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Stazione di Villa delle Ginestre

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Stazione di Villa delle Ginestre
Stazione di Villa delle Ginestre

La stazione di Villa delle Ginestre è una stazione della ferrovia Circumvesuviana, sita nel comune di Torre del Greco. Si trova sulla ferrovia Napoli-Pompei-Poggiomarino. Originariamente denominata "Via Agnano" , come la strada sulla quale sorge, assunse l'attuale denominazione sul finire degli anni Novanta, data la vicinanza a Villa delle Ginestre, residenza in cui soggiornò Giacomo Leopardi. La stazione fu attivata nel 1948, al termine dei lavori di raddoppio della linea per Napoli, anno in cui entrò in servizio anche il fabbricato viaggiatori. La stazione è dotata di un fabbricato viaggiatori, dal quale si ha accesso al primo binario (in direzione Napoli), che ospita una piccola sala d'attesa e la biglietteria, ormai disabilitata. L'accesso alla seconda banchina (in direzione Poggiomarino) avviene direttamente dalla strada. Si contano due binari passanti. Il movimento passeggeri è buono, soprattutto nelle ore di punta, in direzione Napoli e per gli studenti della scuola media statale "Giovanni Battista Angioletti". Durante il periodo che va da fine maggio a metà settembre, il movimento passeggeri è particolarmente intenso per la vicinanza del parco acquatico "Valle dell'Orso". Nella stazione fermano solo i treni accelerati provenienti da Napoli o Poggiomarino, oltre ai pochi treni limitati a Torre Annunziata. La stazione non dispone di alcun servizio. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Villa delle Ginestre

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stazione di Villa delle Ginestre (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Stazione di Villa delle Ginestre
2ª Traversa Chiumera,

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Coordinate geografiche (GPS)

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N 40.7723 ° E 14.4085 °
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2ª Traversa Chiumera 1
80059
Campania, Italia
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Stazione di Villa delle Ginestre
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Luoghi vicini

Santuario Maria Santissima del Buon Consiglio
Santuario Maria Santissima del Buon Consiglio

Il Santuario-Parrocchia "Maria Santissima del Buon Consiglio" di Torre del Greco (Città metropolitana di Napoli) figura tra i santuari mariani della regione Campania più recentemente istituiti. È sede delle attività del presbiterio del XIII decanato dell'Arcidiocesi di Napoli (che comprende i comuni di Torre del Greco, Trecase, Boscotrecase e parte di quello di Torre Annunziata) nonché delle attività per la formazione degli operatori pastorali laici. Il santuario è ubicato in località Santa Maria la Bruna, nella periferia sud-orientale della città di Torre del Greco, e più precisamente nel quartiere di Leopardi (che deve il proprio nome al poeta Giacomo Leopardi che, in questo territorio, trascorse l'ultimo periodo della sua vita). La fondazione e la realizzazione dell'intero complesso, che ebbe inizio il 25 maggio 1902, si devono al sacerdote don Raffaele Scauda (originario di Torre Annunziata) che volle quest'opera per aiutare l'infanzia abbandonata del luogo che, a quei tempi, rappresentava una delle forme di povertà sociale più urgente. La piccola struttura originaria, corrispondente all'attuale sagrestia, fu completata nel 1906, anno in cui fu portata la tela della Madre del Buon Consiglio, dipinta da un anonimo napoletano, che diede il titolo alla chiesa. La marchesa Eleonora De Cillis Carafa D'Andria, dalla grande sensibilità spirituale, affiancò l'opera di don Raffaele Scauda con l'impiego dei suoi beni. Nel 1926, fu costruita la chiesa grande per accogliere i numerosi pellegrini che accorrevano sempre più numerosi e fu ampliata anche la struttura adiacente per accogliere i bambini orfani e/o abbandonati. Durante la seconda guerra mondiale il tempio e l'annesso orfanotrofio furono distrutti: era il 15 settembre 1943. Rimase intatta solo la parete su cui era posta l'effigie della Madonna. Affinché si potesse ricostruire il tempio e ridar vita alle opere caritative annesse, don Raffaele Scauda girò i paesi limitrofi per raccogliere fondi, meritando l'appellativo di "facchino della Madonna". La ricostruzione terminò nell'anno 1954. Fin dagli inizi don Raffaele ebbe come riferimento ed amico il beato Bartolo Longo, fondatore del santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei, il quale incoraggiò molto l'opera del nascente santuario, specialmente le iniziative di carità in favore dei bambini. L'orfanotrofio accolse per tutto il periodo bellico e post-bellico centinaia di orfanelle che trovarono accoglienza e formazione. Tutto questo fu realizzato anche grazie all'aiuto della congregazione delle Suore di Sant'Antonio (fino al 1934) e di quella delle Suore Stimmatine (dal 1935 in poi). Don Raffaele Scauda morì il 2 giugno 1961. L'opera di carità a favore degli orfani si espresse in una serie di attività che, oltre all'istruzione scolastica, contribuì anche al loro inserimento nel mondo del lavoro grazie alla creazione di laboratori artigianali e di corsi di formazione. Essendo mutati i tempi e le modalità assistenziali, la realtà dell'orfanotrofio cessò di esistere agli inizi degli anni ottanta. Oggi, il santuario realizza e promuove numerose iniziative avviate dalla Caritas diocesana. Marisa Betrò, Nel nome della Madre. Il santuario e le opere del Buon Consiglio a Torre del Greco, ACM 2006. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul santuario del Buon Consiglio ]

Stazione di Santa Maria la Bruna

La stazione di Santa Maria la Bruna si trova sulla linea ferroviaria Napoli-Salerno e serve l'omonima frazione che fa parte del comune di Torre del Greco. Nella seconda metà dell'800, lungo la tratta ferroviaria fra Torre del Greco e Torre Annunziata, nei pressi della località Villa Inglese, venne creato un raccordo ferroviario per la Cava di Villa Inglese che era ubicata grosso modo dove oggi sono le Officine Grandi Manutenzione e nell'area retrostante. Il raccordo aveva origine circa 300 metri oltre il punto dove si trova oggi la stazione di Santa Maria La Bruna (in direzione Salerno) ed in tale sito era ubicato un posto movimento denominato Villa Inglese. La stazione di Santa Maria La Bruna venne invece creata nel dopoguerra: si trattava di una fermata con un traffico viaggiatori piuttosto limitato. La sua importanza crebbe alla fine degli anni '60 quando in questo luogo vennero realizzate le officine ferroviarie (poi divenute Officine Grandi Manutenzioni ed Officine Grandi Riparazioni) in sostituzione delle officine dei Granili a Napoli, diventate ormai obsolete e poco funzionali. Le officine vennero raccordate direttamente alla stazione. Per facilitare l'accesso alle maestranze, in questa stazione iniziarono a fermare non solo i treni locali ma anche alcuni diretti negli orari di inizio e fine turno lavorativo. Per un buon periodo vennero anche istituite apposite "corsette" che collegavano direttamente alcune stazioni di Napoli con le officine ove è ancora presente un binario con marciapiede destinato proprio ad ospitare tali convogli riservati. Alla fine degli anni novanta la stazione è stata ricostruita in posizione leggermente spostata verso Napoli, per migliorarne l'accessibilità (in precedenza per raggiungere i binari occorreva attraversare il binario di raccordo con le officine ferroviarie). Attualmente il traffico viaggiatori è discreto, legato non solo agli abitanti della zona ed ai dipendenti delle officine ferroviarie, ma anche ai pendolari che nella stagione balneare affollano il litorale. Dal 5 febbraio 2014 al 12 aprile 2015 il servizio ferroviario è stato sospeso a causa del crollo di un muro a Portici: in sostituzione dei treni vi era un servizio di bus. Nel mese di aprile 2017 la stazione è stata oggetto di una ristrutturazione ed è stata intonacata di rosso pompeiano. La stazione è dotata di 3 binari passanti, muniti di banchine con pensiline e sottopassaggi, per il servizio viaggiatori, più numerosi binari tronchi e un raccordo per le adiacenti officine ferroviarie. La stazione, che RFi classifica nella categoria "Bronze", dispone di: Sala d'attesa La stazione dispone di: Fermata autobus Fermata taxi Rete Ferroviaria Italiana, https://donet.rfi.it/RFIPlatform/viewDocumentWebById.do?docId=%7BAD3CFA6A-AAAA-47AB-AF53-2CE0AA9EA0D0%7D&docType=FL, edizione dicembre 2003. Torre del Greco Ferrovia Napoli-Salerno Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Santa Maria la Bruna Descrizione della stazione, da lestradeferrate.it/, su lestradeferrate.it. Descrizione della stazione, da stazionidelmondo.it/, su stazionidelmondo.it. URL consultato l'11 febbraio 2015 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).