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Cervia Vecchia

CerviaPagine con mappe
Italy provincial location map 2016
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Cervia, successivamente denominata come Cervia Vecchia per distinguerla dall'omonimo abitato di fondazione, sorto ad oriente oltre lo specchio delle saline, è stata un'antica città italiana, individuabile nei terreni delle Saline di Cervia.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Cervia Vecchia (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 44.244829 ° E 12.332298 °
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Indirizzo


48015
Emilia-Romagna, Italia
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Luoghi vicini

Chiesa della Madonna della Neve (Cervia)

La chiesa della Madonna della Neve è un edificio di culto di Cervia. Ha origine da una leggenda del IV secolo il culto per la Vergine della Neve, talmente radicato nella popolazione del territorio da spingere i salinari, già in antichi tempi, ad eleggerla a propria patrona. Si doveva però attendere fino al 1603, all'epoca ancora di Cervia Vecchia, per vedere sorgere, in mezzo alle saline, a ridosso della strada per Forlì, una chiesa che ne assumesse e ne tramandasse il nome. Edificio dalle linee sobrie con due lesene ad incorniciare un ingresso notevolmente elevato in altezza, per circa un secolo ospitò, collocata dietro l'altare, la famosa omonima tela di Barbara Longhi, ora custodita nella cattedrale di Cervia. La demolizione, alla fine del 1600, della vecchia città, coincise con l'inizio della fase di decadenza di questo luogo di culto, destinato ad ossario dei cervesi dissepolti dal vecchio cimitero, ma, ciononostante meta di un'annuale processione popolare con la burchiella. Usanza andata man mano affievolendosi, fino ad interrompersi nel 1867 allorché la chiesa fu espropriata, sconsacrata e preclusa a visite da parte del pubblico. L'intitolazione venne successivamente ripresa in una parrocchia nella zona Malva, con un moderno edificio progettato dall'architetto cervese Domenico Zamagna. L'8 dicembre 2007 è stata inaugurata la nuova chiesa dall'arcivescovo metropolita di Ravenna-Cervia Giuseppe Verucchi.

Concattedrale di Santa Maria Assunta (Cervia)
Concattedrale di Santa Maria Assunta (Cervia)

La chiesa di Santa Maria Assunta è il duomo di Cervia e concattedrale dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia. La costruzione della cattedrale cominciò nel 1699 e fu terminata nel 1702, a un paio di anni dall'inizio dell'edificazione della nuova città di Cervia. Fu il vescovo Francesco Riccamonti a posare la prima pietra, dedicandola a Santa Maria Assunta e la prima messa fu celebrata l'8 giugno 1702. Si nota subito la mancanza di assialità con il Palazzo Comunale e la terza porta della città che la fronteggiano, e anche la facciata della chiesa è rimasta incompleta. Di scuola romana, la chiesa è ad asse longitudinale con pianta a croce latina, navata centrale larga e breve, marcata da tre campate a dare luogo a sei cappelle laterali, tre per parte. La parte superiore è delimitata da un soffitto con volte a botte e arcate a tutto sesto mentre il presbiterio o altare, rialzato e separato dall'aula da una balaustra marmorea, si presenta di forma rettangolare, della stessa ampiezza della navata centrale. Gli altari, compreso il maggiore, sono in totale cinque, dedicati rispettivamente al Santissimo Sacramento con il quadro della Madonna Assunta di Giovanni Barbiani, a San Giuseppe, al Sacro Cuore, all'Addolorata e alla Madonna del Buon Consiglio o della neve. In particolare, è notevole l'altare del Santissimo Sacramento, che proviene dalla chiesa di San Giacomo Apostolo dei Domenicani di Forlì. Sei dipinti, opere di pittori quali Francesco Longhi, Camillo Procaccini, Bernardino Guarini e Simone Cantarini, nonché di anonimi romagnoli del XVIII secolo, quattro opere scultoree, assieme a soggetti floreali riconducibili al '700 e all''800, rappresentano il ragguardevole patrimonio artistico della chiesa. La torre campanaria, posta sul retro del lato sud, e il Palazzo Vescovile, allineato alla sinistra della facciata, completano la struttura religiosa, che domina uno dei lati principali della Piazza Garibaldi, la piazza principale di Cervia. Cattedrali in Italia Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su concattedrale di Santa Maria Assunta Chiesa di Santa Maria Assunta (Cervia) su BeWeB - Beni ecclesiastici in web

Chiesa di Sant'Andrea Apostolo (Villa Inferno)

La chiesa di Sant'Andrea Apostolo è un edificio di culto di Villa Inferno, nel comune di Cervia. Esempio originalissimo di Parrocchia che non si identifica esclusivamente nell'edificio sacro di cui porta il nome, contando infatti, il territorio, su un altro luogo di culto di pari dignità come la Chiesa di San Giorgio a Montaletto. Sorta attorno al 1680, a perpetuare la memoria di un'antica Pieve di cui già si fa menzione nel XII secolo, la chiesa di Sant'Andrea è chiara espressione dello stile neoclassico. La facciata è contrassegnata da lesene, a separarla in tre moduli distinti, di cui quello di mezzo, a rimarcare la navata centrale ha alla sommità un frontone a forma triangolare, il cui motivo è ripreso ad ornamento anche dell'ingresso. La parte mediana dell'edificio è segnata da una cornice, interrotta centralmente da un'ampia finestra a evidenziarne l'intero corpo orizzontale. Originariamente a navata unica, la chiesa si presenta attualmente con due ampliamenti laterali seguiti ad interventi risalenti ai primi decenni del secolo scorso. Tre aperture ad architrave separano la navata centrale da quella laterale di destra, mentre la sinistra è tutt'una con l'aula. In prossimità del presbiterio si aprono due cappelle con archi a tutto sesto, dedicate rispettivamente alla Vergine ed al S.S. Sacramento. L'abside è separata dalla navata centrale da un'ampia arcata a tutto sesto, sopra la quale è collocato, in posizione a dir il vero infelice, un Crocifisso dipinto su legno di notevole pregio, che le prossime ristrutturazioni si ripromettono di porre in più consona evidenza. Lo sfondo dell'abside è illustrato da un mosaico di forma quadrata raffigurante l'apostolo sant'Andrea, cui la chiesa è dedicata. Aperture a mezzaluna sulle pareti laterali danno luce all'aula, il cui soffitto è caratterizzato da una copertura a capriate in legno, secondo moduli scanditi da lesene esterne. Il campanile, risalente al 1920, danneggiato alla sommità prima da un fulmine e poi dagli eventi bellici, è stato oggetto, in tempi recenti, di opere di recupero che ne hanno alterato la parte terminale che si presenta ora con un decoro merlato.

Chiesa di Sant'Antonio da Padova (Cervia)
Chiesa di Sant'Antonio da Padova (Cervia)

La chiesa di Sant'Antonio da Padova è un luogo di culto cattolico di Cervia. Concepita nel contesto dell'insediamento conventuale dei Padri Francescani Osservanti in Cervia Nuova, la chiesa di Sant'Antonio di Padova, costruita fra il 1704 e il 1741 al di fuori del perimetro urbano è il terzo edificio sacro della nuova edificazione cittadina. Realizzato grazie all'utilizzo della ormai abbandonata Osteria del Pino, opera probabilmente dell'architetto Antonio Farini, l'edificio, di stile tardo barocco e Rococò, ha una pianta a navata unica longitudinale di limitate dimensioni, ancora più ridotta, visivamente, da due rientranze posizionate simmetricamente nella parte mediana. Di facciata riconducibile agli elementi architettonici classici, colonna, trabeazione e frontone, successivamente sviluppati nel periodo neoclassico, alla chiesa è stato in seguito aggiunto un campanile di 20 m di altezza. All'aula, suddivisa in tre campate con arcate poggianti su semplici modanature decorate, fa sfondo ad un presbiterio quadrato con al centro un altare marmoreo, nella cui nicchia c'è una statua lignea di S. Antonio del '700. Una madonna con Bambino di Cesare Pronti, San Luigi Gonzaga e Santa Caterina da Bologna di Andrea Barbiani ed un Ovale della Natività della vergine, che alcuni critici ritengono attribuibile a Giuseppe Milani o a Carlo Cignani, ma forse opera di anonimo romagnolo del XVIII secolo, rappresentano in tre pregi artistici sulle pareti. Testimonianze dell'operosità dei frati francescani sono la trasformazione in Lazzaretto del Convento in occasione dell'epidemia di colera che colpì la città nel 1727 e la cura del cimitero annesso al convento, una volta abbandonato quello a fianco della cattedrale ove oggi sorge il Giardino "Papa Innocenzo XII".