Irruzione di via Fracchia
L' irruzione di via Fracchia fu un episodio degli anni di piombo avvenuto a Genova, in un appartamento in via Umberto Fracchia 12 nella notte del 28 marzo 1980. Grazie alle informazioni fornite dal militante delle Brigate Rosse Patrizio Peci, arrestato nel febbraio 1980 a Torino, i carabinieri del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa poterono individuare l'importante base dell'organizzazione terroristica e organizzare di notte un'irruzione all'interno dell'appartamento. L'azione si concluse con un violento conflitto a fuoco che provocò la morte dei quattro brigatisti presenti, tre militanti clandestini delle colonne genovese e torinese e la giovane proprietaria dell'appartamento, oltre al ferimento del Maresciallo dei Carabinieri Rinaldo Benà. Le modalità dell'irruzione e l'esatta dinamica dei fatti rimasero non del tutto chiari e suscitarono polemiche, facendo sorgere dubbi sull'operato dei Carabinieri e sull'effettiva necessità di uccidere tutti i brigatisti sorpresi nell'appartamento. L'irruzione di via Fracchia ebbe conseguenze decisive a Genova e provocò il rapido collasso della pericolosa organizzazione brigatista presente nella città che, a partire dal 1976, si era resa protagonista di una lunga e cruenta serie di attentati contro magistrati, politici, dirigenti industriali e forze dell'ordine.
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Via Umberto Fracchia, Genova Oregina
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Coordinate geografiche (GPS)
Latitudine | Longitudine |
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N 44.423 ° | E 8.92125 ° |
Indirizzo
Via Umberto Fracchia 12
16134 Genova, Oregina
Liguria, Italia
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