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Viciomaggio

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Viciomaggio
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Viciomaggio è una frazione del comune di Civitella in Val di Chiana, in provincia di Arezzo. Dista a circa 4 km dal capoluogo comunale e si trova sull'ex strada statale 327 "di Foiano", a metà strada tra il castello di Battifolle ("Vicione piccolo") e quello di Tuori, altra frazione dello stesso comune. Il toponimo, da Vicus maius, poi "Vicione maggiore", è ricordato in un atto notarile del 1024. Mancano riferimenti storici successivi. Fu probabilmente sempre un insediamento agricolo, con impianto urbanistico frazionato in piccoli nuclei, e commerciale, data la collocazione sul percorso tra Arezzo e Civitella. Si dice che il nome di questo piccolo paese derivi dal passaggio di Annibale che lo nominò "Vicus Major" ovvero Vicione Maggiore. La chiesa altomedievale di San Martino è oggi scomparsa e il titolo ne fu trasferito alla nuova chiesa omonima che oggi si trova all'ingresso del paese. La parrocchia di San Martino a Viciomaggio nel 1833 aveva 670 abitanti.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Viciomaggio (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Viciomaggio
Strada Provinciale di Pescaiola, Civitella in Val di Chiana

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N 43.434167 ° E 11.773333 °
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52041 Civitella in Val di Chiana
Toscana, Italia
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Luoghi vicini

Agazzi (Arezzo)
Agazzi (Arezzo)

Agazzi sorge in una collina a sud di Arezzo a 282 m s.l.m., dista 5 km da Arezzo e si può raggiungere sia da Via Chiarini venendo da Arezzo sia dal raccordo autostradale Arezzo-Battifole uscendo a Ponte a Chiani venendo dall'autostrada, fa parte del quartiere di Santo Spirito, ma essendo al di fuori della città fa parte della "Contrada Degli Azzi". La frazione si pensa che prenda il nome dalle sorelle Agazzi che fondarono l'Istituto di riabilitazione nei pressi della stessa frazione, ma ci sono anche altre fonti che testimoniano che Agazzi prenda il nome dall'antica e nobile famiglia degli Azzi (di origine longobarda) che possedeva terreni in questa zona, di cui se ne vede lo stemma in foto. La frazione risale sicuramente a prima del 1765, perché era già presente nel Catasto Leopoldino con alcune delle case in nella parte alta e la chiesa. Agazzi nasce in una collina a sud di Arezzo, alle pendici del monte Lignano, nel centro della parte nord della collina, in questa collina con altezza maggiore di 412 m s.l.m. nella pineta alta, sorgono anche le frazioni di San Zeno, Il Vignale, La Bagnaia, Santa Flora. La frazione di Agazzi comprende anche le località di Molin Bianco, Cà dei Frati, La Fonte, Le Capanne, Il Lancino, Capraia, Capo Di Monte, Fontanella, Palazzetto, Poggiolo, La Pillaccia e Le balze. È diviso in due parti, una parte alta con le case più vecchie, la chiesa ed il cimitero; ed una parte bassa con le case più recenti, la vecchia scuola elementare diventata oggi un ramo dell'istituto di riabilitazione, il centro di aggregazione sociale, il campo da calcio, il bar- tabacchi, il negozio di abbigliamento/cartoleria/profumeria, l'alimentari, la parrucchiera e l'edicola. L'aspetto recente della maggior parte delle case di Agazzi può far apparire il paese nuovo e privo di una sua storia, ma questa risulta essere solo un'impressione, dal momento che permangono case nella parte alta del paese dove il tessuto urbano si fa più fitto e coincide con il centro storico del paese. Non si sa bene la storia di come sia stato fondato Agazzi anche se l'ente parrocchiale è testimoniato sin dai secoli XII-XVI i documenti parlano per la prima volta di Agazzi con i termini di "Villa" e "Casale" nel 958 d.C. La chiesa di Agazzi, forse l'edificio più vecchio del paese nel 1027 fu donata insieme alla chiesa di S. Angelo di Capo Di Monte, oggi sconsacrata e diventata privata, alla Cattedrale di Arezzo. La chiesa di Capo Di Monte un tempo anche parrocchia ma poi distrutta nella seconda guerra mondiale conteneva l'antico cippo di pietra che sosteneva la mensa dell'altare e la campana che non si sa per quale motivo oggi si trovano nella chiesa di S. Croce ad Arezzo. La chiesa di Agazzi con la sua struttura architettonica, il campanile a vela e la sua facciata evidenziano lo stile settecentesco, sicuramente in quel periodo ci fu una ristrutturazione della chiesa, infatti sulla facciata c'è scritto "B.P.R.F.A.D. MDCCXCVIII" che significa "Bernardus Poggi Rector Fecit Anno Domini 1798", e ciò ci fa pensare che fu edificata nel 1798, però nella parte sinistra della facciata c'è una pietra con scritto che un parroco nel 1623 ristrutturò la chiesa ormai cadente e quindi vuol dire che la chiesa si portava dietro già allora molti anni. Un'altra chiesa sconsacrata e privata è la "Chiesina Delle Lampade" che rientra sempre nella parrocchia di Agazzi, questa chiesa è luogo di riunione nel giorno della Madonna Del Rosario dove accoglie persone anche dalle parrocchie vicine, ma la cosa più importante di questa chiesa è che secondo una tradizione locale le prime clarisse di Arezzo prima di rinchiudersi in clausura avrebbero dovuto iniziare la loro vita religiosa ritirandosi presso Le Lampade nel 1217. Le case di Agazzi sono sempre rimaste sparpagliate nei campi e nelle altre piccole località, oggi però il centro di Agazzi si è molto allargato ed infatti dove prima non c'era che quale casa sono iniziate a venir fuori le prime case nuove e così oggi Agazzi è più grosso rispetto alle altre località vicine. Nella metà del novecento le case erano concentrate nella parte alta del paese dove c'era anche l'alimentari, la chiesa, il cimitero, e la piazza principale del paese, nella parte bassa c'era solo la vecchia scuola elementare ormai oggi diventata un ramo dell'istituto di riabilitazione. Poi negli anni ottanta del 1900 si sono iniziate a costruire le case nella parte bassa dove prima c'erano i campi fino ad arrivare ad oggi dove si distingue una parte alta ed una bassa. Dal 2001 si festeggia in paese la "Sagra della Tagliata" arrivata ad Agosto 2018 alla sua diciassettesima edizione poi stop. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agazzi

Stazione di Ponticino
Stazione di Ponticino

La stazione di Ponticino è una stazione ferroviaria sulla linea Firenze-Roma a servizio della frazione di Ponticino. La gestione degli impianti è affidata a Rete Ferroviaria Italiana (RFI). Il fabbricato viaggiatori si compone di due livelli ma soltanto il piano terra è aperto al pubblico. L'edificio è in muratura ed è tinteggiato di bianco. È composto da quattro finestre monofore per quanto riguarda la facciata del fronte e tre per le facciate laterali. Tutte le finestre sono corredate da cornicioni La stazione disponeva di uno scalo merci con annesso magazzino: oggi (2010) lo scalo è stato smantellato mentre il magazzino è stato convertito a deposito. L'architettura del magazzino è molto simile a quella delle altre stazioni ferroviarie italiane. La pianta dei fabbricati è rettangolare. Il piazzale è composto da quattro binari. Nel dettaglio: Binario 1: è su tracciato deviato e viene usato per le eventuali precedenze fra i treni in direzione sud Binario 2: è su corretto tracciato; fermano i treni in direzione Arezzo Binario 3: è su corretto tracciato; fermano i treni in direzione Firenze Binario 4: è su tracciato deviato e viene usato per le eventuali precedenze fra i treni in direzione nord Tutti i binari sono dotati di banchina, riparati da una pensilina e collegati fra loro da un sottopassaggio. La stazione offre i seguenti servizi: Biglietteria self-service (solo biglietti regionali) attiva 24/24 h. Parcheggio auto Sottopassaggio Fermata autobus Etruria Mobilità Sala di attesa Parcheggio bici Il servizio passeggeri è svolto in esclusiva da parte di Trenitalia (controllata del gruppo Ferrovie dello Stato) per conto della Regione Toscana. I treni sono esclusivamente di tipo regionale. In totale sono circa cinquantadue i treni che effettuano servizio in questa stazione e le loro principali destinazioni sono: Arezzo, Chiusi e Firenze Santa Maria Novella. La linea su cui si trova la stazione fa parte del servizio Memorario Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Ponticino