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Aeroporto di Arezzo

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Italy provincial location map 2016
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L'aeroporto di Arezzo-Molin Bianco (ICAO: LIQB) è l'impianto aeroportuale della città toscana di Arezzo, situato nella località Molin Bianco, a ovest della città. È aperto al traffico nazionale ed è utilizzato per le attività del Nucleo elicotteri dei vigili del fuoco e dagli Aero Club "L. Centini" e "Etruria".

Estratto dall'articolo di Wikipedia Aeroporto di Arezzo (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Aeroporto di Arezzo
Arezzo

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Coordinate geografiche (GPS)

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N 43.451111111111 ° E 11.835555555556 °
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Indirizzo


52100 Arezzo
Toscana, Italia
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Luoghi vicini

Agazzi (Arezzo)
Agazzi (Arezzo)

Agazzi sorge in una collina a sud di Arezzo a 282 m s.l.m., dista 5 km da Arezzo e si può raggiungere sia da Via Chiarini venendo da Arezzo sia dal raccordo autostradale Arezzo-Battifole uscendo a Ponte a Chiani venendo dall'autostrada, fa parte del quartiere di Santo Spirito, ma essendo al di fuori della città fa parte della "Contrada Degli Azzi". La frazione si pensa che prenda il nome dalle sorelle Agazzi che fondarono l'Istituto di riabilitazione nei pressi della stessa frazione, ma ci sono anche altre fonti che testimoniano che Agazzi prenda il nome dall'antica e nobile famiglia degli Azzi (di origine longobarda) che possedeva terreni in questa zona, di cui se ne vede lo stemma in foto. La frazione risale sicuramente a prima del 1765, perché era già presente nel Catasto Leopoldino con alcune delle case in nella parte alta e la chiesa. Agazzi nasce in una collina a sud di Arezzo, alle pendici del monte Lignano, nel centro della parte nord della collina, in questa collina con altezza maggiore di 412 m s.l.m. nella pineta alta, sorgono anche le frazioni di San Zeno, Il Vignale, La Bagnaia, Santa Flora. La frazione di Agazzi comprende anche le località di Molin Bianco, Cà dei Frati, La Fonte, Le Capanne, Il Lancino, Capraia, Capo Di Monte, Fontanella, Palazzetto, Poggiolo, La Pillaccia e Le balze. È diviso in due parti, una parte alta con le case più vecchie, la chiesa ed il cimitero; ed una parte bassa con le case più recenti, la vecchia scuola elementare diventata oggi un ramo dell'istituto di riabilitazione, il centro di aggregazione sociale, il campo da calcio, il bar- tabacchi, il negozio di abbigliamento/cartoleria/profumeria, l'alimentari, la parrucchiera e l'edicola. L'aspetto recente della maggior parte delle case di Agazzi può far apparire il paese nuovo e privo di una sua storia, ma questa risulta essere solo un'impressione, dal momento che permangono case nella parte alta del paese dove il tessuto urbano si fa più fitto e coincide con il centro storico del paese. Non si sa bene la storia di come sia stato fondato Agazzi anche se l'ente parrocchiale è testimoniato sin dai secoli XII-XVI i documenti parlano per la prima volta di Agazzi con i termini di "Villa" e "Casale" nel 958 d.C. La chiesa di Agazzi, forse l'edificio più vecchio del paese nel 1027 fu donata insieme alla chiesa di S. Angelo di Capo Di Monte, oggi sconsacrata e diventata privata, alla Cattedrale di Arezzo. La chiesa di Capo Di Monte un tempo anche parrocchia ma poi distrutta nella seconda guerra mondiale conteneva l'antico cippo di pietra che sosteneva la mensa dell'altare e la campana che non si sa per quale motivo oggi si trovano nella chiesa di S. Croce ad Arezzo. La chiesa di Agazzi con la sua struttura architettonica, il campanile a vela e la sua facciata evidenziano lo stile settecentesco, sicuramente in quel periodo ci fu una ristrutturazione della chiesa, infatti sulla facciata c'è scritto "B.P.R.F.A.D. MDCCXCVIII" che significa "Bernardus Poggi Rector Fecit Anno Domini 1798", e ciò ci fa pensare che fu edificata nel 1798, però nella parte sinistra della facciata c'è una pietra con scritto che un parroco nel 1623 ristrutturò la chiesa ormai cadente e quindi vuol dire che la chiesa si portava dietro già allora molti anni. Un'altra chiesa sconsacrata e privata è la "Chiesina Delle Lampade" che rientra sempre nella parrocchia di Agazzi, questa chiesa è luogo di riunione nel giorno della Madonna Del Rosario dove accoglie persone anche dalle parrocchie vicine, ma la cosa più importante di questa chiesa è che secondo una tradizione locale le prime clarisse di Arezzo prima di rinchiudersi in clausura avrebbero dovuto iniziare la loro vita religiosa ritirandosi presso Le Lampade nel 1217. Le case di Agazzi sono sempre rimaste sparpagliate nei campi e nelle altre piccole località, oggi però il centro di Agazzi si è molto allargato ed infatti dove prima non c'era che quale casa sono iniziate a venir fuori le prime case nuove e così oggi Agazzi è più grosso rispetto alle altre località vicine. Nella metà del novecento le case erano concentrate nella parte alta del paese dove c'era anche l'alimentari, la chiesa, il cimitero, e la piazza principale del paese, nella parte bassa c'era solo la vecchia scuola elementare ormai oggi diventata un ramo dell'istituto di riabilitazione. Poi negli anni ottanta del 1900 si sono iniziate a costruire le case nella parte bassa dove prima c'erano i campi fino ad arrivare ad oggi dove si distingue una parte alta ed una bassa. Dal 2001 si festeggia in paese la "Sagra della Tagliata" arrivata ad Agosto 2018 alla sua diciassettesima edizione poi stop. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Agazzi

Stazione meteorologica di Arezzo Molin Bianco
Stazione meteorologica di Arezzo Molin Bianco

La stazione meteorologica di Arezzo Molin Bianco è la stazione meteorologica di riferimento per il Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare e per l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia relativa alla città di Arezzo. La stazione meteorologica è situata nell'Italia centrale, in Toscana, presso l'aeroporto Molin Bianco di Arezzo a 248 metri s.l.m. e alle coordinate geografiche 43°27′34.81″N 11°50′44.5″E43°27′34.81″N, 11°50′44.5″E. Oltre a svolgere funzioni di assistenza alla navigazione aerea, la stazione effettua osservazioni orarie sullo stato del cielo (nuvolosità in chiaro) e su temperatura, precipitazioni, umidità relativa, pressione atmosferica con valore normalizzato al livello del mare, direzione e velocità del vento. In base alle medie climatiche del trentennio 1971-2000, le più recenti attualmente in uso, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, è di 4,6 °C, mentre quella del mese più caldo, agosto, è di 22,2 °C; mediamente si contano 63 giorni di gelo all'anno e 42 giorni annui con temperatura massima uguale o superiore a 30 °C. Nel trentennio esaminato, i valori estremi di temperatura sono i +40,3 °C del luglio 1983 e i -20,2 °C del gennaio 1985. Le precipitazioni medie annue si attestano a 802 mm (valore maggiore della media 1961-1990), mediamente distribuite in 87 giorni, con minimo relativo in estate, picco in autunno e massimo secondario in primavera. L'umidità relativa media annua fa registrare il valore di 70,7% con minimo di 63% ad agosto e massimo di 79% a dicembre; mediamente si contano 36 giorni annui con episodi nebbiosi. Di seguito è riportata la tabella con le medie climatiche e i valori massimi e minimi assoluti registrati nel trantennio 1971-2000 e pubblicati nell'Atlante Climatico d'Italia del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare relativo al medesimo trentennio. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, ancora in uso per l'Organizzazione meteorologica mondiale e attualmente definita Climate Normal (CLINO), la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta attorno ai +4 °C; quella del mese più caldo, luglio e agosto, è di +21,6 °C ma con elevatissima escursione termica giornaliera. Mediamente, si contano 63 giorni di gelo all'anno. Nel medesimo trentennio, la temperatura minima assoluta ha toccato i -20,2 °C nel gennaio 1985 (media delle minime assolute annue di -9,0 °C), mentre la massima assoluta ha fatto registrare i +40,5 °C nel luglio 1962 (media delle massime assolute annue di +35,7 °C). La nuvolosità media annua fa registrare il valore di 4,5 okta giornalieri, con minimo di 3 okta giornalieri a luglio e massimi di 5,1 okta giornalieri a gennaio, ad aprile, a novembre e a dicembre. Le precipitazioni medie annue, di poco superiori ai 700 mm e concentrate mediamente in 83 giorni, si presentano con un picco autunnale ed un massimo secondario in primavera inoltrata. L'umidità relativa media annua si attesta a 72% con minimo di 66% ad agosto e massimo di 79% a dicembre. In base alle medie climatiche 1951-1980, effettivamente elaborate a partire dal 1957, la temperatura media del mese più caldo, luglio, si attesta a +21,1 °C, mentre la temperatura media del mese più freddo, gennaio, fa registrare il valore di +4,3 °C. Nel trentennio esaminato, la temperatura massima più elevata di +40,5 °C risale al luglio 1962, mentre la temperatura minima più bassa di -17,8 °C fu registrata nel gennaio 1968. Nella tabella sottostante sono riportate le temperature massime e minime assolute mensili, stagionali ed annuali dal 1957 ad oggi, con il relativo anno in cui si queste si sono registrate: la minima assoluta ha toccato i -20,2 °C nel gennaio 1985, mentre la massima assoluta ha fatto registrare i +40,5 °C nel luglio 1962. Di seguito sono riportate le temperature estreme decadali registrate dal 1957 in poi, con la relativa data in cui si sono verificate. Arezzo Stazione meteorologica Clima della Toscana Dati in tempo reale, medie climatiche e previsioni del tempo per la stazione meteorologica di Arezzo Molin Bianco, su meteoam.it.

Provincia di Arezzo
Provincia di Arezzo

La provincia di Arezzo è una provincia italiana della Toscana di 333 017 abitanti. È quarta tra le province toscane sia per il numero di abitanti sia per quanto riguarda la superficie. Confina con l'Emilia-Romagna (provincia di Forlì-Cesena e provincia di Rimini) a nord-est, con la provincia di Firenze a nord-ovest, con le Marche (provincia di Pesaro e Urbino) e con l'Umbria (provincia di Perugia) a est e con la provincia di Siena a sud-ovest. La provincia amministra anche una piccola exclave situata all'interno dei confini della provincia di Rimini, le cui località sono frazioni del comune di Badia Tedalda. La provincia di Arezzo deriva dal vecchio Compartimento di Arezzo del Granducato di Toscana, nato nel 1826 con l'unione di comuni già parte del Compartimento di Firenze e del Compartimento di Siena. Con l'annessione al Regno d'Italia, nel 1860, vennero ceduti alla provincia di Siena i comuni di Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Sarteano, Sinalunga e Torrita di Siena. Nel 1927 vennero invece ceduti alla provincia di Perugia i comuni di Monte Santa Maria Tiberina e Monterchi, quest'ultimo tornato nel 1939 alla provincia di Arezzo in seguito alle proteste della popolazione. Dal 1º gennaio 2014, i comuni della provincia variano da 38 a 37, in quanto si costituisce il nuovo ente di Pratovecchio Stia dalla fusione di Pratovecchio e Stia, in Casentino. Dal 1º gennaio 2018, i comuni della provincia variano da 37 a 36, in quanto si costituisce il nuovo ente di Laterina Pergine Valdarno dalla fusione di Laterina e Pergine Valdarno, in Valdarno. La Provincia di Arezzo è tra gli enti decorati al valor militare per la guerra di liberazione, insignita della Medaglia d'oro al valor militare per la propria attività nella lotta partigiana durante la seconda guerra mondiale: La provincia di Arezzo è un territorio ricco di borghi risalenti a differenti epoche storiche: Numerosi borghi di origine medievale come Anciolina, Anghiari, Bucine, Castelfranco Piandiscò, Cavriglia, Chiassaia, Gropina, Il Borro, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Poggio di Loro, Pratovalle, Rocca Ricciarda, Roveraia, borgo fantasma che oggi è in stato ruderale, San Clemente in Valle, San Giovanni Valdarno e San Giustino Valdarno. Borghi di origine seicentesca come Casamona. È attraversata dal fiume Arno dalla sorgente fino a San Giovanni Valdarno, mentre a est è attraversata dal tratto iniziale del fiume Tevere che dal confine provinciale nord scorre verso sud quasi parallelamente alla dorsale appenninica. La provincia ha quattro vallate principali: il Valdarno, la Val di Chiana, la Valtiberina e il Casentino. Il rilievo più elevato è il Monte Falco (1.658 m s.l.m.), situato nell'estremità settentrionale della provincia nella valle del Casentino. Appartengono alla provincia di Arezzo i seguenti 36 comuni: I comuni di Arezzo, Castiglion Fiorentino, Cortona, Monte San Savino, Montevarchi, San Giovanni Valdarno e Sansepolcro possiedono il titolo di città. A Pratovalle, frazione del comune di Loro Ciuffenna, vivevano gli antenati del noto cantautore Renato Zero, il cui vero nome è Renato Fiacchini, infatti la presenza della famiglia Fiacchini nel paese è documentata già nel 1841. Antiche unità di misura della provincia di Arezzo Loro Ciuffenna Pratovalle Renato Zero Toponimi latini dei comuni della provincia di Arezzo Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su provincia di Arezzo Sito ufficiale, su provincia.arezzo.it.

Circondario di Arezzo
Circondario di Arezzo

Il circondario di Arezzo era l'unico circondario in cui era suddivisa l'omonima provincia. Il circondario di Arezzo venne istituito nel 1860. Venne soppresso nel 1927 come tutti i circondari italiani. Nel 1863, la composizione del circondario era la seguente: mandamento I di Anghiari comune di Anghiari mandamento II di Arezzo (Città) parte dei comuni di Capolona; Subbiano; Arezzo mandamento III di Arezzo (Campagna) parte dei comuni di Capolona; Subbiano; Arezzo mandamento IV di Bibbiena comuni di Bibbiena; Castelfocognano; Chitignano; Chiusi in Casentino; Talla mandamento V di Castiglion Fiorentino comune di Castiglion Fiorentino mandamento VI di Cortona comune di Cortona mandamento VII di Foiano della Chiana comuni di Foiano della Chiana; Marciano mandamento VIII di San Giovanni Val d'Arno comuni di Cavriglia; San Giovanni Val d'Arno mandamento IX di Lucignano comune di Lucignano mandamento X di Monte San Savino comuni di Civitella in Val di Chiana; Monte San Savino mandamento XI di Monterchi comuni di Monterchi; Monte Santa Maria Tiberina mandamento XII di Montevarchi comuni di Bucine; Castiglion Fibocchi; Castiglione Ubertini; Laterina; Montevarchi; Pergine mandamento XIII di Pieve Santo Stefano comuni di Caprese; Pieve Santo Stefano mandamento XIV di Poppi comuni di Castel San Nicolò; Montemignaio; Ortignano; Poppi; Raggiolo mandamento XV di Pratovecchio comuni di Pratovecchio; Stia mandamento XVI di Sansepolcro comune di Sansepolcro mandamento XVII di Sestino comuni di Badia Tedalda; Sestino mandamento XVIII di Terranuova Bracciolini comuni di Castelfranco di Sopra; Loro Ciufenna; Pian di Scò; Terranuova Bracciolini