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Chiesa di San Carlo all'Arena

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Chiesa di San Carlo all'Arena panoramio
Chiesa di San Carlo all'Arena panoramio

La chiesa di San Carlo all'Arena è una delle chiese monumentali di Napoli; si erge sul lato destro della via Foria, poco prima dello slargo che immette in piazza Cavour.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Carlo all'Arena (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Carlo all'Arena
Piazzetta San Carlo all'Arena, Napoli Municipalità 3

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 40.856794 ° E 14.25793 °
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Indirizzo

Chiesa di San Carlo all'Arena

Piazzetta San Carlo all'Arena
80137 Napoli, Municipalità 3
Campania, Italia
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Chiesa di San Carlo all'Arena panoramio
Chiesa di San Carlo all'Arena panoramio
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Luoghi vicini

Caserma Garibaldi
Caserma Garibaldi

La caserma Garibaldi (già quartiere militare di San Giovanni a Carbonara) è un edificio storico di Napoli, originariamente realizzato per essere destinato ad usi militari, che sorge all'angolo tra via Foria e via Cesare Rosaroll (già tratto dell'originario corso Garibaldi). Fu realizzata attorno alla metà del XIX secolo adoperando il convento degli agostiniani di San Giovanni a Carbonara. Nella struttura furono inglobate anche due torri rinascimentali che univano le cortine difensive settentrionale e orientale e che furono ristrutturate e ampliate in altezza. Il tratto di mura che le due torri contenevano fu sostituito da un nuovo corpo di fabbrica che costituisce la facciata principale della caserma. Ospitò nel periodo borbonico la scuola militare, un collegio destinato ai figli dei militari distintisi per le loro azioni e destinati a diventare sottufficiali, i migliori potevano accedere al Real Collegio Militare della Nunziatella per diventare ufficiali, poi accolse anche due reggimenti di fanteria e in seguito il Reggimento Real Marina. La caserma ha ospitato reparti delle Forze Armate anche in seguito all'unità d'Italia, quando ebbe la denominazione di caserma Garibaldi (dal momento che al suo fianco scorreva il tratto finale del corso Garibaldi, tratto in seguito denominato via Cesare Rosaroll) prima di essere utilizzata dall'amministrazione della giustizia. Inserita oggi nell'ambito di un progetto di riqualificazione ambientale ed architettonica che coinvolge tutta la zona circostante, l'ex-caserma, appena i giudici di pace saranno trasferiti al centro direzionale, dovrebbe diventare una “cittadella culturale”, dove localizzare la nuova sede della sovrintendenza archeologica e realizzare ampi spazi espositivi e museali, provvedendo alla valorizzazione dei giardini che si estendono a ridosso di essa per complessivi 7.740 m2. Nello specifico il progetto prevederebbe la creazione del “Museo Angioino” nell'ala alle spalle dell'ingresso principale e la collocazione degli uffici all'interno del corpo centrale che dà su via Foria, nonché il disvelamento ed il recupero del tracciato aragonese e l'istituzione di un Istituto di storia del cinema e dell'industria cinematografica, con annesso centro di documentazione e videoteca sul Mezzogiorno. Nel nuovo complesso, una volta terminato ed inaugurato, dovrebbe trovare spazio anche la biblioteca dell'Istituto italiano per gli studi filosofici, composta da 300 000 volumi e sita finora in palazzo Serra di Cassano. Mura di Napoli Palazzi di Napoli Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla caserma Garibaldi "Il parco delle mura aragonesi" - Via Foria tra passato, presente e futuro, su centroforia.com. URL consultato il 4 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2007).

Chiostro dei Miracoli

Il chiostro dei Miracoli è uno dei chiostri storici di Napoli; è situato nel centro storico, nell'omonimo complesso religioso. Facente parte del monastero di Santa Maria della Provvidenza, fu edificato per volontà di Giovan Camillo Cacace che investì, quasi tutti i suoi averi monetari, nella costruzione di una cittadella religiosa per le francescane. Colpito dalla peste del 1656, le sue volontà furono comunque prese a cuore ed esaudite dall'ordine dei governatori del Pio Monte della Misericordia, il quale, immediatamente provvidero all'acquisto di un vecchio monastero. Esso fu ristrutturato secondo i dettami scritti nel testamento del Cacace, infatti, venne dotato di spazi ampi, austeri ed ariosi. Il vecchio monastero, che già era dotato di un piccolo chiostro, non venne distrutto o modificato da Francesco Antonio Picchiatti; questi, preferì costruirne un altro ben più grande e con 36 vaste arcate. Due lati del nuovo chiostro furono aperti a loggia, mentre, un fabbricato a due piani adibito a dormitorio, sovrastava i restanti corridoi. I lavori di ristrutturazione ed ingrandimento cominciarono nel 1663 e si conclusero nel 1675 (anno in cui il complesso fu affidato a Maria Agnese Caracciolo). In questo periodo, i suoi giardini erano molti coltivati, soprattutto l'area antistante la chiesa; in seguito, per via del terreno mal odorante (a causa del concime utilizzato) ben presto gli abitanti della zona si ribellarono a tal punto che le religiose furono costrette a sradicare tutti gli ortaggi. In seguito, il terreno fu donato ai cittadini che lo trasformarono in una piazza. Nel 1808, per via della soppressione degli ordini, il complesso fu riadattato ad orfanotrofio militare e i suoi pregevoli giardini coltivavano aranci, cedri, ecc.. Nel 1813, per volontà di Carolina Bonaparte, regina di Napoli e sorella di Napoleone, il chiostro grande fu adibito ad Educandato femminile Real Casa Carolina. In tempi recenti i chiostri sono stati utilizzati per luoghi di ricreazioni di alcuni edifici scolastici della zona. Oggi, risulta che il chiostro piccolo è usato come palestra, mentre, il chiostro grande, che attende la sua destinazione di uso, ha perso parte della sua struttura architettonica.