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Roncadelle

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Italy provincial location map 2016
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Roncadelle (Roncadèle in dialetto bresciano) è un comune italiano di 9 248 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Roncadelle (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Roncadelle
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25030
Lombardia, Italia
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Italy provincial location map 2016
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Luoghi vicini

Villaggio Violino
Villaggio Violino

Il Villaggio Violino è un quartiere di Brescia. L'area del quartiere è sostanzialmente pianeggiante ed è delimitata: a nord, dalla ferrovia Brescia-Iseo-Edolo e da via Vallecamonica; a est, da via Violino di Sotto; a sud, dal confine con il comune di Roncadelle; a ovest, da via Colombaie. Il toponimo deriva dalle cascine Violino di Sopra e Violino di Sopra, nei pressi delle quali sorse il Villaggio costruito dalla cooperativa «La Famiglia» secondo i dettami di padre Ottorino Marcolini. Secondo lo studioso Paolo Guerrini, il nome alle due cascine deriva da quello della famiglia Violini, che le acquistò dall'Ospedale Maggiore nel 1621. Fino al 1807, la zona era indicata con il termine di "Castelletto", probabilmente dalla forma della vicina cascina Brione, che si trova nel comune di Roncadelle. In seguito, il territorio fu indicato e suddiviso dal nome delle tre cascine: Violino di Sopra, Violino di Sotto e Violino Brione. Con l'edificazione del villaggio, a partire dalla seconda metà degli anni Cinquanta del Novecento, l'area fu identificata con il toponimo attuale. Nel Medioevo, l'area apparteneva alle chiusure o corpisanti di Brescia. Negli anni cinquanta dell'Ottocento fu coinvolta nella costruzione della ferrovia Milano-Venezia a cui seguì, nel 1885, la Brescia-Iseo. Negli anni Venti, alcuni terreni di proprietà del comune di Brescia furono ceduti al Ministero della guerra per farne un nuovo Campo di Marte in sostituzione della vecchia piazza d'armi. Dalle cronache locali sappiamo che nel 1925 e nel 1933 gli abitanti della zona chiesero l'illuminazione elettrica pubblica e l'acquedotto. La ruralità del territorio terminò negli anni Cinquanta del Novecento, quando Ottorino Marcolini scelse l'area del Violino per edificare il primo dei suoi villaggi che si diffusero presto in tutta la città e la provincia. Costruito dalla cooperativa «La Famiglia», la prima pietra fu posata il 4 luglio 1954, mentre nel maggio dell'anno seguente furono consegnati i primi 252 alloggi. Furono anche costruite la chiesa dedicata a san Giuseppe Lavoratore, la scuola materna e quella elementare. Nel 1971, sulla falsariga di quanto stava avvenendo in altri quartieri della città, sorse il comitato di quartiere, organismo spontaneo che chiedeva il riconoscimento ufficiale da parte del comune di Brescia e la possibilità di compartecipare nella stesura del bilancio e di esprimere pareri sullo sviluppo urbanistico della città. Nel luglio dell'anno seguente, il consiglio comunale votò l'istituzione dei consigli di quartiere, suddividendo il territorio comunale in trenta aree. Il consiglio del villaggio Violino fu eletto il 24 marzo 1974. Nel 1977, la Giunta Trebeschi recepì le disposizioni previste dalla legge 278/1976 e istituì nove circoscrizioni che accorparono i trenta quartieri. Il villaggio Violino, assieme a Chiusure, Urago Mella e il Villaggio Badia, entrò a far parte della Terza circoscrizione, che fu ribattezzata "dell'Oltremella", perché raggruppava i quartieri che risultavano separati dal resto della città dal fiume. Nel 1994, iniziarono i lavori per la costruzione della nuova parte del villaggio con 134 alloggi su 57 000 m2 e nuove aree verdi. L'anno precedente era arrivato il servizio di teleriscaldamento. Nel 2007, la giunta Corsini ridusse il numero delle circoscrizioni portandole da nove a cinque: il villaggio Violino, come tutto il resto della Terza Circoscrizione, fu assegnata alla nuova Circoscrizione Ovest. Nel 2014, a seguito dell'abolizione delle circoscrizioni per i nuovi limiti imposti dalla legge 191/2009, la Giunta Del Bono decise di ricostituire gli organi consultivi di rappresentanza dei quartieri. Le prime elezioni dei nuovi consigli si tennero in tutta la città il 14 ottobre. parco della musica John Lennon, sorto nella seconda fase di costruzione del villaggio a ridosso della ferrovia Milano-Venezia, si sviluppa su un'area di 34 000 m2 giardino chiesa del Violino di Sopra, sorge nei pressi della parrocchiale, si distribuisce su un'area di 34 000 m2 Il quartiere appartiene alla chiesa parrocchiale di san Giuseppe Lavoratore della diocesi cattolica di Brescia. Nei pressi del parco della musica sorge il «Centro Bresciano Down», istituito nel 2001 per la riabilitazione delle persone affette da quella sindrome. Nel quartiere ha sede l'associazione nazionale «Famiglie numerose»; dal 2005 al 2013, l'onorevole Mario Sberna ne fu presidente. Nel territorio del quartiere sorgono la scuola materna Sandro Bonicelli e la scuola primaria Eugenio Montale. Il quartiere è servito da tre linee di trasporto urbano: la 3 (Mandolossa-Virle), la 9 (Violino-Buffalora) e la 16 (Onzato-Sanpolino). Nel territorio del vicino quartiere di Villaggio Badia è presente la fermata di Brescia Violino della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo che prende il nome dal Violino per la sua vicinanza all'area residenziale. Giovanni Boccingher, Brescia Andata e Ritorno. Le molte vite di una stazione, Brescia, 2016. Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia. Circoscrizione Ovest, Brescia, Comune di Brescia, 2010. Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978. Le elezioni dei Consigli di Quartiere a Brescia nel 2014 (PDF), su comune.brescia.it. URL consultato il 24 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2022). Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villaggio Violino

Stazione di Mandolossa
Stazione di Mandolossa

La stazione di Mandolossa è una fermata ferroviaria della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, chiusa al servizio viaggiatori. Serviva la località omonima, posta a cavallo dei territori comunali di Brescia, Gussago e Roncadelle. Nel progetto originario di costruzione della ferrovia Parma-Brescia-Iseo, presentato al Consiglio superiore dei lavori pubblici nel 1880, era previsto che per il tronco Brescia-Iseo si impiegasse parte della ferrovia Milano-Venezia tra la stazione di Brescia e la località Mandolossa. In questa località sarebbe sorta una stazione dalla quale si sarebbe diramata la tratta diretta a Monterotondo e a Iseo. La SFAI, che ai tempi ebbe in gestione la linea per Milano, respinse la possibilità di utilizzare il tratto Brescia-Mandolossa anche ai treni per Iseo, quindi l'Ufficio Tecnico della Provincia di Brescia ripensò il tronco su un percorso separato che transitasse per Fiumicello. Nel nuovo progetto non fu previsto alcun scalo a servizio degli abitanti della piccola località. Su richiesta di questi ultimi, dopo il completamento dei lavori di costruzione, la SFAI decise di attivare una fermata nei pressi della casa cantoniera situata nei pressi del passaggio a livello della strada che collegava la frazione a Roncadelle, nel territorio del comune di Brescia. Entrò quindi in funzione il 22 giugno 1885, con l'apertura al servizio pubblico della nuova linea ferroviaria. La fermata fu soppressa al servizio viaggiatori il 1º giugno 1996. Dal 11 giugno 2007 al 15 giugno 2008, la fermata fu ripristinata con servizio a richiesta. A causa della sua genesi, la fermata non è dotata del classico fabbricato viaggiatori delle fermate della Brescia-Iseo, ma solo del marciapiede per garantire l'accesso ai treni al singolo binario di corsa. Al 2021, il vicino casello ferroviario risulta adibito ad abitazione privata. La fermata è chiusa al servizio viaggiatori. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Mandolossa Ferrovienord.it - Stazione di Mandolossa, su ferrovienord.it (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2013).

Mandolossa
Mandolossa

Mandolossa (La Mandolòsa in dialetto bresciano) è una frazione in provincia di Brescia. È suddivisa nei territori di tre comuni: Brescia, quartiere della Badia, Gussago e Roncadelle, di quest'ultimo è l'unica località. Sono presenti in modo misto abitazioni e capannoni industriali. La località è pianeggiante, ubicata a circa 4 km a ovest da Brescia e a 135 m s.l.m., alla biforcazione fra la strada per Milano e quella per Iseo e Corna di Darfo. Dalla congiunzione del ramo sinistro del Gandovere con la roggia Canale (o La Canale) si forma il torrente omonimo. Fappani (1991) riporta che il toponimo possa provenire dal nome dell'albero e del frutto del mandorlo o da un cognome. Riporta anche l'ipotesi alternativa che possa provenire dal nome di una taverna, detta della "Mandola". La località viene citata per la prima volta, come Mandolocia, in un ritmo del XII secolo, opera del monaco Bertario dedicata alle origini e allo sviluppo della congregazione vallombrosana. In esso, l'abbazia di san Giacomo era collocata fra il ponte sul Mella e la Mandolossa. In un documento del 1256 è indicata una villa alla Mandolossa, mentre da atti del Quattrocento risulta che la taverna godeva di privilegi ed esenzioni, mentre il monastero era in decadenza. Nel 1797, durante la Repubblica Bresciana, la Mandolossa fu inquadrata nelle chiusure a sera del Garza come luogo fuori di Porta San Giovanni. Prima dell'unità d'Italia, alla Mandolossa vi furono due episodi risorgimentali: nel 1850, un maresciallo austriaco fu aggredito da un gruppo di ribelli, mentre nove anni dopo le autorità cittadine incontrarono Giuseppe Garibaldi, diretto in città. Nel 1933 fu aperto il casello daziario, mentre nel secondo dopoguerra, su un terreno acquistato appositamente dalla Diocesi di Brescia, fu innalzato il prefabbricato metallico che funzionò come chiesa locale, dedicata alla Madonna alla Strada, fino alla fine del 2021. La località è sita fra la Tangenziale Sud di Brescia, alla quale è collegata con uno svincolo, e la strada SS 11 "Padana Superiore". È inoltre vicina allo svincolo "Brescia Ovest" dell'Autostrada A4. Il territorio è attraversato dalle ferrovie Brescia-Iseo-Edolo e Milano-Venezia. Sulla prima, nei pressi del passaggio a livello della strada per Roncadelle, è presente la stazione di Mandolossa. Baldassare Bacchi, Alberto Bonfadelli e Milena Dallera, Studio idrologico a scala di sottobacino dei bacini dell’Ovest Mella confluenti nel Torrente Gandovere e Roggia Mandolossa (PDF), Gussago, 2013 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2016). Antonio Fappani (a cura di), Mandolossa, in Enciclopedia Bresciana. Vol. 8: [M-Masi], Brescia, Voce del Popolo, 1991, p. 133. Governo provvisorio della Repubblica bresciana, Raccolta dei decreti del Governo provvisorio bresciano e di altre carte pubblicate a quell'epoca colle stampe, II, Brescia, Tipografia Dipartimentale del Mella, 1804. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Mandolossa

Stazione di Brescia Violino
Stazione di Brescia Violino

La stazione di Brescia Violino è una fermata della ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, a servizio dei quartieri del Villaggio Violino e di quello della Badia. Nella prima metà degli anni dieci del XXI secolo, l'amministrazione provinciale Molgora prospettò un rilancio della ferrovia Brescia-Iseo ripristinando la stazione di Mandolossa e attivando nuove fermate presso il Villaggio Violino e il quartiere Primo Maggio. Nel 2018, l'amministrazione regionale Maroni finanziò un piano di rilancio della ferrovia Brescia-Iseo che nel lungo termine consentisse di migliorare il cadenzamento delle corse, portando la frequenza a trenta minuti, tra Brescia e Iseo, e a quindici, fra il capoluogo e Castegnato. In questo piano fu inserita la costruzione della fermata di Brescia Violino. Il progetto definitivo dell'impianto fu presentato nel gennaio 2020 da Ferrovienord, con l'aiuto di Nord_Ing come consulente tecnico e ingegneristico, mentre il progetto esecutivo fu completato a dicembre 2021. L'appalto fu assegnato nell'estate 2022 all'impresa Ste.Pa. in collaborazione con il Consorzio Stabile Artemide. La consegna dei lavori, che furono finanziati dall'amministrazione regionale per tre milioni di euro, avvenne il 6 dicembre dello stesso anno. I lavori terminarono a dicembre 2023, poco prima dell'apertura al servizio pubblico, avvenuta il 10 dello stesso mese. L'infrastruttura fu poi inaugurata il 20 dicembre dello stesso anno in presenza delle autorità regionali e municipali. La fermata fu progettata considerando il potenziale raddoppio della ferrovia tra Brescia Borgo San Giovanni e Mandolossa. La parte realizzata è relativa al lato settentrionale del progetto originario che si addossa sulla linea esistente nei pressi del cavalcavia di via Rotari: la banchina è unica e si sviluppa per circa 101 m di lunghezza ad un'altezza di 55 cm dal piano del ferro. L'accesso è garantito da un corpo scala lungo 8,6 m e da una rampa d'accesso per le persone a disabilità ridotta con pendenza del 5% e lunghezza di 58,1 m. La banchina è protetta parzialmente da una pensilina metallica lunga 50 m. È servita dai treni regionali delle relazioni Brescia-Iseo e Brescia-Breno di Trenord. La fermata è servita dalle autolinee 9 e 16 della rete di trasporto pubblico urbano e da alcune autolinee extraurbane della Ferrovie Nord Milano Autoservizi e di Trasporti Brescia Sud. Nei pressi è presente anche la stazione 44 "Violino" del servizio di Bike sharing Bicimia. FerrovieNord e Nord_Ing, Relazione generale, in Linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. Nuova fermata di Brescia Violino. Progetto definitivo, gennaio 2020. FerrovieNord e Nord_Ing, Relazione generale, in Linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. Nuova fermata di Brescia Violino. Progetto esecutivo, dicembre 2021. FerrovieNord e Nord_Ing, Relazioni specialistiche. Relazione tecnica opere civili, in Linea ferroviaria Brescia-Iseo-Edolo. Nuova fermata di Brescia Violino. Progetto esecutivo, dicembre 2021. Ferrovienord, Circolare Territoriale 30 ‐ 2023. Apertura all'esercizio della nuova fermata di «Brescia Violino», 6 novembre 2023. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Brescia Violino

Villaggio Badia
Villaggio Badia

Il Villaggio Badia è un quartiere di Brescia. L'area del quartiere è delimitata a ovest, dai comuni di Gussago e Roncadelle con i quali condivide la frazione Mandolossa; a nord, da via del Santellone e dalla chiesa di Sant'Antonio alla Badia, che tuttavia appartiene al vicino quartiere delle Chiusure; a est, da via Fortunato Canevali, via Violino di Sotto, la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, via Colombaie e ancora via Violino di Sotto; a sud, dal comune di Roncadelle. Il toponimo deriva dalla corruzione del termine "Abbadia": l'abbazia dei santi Gervasio e Protasio fondata dai monaci appartenenti alla Congregazione vallombrosana e poi passata ai frati cappuccini. L'abbazia, dedicata ai santi Gervasio e Protasio, fu fondata nel XII secolo alle pendici occidentali della collina di sant'Anna dai monaci della congregazione benedettina di Vallombrosa. Nel Cinquecento, il cenobio passò ai frati cappuccini che l'amministrarono fino alla fine dell'Ottocento. A eccezione della località Mandolossa, condivisa con Gussago e Roncadelle, l'area occupata dall'attuale quartiere rimase profondamente rurale. Fino al 1880 appartenne al comune di Fiumicello Urago, per poi entrare nel territorio comunale cittadino. Nel 1955, fu costruito un nuovo villaggio per iniziativa di padre Ottorino Marcolini: case costruite su larga scala, a basso costo e sotto forma di cooperativa, utilizzando finanziamenti provenienti dalle banche d'orientamento cattolico, come la «Banca San Paolo di Brescia». Il primo esempio era stato il vicino villaggio Violino, ma la forte domanda di case convinse Marcolini a costruire un altro villaggio proprio alla Badia. Nei primi due anni furono costruiti settecento alloggi; nel 1967 avevano superato il migliaio. Nel 1972, il consiglio comunale approvò il progetto sperimentale dei consigli di quartiere, suddividendo l'area cittadina in trenta quartieri. Il consiglio del Villaggio Badia, con una popolazione di 4 158 abitanti, fu eletto l'11 novembre 1973. Quattro anni dopo, la Giunta Trebeschi recepì le disposizioni previste dalla legge 278/1976 e istituì nove circoscrizioni che accorparono i trenta quartieri. Villaggio Badia, assieme a Chiusure, Urago Mella e Villaggio Violino, entrò a far parte della Terza circoscrizione, che fu subito ribattezzata "dell'Oltremella" perché raggruppava i quartieri che risultavano separati dal resto della città dal fiume. Nel 2007, la giunta Corsini ridusse il numero delle circoscrizioni portandole da nove a cinque: Villaggio Badia, come tutto il resto della Terza Circoscrizione, fu assegnata alla nuova Circoscrizione Ovest. Nel 2014, a seguito dell'abolizione delle circoscrizioni per i nuovi limiti imposti dalla legge 191/2009, la Giunta Del Bono decise di ricostituire gli organi consultivi di rappresentanza dei quartieri. Le prime elezioni del consiglio di quartiere si tennero in tutta la città il 14 ottobre. chiesa della Madonna del Rosario, aperta nel 1958, ospita il dittico dell'Annunciazione un tempo all'interno della chiesa di Sant'Antonio alla Badia; chiesa della Madonna alla strada, in località Mandolossa. monumento ai Caduti La chiesa della Madonna del Rosario appartiene all'unità pastorale Sacra Famiglia Padre Marcolini dei villaggi Badia e Violino della diocesi cattolica di Brescia. Nel quartiere è presente la scuola secondaria di primo grado Kennedy. Il quartiere è servito da due linee di trasporto urbano: la 3 (Mandolossa-Virle) e la 9 (Violino-Buffalora). Sulla ferrovia Brescia-Iseo è presente la fermata della Mandolossa, priva di servizio viaggiatori dal 2008, mentre da dicembre 2023 è attiva la fermata di Brescia Violino, vicina all'area residenziale del quartiere omonimo da cui è stato tratto il nome. Lisa Cesco, Diego Serino, 30 anni di partecipazione: l'esperienza delle circoscrizioni a Brescia. Circoscrizione Ovest, Brescia, Comune di Brescia, 2010. Maurillio Lovatti, Marco Fenaroli, Governare la città. Movimento dei quartieri e forze politiche a Brescia 1967-77, Brescia, Nuova ricerca editrice, 1978. Le elezioni dei Consigli di Quartiere a Brescia nel 2014 (PDF), su comune.brescia.it. URL consultato il 13 novembre 2022 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2022). Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villaggio Badia