giuseppe Ratti nel 1780 descrisse il palazzo come di proprietà del «Sig. Giuseppe Pinello» (Giuseppe Pinello Salvago) e lo definì «tutto di nuovo fabbricato» - ovvero ristrutturato - facendo menzione, inoltre, della presenza di una «medaglia dipinta ultimamente da Giuseppe Galeotti, che terminatala poco dopo morì», e segnalando i numerosi quadri «a olio d'eccellenti maestri, come Rubens, del Vandik, del Guercino, del Ribera, e del Castiglione». Nel 1818, l'Anonimo Genovese lo definì come ancora di proprietà del marchese Giuseppe Pinello. Nel 1846 Federico Alizeri lo indica di proprietà del conte Agostino Pinelli, ed enumera anche le numerosissime opere pittoriche di rilievo internazionale che erano conservate al suo interno: Nel 1929 è descritto da Castagna e Masini come palazzo «con portone marmoreo [...] adorno di uomini selvaggi armati di bastoni scolpiti in tutto rilievo sulle lesene e di vasi e festoni sul cornicione», dettagliando anche gli interni, con note sull'«atrio e cortile retti da colonne doriche di marmo; nicchione in fondo al cortile, con statua di Cesare, e sfingi, satiri ed iscrizione relativa ai restauri del 1778; al primo piano affreschi di Giuseppe Galeotti». Nel corso della seconda guerra mondiale, fu severamente danneggiato dai bombardamenti su Genova e nuovamente restaurato nell'immediato dopoguerra. Ristrutturato negli anni 2000, è ciclicamente aperto alle visite nel corso delle iniziative culturali relative ai Palazzi dei Rolli. L'edificio moderno è frutto dell'accorpamento di più strutture, in particolare in seguito ai severi danni successivi alla seconda guerra mondiale. Mantiene tuttavia alcune caratteristiche e opere della struttura antica originaria, in particolare negli ingressi: il portale marmoreo, ornato da una coppia di statue di serveghi con bastoni, a rappresentazione della stessa famiglia Salvago che lo edificò. Subito all'interno si apre un elegante cortile-ninfeo con colonne doriche collegate e soffitti a volta, con una statua di Cerere e conchiglia, in sostituzione dell'originale di un Cesare, e scaloni marmorei laterali. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Salvago Palazzo Salvago Pinelli, su catalogo.beniculturali.it, Ministero della cultura. Riccardo Balestrieri (a cura di), Paris Maria Salvago. Il palazzo di città, su Urania Ligustica. Palazzo Pinelli Gentile, su Fonti per la storia della critica d'arte, Università di Genova.