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Battistero degli Ariani

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Baptistery.Arians02
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Il battistero degli Ariani si trova a Ravenna e fu fatto costruire all'epoca del re ostrogoto Teodorico, a partire dalla fine del V secolo, terminato poco dopo, nella prima metà del VI secolo. Era il battistero dell'antica cattedrale ariana, oggi denominata Chiesa dello Spirito Santo. Il battistero è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale "Monumenti paleocristiani di Ravenna". Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale dell'Emilia-Romagna, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Battistero degli Ariani (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Battistero degli Ariani
Via degli Ariani, Ravenna

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N 44.418717 ° E 12.20239 °
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Battistero degli Ariani

Via degli Ariani
48121 Ravenna
Emilia-Romagna, Italia
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Numero di telefono

call+390544543710

Sito web
polomusealeemiliaromagna.beniculturali.it

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Luoghi vicini

Porta Serrata
Porta Serrata

Porta Serrata è una porta situata al lato nord della cinta muraria della città di Ravenna. Porta Serrata si trova dove si situava l'argine del fiume Montone, deviato nel 1739 fino a via di Roma. L'attuale porta venne eretta nel 1583 e fino a quell'anno l'apertura principale della città verso nord era costituita da Porta Anastasia. Il progettista della porta fu l'ingegnere Giovanni Antonio Giappuccini e gli artefici furono Pier Francesco Piccinini e Marco Previati. Dal XIII secolo la porta cominciò ad essere chiamata Porta Anastaxe e fu aperta sul Murnuovo. La porta fu chiusa (ovvero serrata) dai Polentani nel XV secolo. Nel 1441 la chiusura venne confermata dai Veneziani (erano diventati i nuovi padroni della città spodestando i Da Polenta) per motivi di sicurezza militare. Venne chiusa per sortilegio perché una profezia disse che il casato Polentano sarebbe finito da gente entrata in quella porta. Nel 1511 con il Governo Pontificio venne riaperta, con grande soddisfazione del popolo. Nel 1582 il cardinale Guido Luca Ferrero realizzò un'opera di rinnovamento urbanistico della città, diventando però tristemente noto per aver distrutto la Porta Aurea. Per completare l'intervento urbanistico il Cardinale fece progettare una nuova porta facendo chiudere la vecchia Porta Anastasia. La porta per un certo periodo venne anche chiamata Giulia, proprio in onore di papa Giulio II, ma anche quest'ultima ereditò il nome dalla Porta antica. Negli anni successivi vennero anche fatti dei lavori di restauro, perché nel 1621 crollò la volta, assieme al ponte di legno che sovrappassava il fiume Montone uccidendo venti persone durante una festa. La porta fu restaurata dal cardinal legato Alderano Cybo. La ricostruzione terminò nel 1650, come si legge nell'epigrafe "S.P.Q. RAV. A.D. MDCL". Inoltre venne fatto scolpire il cognome "Cybo" sulla chiave di volta dell'arco esterno. All'esterno della porta si ergevano due grandi pilastri composti da quattro elementi: una base di laterizi, un piedistallo addossato ad un grosso dado e infine un vaso con una sfera di marmo nel cui contorno ricorreva quattro volte un'aquila bicipite del cardinal Cybo. Pur priva di funzioni difensive, la porta presenta un carattere militare che ricorda la significativa presenza della milizia a difesa della città. Maurizio Mauro, Mura porte e torri di Ravenna, Ravenna, Adriapress, 2000, ISBN 88-87337-04-7. Wladimiro Bendazzi, Riccardo Ricci, Ravenna. Guida alla conoscenza della città. Mosaici arte storia archeologia monumenti musei, Ravenna, Edizioni Sirri, 1992, ISBN 88-86239-00-9. Gianfranco Stella, Quaderni Ravennati, Ravenna, Settembre. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Porta Serrata Porta serrata Informazioni generali sulla città Archiviato il 28 agosto 2019 in Internet Archive. Sito del turismo di Ravenna, su turismo.ra.it. URL consultato il 28 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2019).