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Stazione di Modena

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Stazione di Modena
Stazione di Modena

La stazione di Modena è la principale stazione ferroviaria della città di Modena. Si trova lungo la ferrovia Milano-Bologna ed è capolinea della ferrovia Verona-Modena e della ferrovia Modena-Sassuolo, gestita da Ferrovie Emilia Romagna (FER). La gestione dei locali commerciali e degli spazi legati all'attività ferroviaria è affidata a Rete Ferroviaria Italiana. La stazione viene localmente definita come stazione grande di Modena o stazione grande, per differenziarla dalla Stazione di Modena Piazza Manzoni.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stazione di Modena (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Stazione di Modena
Piazza Dante Alighieri, Modena Centro Storico

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41121 Modena, Centro Storico
Emilia-Romagna, Italia
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Stazione di Modena
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Luoghi vicini

Tempio monumentale ai caduti
Tempio monumentale ai caduti

Il Tempio monumentale ai caduti è un memoriale di guerra costruito a Modena, in memoria dei 7237 soldati modenesi caduti durante la prima guerra mondiale. I nomi dei soldati caduti sono incisi in lettere dorate sulle pareti della cripta. La prima pietra fu posta l'8 dicembre 1923, in una cerimonia presieduta dal re Vittorio Emanuele III e da monsignor Natale Bruni, vescovo di Modena. La chiesa, inaugurata il 3 novembre 1929, fu progettata da Domenico Barbanti e Achille Casanova. La decorazione della facciata fu però completata solo nel 1931 con bassorilievi incisi da Adamo e Rubens Pedrazzi. La lunetta della facciata sopra il portale è stata affrescata da Evaristo Cappelli, e raffigura la Resurrezione di Cristo e la Nazione che prende in braccio i soldati morti. La pianta della chiesa è a croce greca, si eleva nella cupola del diametro di 15,8 metri con quattro torri ottagonali agli angoli. Il rosone in vetro colorato è stato disegnato dal milanese Guglielmo Da Re, mentre altri raffiguranti i quattro evangelisti sono di Benedetto Boccolari. Alla cripta si accede tramite una scala centrale. Nella prima cappella a sinistra è sepolto l'arcivescovo Natale Bruni, un medaglione con il suo volto è stato completato da Giuseppe Graziosi. L'altare di destra è dedicato alla Madonna di Lourdes ed è stato realizzato dallo scultore fiorentino Vigni. L'altare maggiore presenta un ciborio in parte opera dei fratelli Pedrazzi. A sinistra dell'ingresso si trova il battistero, la statua in bronzo di San Giovanni Battista è stata scolpita dal Graziosi. A sinistra c'è una cappella dedicata ai caduti durante la conquista dell'Etiopia (1935–37). La Pietà in terracotta fu scolpita da Manfredini.

Stadio Alberto Braglia
Stadio Alberto Braglia

Lo stadio Alberto Braglia è un impianto sportivo della città italiana di Modena. Vocazionalmente dedicato alla pratica del calcio, è la maggiore arena scoperta del comune d'appartenenza e della relativa provincia. Costruito tra il 1936 e il 1938 su progetto degli ingegneri Umberto Costanzini e Luciano Petrucci, poi ristrutturato e ampliato nei successivi decenni, ospita le gare interne del maggior club calcistico locale, il Modena, che tradizionalmente ne ha in appalto la gestione previa stipula di una convenzione con l'amministrazione comunale, effettiva proprietaria dell'impianto. L'attuale stadio sorge nello stesso luogo dove era allocato il vecchio Campo di Viale Fontanelli, il precedente impianto nel quale il club modenese ha giocato nei suoi primi 24 anni di storia. Ha inoltre ricoperto transitoriamente il ruolo di campo casalingo di altre squadre del comune e della provincia, ovvero la Fratelli Rosselli, squadra del quartiere Buon Pastore di Modena (che vi ha giocato nella stagione 1980-1981 a causa dei lavori che interessarono il loro campo da gioco, per poi tornare dalla stagione 2017-2018 per dodici partite, con il nuovo nome di Rosselli Mutina), il Sassuolo (che vi ha giocato dalla stagione 2008-2009 alla stagione 2012-2013, fatti salvi i turni preliminari di Coppa Italia fino al 2009) e il Carpi (che vi ha disputato la stagione 2015-2016 - ad eccezione del terzo turno preliminare di Coppa Italia - e le prime cinque gare interne del 2016-2017). Nei casi di Sassuolo e Carpi, si trattava di società sprovviste di un impianto proprio omologato per i campionati italiani di prima e/o seconda serie. Ad esse si aggiunge il Castelvetro, che l'ha impiegato per le prime due partite interne della stagione 2016-2017 onde consentire la ristrutturazione del proprio stadio, ritornando nella stagione seguente, 2017-2018 per cinque gare, per lo stesso motivo. L'impianto ha anche ospitato in passato le due squadre femminili di calcio cittadine: l'Associazione Calcio Femminile Modena, che vi ha giocato dal 1985 al 1990 nelle stagioni disputate in Serie A, e il Calcio Femminile Modena Femminile dal 1996 al 1998.