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Stazione di Via dei Monaci

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Stazione di Via dei Monaci
Stazione di Via dei Monaci

La stazione di Via dei Monaci è una stazione della ferrovia Circumvesuviana, sita nel comune di Torre del Greco e dismessa nel 2021. Si trova sulla ferrovia Napoli-Pompei-Poggiomarino.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stazione di Via dei Monaci (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Stazione di Via dei Monaci
Plaza de la Merced, Cádiz Santa María

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 40.7758 ° E 14.4001 °
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Indirizzo

Iglesia de La Merced

Plaza de la Merced
11005 Cádiz, Santa María
Andalucía, España
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Stazione di Via dei Monaci
Stazione di Via dei Monaci
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Luoghi vicini

Stazione di Villa delle Ginestre
Stazione di Villa delle Ginestre

La stazione di Villa delle Ginestre è una stazione della ferrovia Circumvesuviana, sita nel comune di Torre del Greco. Si trova sulla ferrovia Napoli-Pompei-Poggiomarino. Originariamente denominata "Via Agnano" , come la strada sulla quale sorge, assunse l'attuale denominazione sul finire degli anni Novanta, data la vicinanza a Villa delle Ginestre, residenza in cui soggiornò Giacomo Leopardi. La stazione fu attivata nel 1948, al termine dei lavori di raddoppio della linea per Napoli, anno in cui entrò in servizio anche il fabbricato viaggiatori. La stazione è dotata di un fabbricato viaggiatori, dal quale si ha accesso al primo binario (in direzione Napoli), che ospita una piccola sala d'attesa e la biglietteria, ormai disabilitata. L'accesso alla seconda banchina (in direzione Poggiomarino) avviene direttamente dalla strada. Si contano due binari passanti. Il movimento passeggeri è buono, soprattutto nelle ore di punta, in direzione Napoli e per gli studenti della scuola media statale "Giovanni Battista Angioletti". Durante il periodo che va da fine maggio a metà settembre, il movimento passeggeri è particolarmente intenso per la vicinanza del parco acquatico "Valle dell'Orso". Nella stazione fermano solo i treni accelerati provenienti da Napoli o Poggiomarino, oltre ai pochi treni limitati a Torre Annunziata. La stazione non dispone di alcun servizio. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Villa delle Ginestre

Santuario Maria Santissima del Buon Consiglio
Santuario Maria Santissima del Buon Consiglio

Il Santuario-Parrocchia "Maria Santissima del Buon Consiglio" di Torre del Greco (Città metropolitana di Napoli) figura tra i santuari mariani della regione Campania più recentemente istituiti. È sede delle attività del presbiterio del XIII decanato dell'Arcidiocesi di Napoli (che comprende i comuni di Torre del Greco, Trecase, Boscotrecase e parte di quello di Torre Annunziata) nonché delle attività per la formazione degli operatori pastorali laici. Il santuario è ubicato in località Santa Maria la Bruna, nella periferia sud-orientale della città di Torre del Greco, e più precisamente nel quartiere di Leopardi (che deve il proprio nome al poeta Giacomo Leopardi che, in questo territorio, trascorse l'ultimo periodo della sua vita). La fondazione e la realizzazione dell'intero complesso, che ebbe inizio il 25 maggio 1902, si devono al sacerdote don Raffaele Scauda (originario di Torre Annunziata) che volle quest'opera per aiutare l'infanzia abbandonata del luogo che, a quei tempi, rappresentava una delle forme di povertà sociale più urgente. La piccola struttura originaria, corrispondente all'attuale sagrestia, fu completata nel 1906, anno in cui fu portata la tela della Madre del Buon Consiglio, dipinta da un anonimo napoletano, che diede il titolo alla chiesa. La marchesa Eleonora De Cillis Carafa D'Andria, dalla grande sensibilità spirituale, affiancò l'opera di don Raffaele Scauda con l'impiego dei suoi beni. Nel 1926, fu costruita la chiesa grande per accogliere i numerosi pellegrini che accorrevano sempre più numerosi e fu ampliata anche la struttura adiacente per accogliere i bambini orfani e/o abbandonati. Durante la seconda guerra mondiale il tempio e l'annesso orfanotrofio furono distrutti: era il 15 settembre 1943. Rimase intatta solo la parete su cui era posta l'effigie della Madonna. Affinché si potesse ricostruire il tempio e ridar vita alle opere caritative annesse, don Raffaele Scauda girò i paesi limitrofi per raccogliere fondi, meritando l'appellativo di "facchino della Madonna". La ricostruzione terminò nell'anno 1954. Fin dagli inizi don Raffaele ebbe come riferimento ed amico il beato Bartolo Longo, fondatore del santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, il quale incoraggiò molto l'opera del nascente santuario, specialmente le iniziative di carità in favore dei bambini. L'orfanotrofio accolse per tutto il periodo bellico e post-bellico centinaia di orfanelle che trovarono accoglienza e formazione. Tutto questo fu realizzato anche grazie all'aiuto della congregazione delle Suore di Sant'Antonio (fino al 1934) e di quella delle Suore Stimmatine (dal 1935 in poi). Don Raffaele Scauda morì il 2 giugno 1961. L'opera di carità a favore degli orfani si espresse in una serie di attività che, oltre all'istruzione scolastica, contribuì anche al loro inserimento nel mondo del lavoro grazie alla creazione di laboratori artigianali e di corsi di formazione. Essendo mutati i tempi e le modalità assistenziali, la realtà dell'orfanotrofio cessò di esistere agli inizi degli anni ottanta. Oggi, il santuario realizza e promuove numerose iniziative avviate dalla Caritas diocesana. Marisa Betrò, Nel nome della Madre. Il santuario e le opere del Buon Consiglio a Torre del Greco, ACM 2006. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul santuario del Buon Consiglio ]