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Chiesa della Purificazione di Maria Vergine (Massino Visconti)

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Massino Visconti Chiesa parrocchiale
Massino Visconti Chiesa parrocchiale

La chiesa della Purificazione di Maria Vergine è la parrocchiale di Massino Visconti, in provincia e diocesi di Novara; fa parte dell'unità pastorale del Vergante. La prima citazione di un luogo di culto cattolico a Massino risale all'887 La nuova chiesa fu costruita a tre navate nella seconda metà del Cinquecento e nello stesso periodo la venne assegnato il titolo di parrocchiale, dopo che la chiesa di San Michele era stata gravemente danneggiata da una frana. Nella prima metà del XIX secolo l'antico campanile in stile romanico fu demolito e sostituito da una nuova torre. La facciata a salienti della chiesa, rivolta a occidente, si compone di tre corpi, scanditi da lesene: quello principale, caratterizzato dal portale maggiore, è preceduto da una portichetto che si apre centralmente su una serliana, mentre le due ali laterali presentano gli ingressi secondari. Annesso alla parrocchiale è il campanile in pietra a pianta quadrata, la cui cella presenta su ogni lato una monofora protetta da balaustra ed è coronata dalla guglia piramidale poggiante sul tamburo a base ottagonale. L'interno dell'edificio è suddiviso in tre navate, su cui si affacciano le cappelle laterali, da pilastri e colonne, sorreggenti degli archi a tutto sesto sopra cui corre la trabeazione modanata e aggettante sulla quale su impostano le volte; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, rialzato di alcuni gradini, delimitato da balaustre e ospitante l'altare maggiore. Qui sono conservate diverse opere di pregio, tra le quali gli affreschi raffiguranti Santa Maria Assunta e l'Incoronazione di Maria, risalenti al XVI secolo, e i dipinti delle volte, che rappresentano i Dottori della Chiesa e i simboli degli Evangelisti. Massino Visconti Regione ecclesiastica Piemonte Diocesi di Novara Parrocchie della diocesi di Novara Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Beata Vergine della Purificazione Parrocchia della PURIFICAZIONE DI MARIA VERGINE, su parrocchiemap.it. URL consultato il 18 dicembre 2022. Parrocchiale di Santa Maria Della Purificazione - Massino Visconti (NO), su chieseromaniche.it. URL consultato il 18 dicembre 2022.

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Chiesa della Purificazione di Maria Vergine (Massino Visconti)
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Massino Visconti Chiesa parrocchiale
Massino Visconti Chiesa parrocchiale
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Castello di Massino Visconti
Castello di Massino Visconti

Il castello Visconti di San Vito di Massino Visconti è un complesso fortificato eretto nell'XI secolo, all'entrata dell'omonimo comune, sopra un declivio terrazzato. La costruzione del castello ebbe inizio attorno all'XI secolo con l'originaria funzione di convento dei monaci di San Gallo. Nel giro di poco più di un secolo, il castello diventerà la residenza signorile di campagna della famiglia Visconti, insediatisi nel 1139 come feudatari. Il castello di Massino Visconti venne in parte demolito nel 1358 da Galeazzo II Visconti, in guerra col marchese del Monferrato. Nel 1721, vi nacque Filippo Maria Visconti, futuro arcivescovo di Milano. Nel 1863 viene acquistato dai Visconti di Aragona da Pietro Pallestrini,di Villa Biscossi. erudito e autore di una rassegna industriale del Verbano nonché sindaco di Massino, che lo abitò e lo restaurò per poi trasmetterlo ad un altro ramo dei Visconti, i Visconti di San Vito, proprietari del castello fino al 2022 . Il castello oggi si presenta come un maniero in buono stato di conservazione. L'odierna costruzione è il risultato di una serie di considerevoli ricostruzioni apportante nel XVI secolo: oggi si presenta come un edificio che si sviluppa su tre livelli, con una sola torre (il mastio centrale) stretta tra edifici del XVII e XVIII secolo in cui si può notare un balconcino vicino al cortile dal quale i Visconti parlavano agli abitanti del paese. Le altre tre torri furono abbattute per poter far posto alla lavanderia, alla cucina, alle scuderie, alle stalle ed al giardino. In passato, inoltre, vi era anche un fossato, un ponte levatoio, delle prigioni e i trabocchetti per le torture, come quello sull'orlo di un profondo pozzo in cui erano state collocate delle lame di acciaio, ancor oggi visibile. Massino Visconti Visconti Lago Maggiore Vergante Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castello Visconteo

Chiesa di San Salvatore (Massino Visconti)
Chiesa di San Salvatore (Massino Visconti)

La chiesa di San Salvatore è un edificio religioso del comune di Massino Visconti, in provincia di Novara. Sorge su un colle denominato monte San Salvatore e la sua costruzione iniziò intorno all'anno 1000 per volontà dei monaci benedettini dell'abbazia di Massino. Nel corso dei secoli la chiesa subì diverse trasformazioni. Quella che oggi è la cappella laterale orientale, in antichità era l'abside della chiesa: durante alcuni restauri novecenteschi sono stati riportate alla luce delle pitture risalenti al XV secolo, fatte realizzare al pittore Giovanni de Campo per volere di Lancillotto Visconti, feudatario di Massino, e raffiguranti un Cristo pantocratore circondato dai simboli degli evangelisti, gli apostoli e le sante Caterina da Siena e Maria Maddalena. Intorno alla fine del XV secolo l'abbazia andò in declino e giunsero sul monte San Salvatore i monaci eremiti di Sant'Agostino, i quali ampliarono il complesso e vi rimasero fino al 1660. Vennero successivamente costruiti il campanile e la sacrestia, mentre nel XVII secolo la chiesa cambiò il suo orientamento, spostando l'altare a sud e trasformando l'antico abside in una cappella laterale. Accanto alla chiesa, sul lato orientale, ad un livello inferiore rispetto al pavimento dell'edificio, venne fatta realizzare nel XII secolo una cappella dedicata a San Quirico. A questa si aggiunsero, nei due secoli successivi, le cappelle di Santa Margherita (affiancata a quella di San Quirico), e quella di Santa Maria Maddalena, posta a un livello intermedio, successivamente intitolata a San Gioacchino e Sant'Anna. Alle cappelle inferiori si accedeva percorrendo la cosiddetta "scala santa", che i devoti salivano in ginocchio pregando. Gli affreschi, oggi pesantemente degradati a causa dell'umidità, sono opera di Andrea Francinetti. Davanti all'ingresso della chiesa, nel piazzale intitolato a don Eugenio Salsa, restauratore della chiesa nel 1914, si trovano due piccole cappelle: quella più antica, della Crocifissione, ha forma a capanna e presenta affreschi quattrocenteschi (antecedenti al 1456), mentre quella più recente, di Sant'Uguccione, è circolare e in stile barocco. Nel corso del XIX e XX secolo vennero edificate altre due cappelle. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Salvatore Chiesa e Complesso di San Salvatore (Sec. X), su comune.massinovisconti.no.it. URL consultato il 30 ottobre 2016. Santuario di San Salvatore, su illagomaggiore.it. URL consultato il 30 ottobre 2016.

Fosseno
Fosseno

Fosseno è una frazione di Nebbiuno. Fino al 1928 fu un comune autonomo. Il centro abitato sorge a 596 metri sul livello del mare. È collocato nella zona montana del Vergante e viene bagnato dal Rio Strolo. Le origini del centro abitato sono molto antiche e vengono fatte risalire all'XI secolo. Presumibilmente i suoi primi abitanti furono di origine Walser, provenienti dall'alta Valsesia e specializzati nella produzione e nella tintura di tessuti in lana. Il territorio comunale era collocato in una zona montana che, nell'Ottocento, era nota per la sua ricchezza di boschi cedui e per le notevoli dimensioni dei castagni da frutto. Le principali produzioni del comune erano fieno, legname noci e latri prodotti ortofrutticoli. Con regio decreto del 18 marzo 1928 il comune di Fosseno, fino ad allora autonomo, venne soppresso ed il suo territorio fu aggregato al comune di Nebbiuno. Nel mese di giugno a Fosseno si svolge la Sagra della fragola. Parrocchiale di Sant'Agata, di antica origine. La prima descrizione dell'edificio risale però al 1618. Si presenta a navata unica, con un vestibolo a volta antistante alla facciata, ornato da un dipinto di inizio settecentesco e sorretto da due colonne in granito. All'interno ospita quattro cappelle laterali dedicate a San Giusto, alla Madonna del Rosario, al Santo Crocifisso e a Santa Lucia (in precedenza dedicata a San Giuseppe). Inoltre sono presenti affreschi di inizio Novecento realizzati da Giuseppe De Giorgi. Vecchio lavatoio, poco a monte del centro abitato, con annessa una area pic-nic. Sasso del Pizzo, un punto panoramico che domina da nord il paese e offre una vista completa sul Lago Maggiore. Cartografia Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare. URL consultato il 24 febbraio 2018. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fosseno