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Chiesa di Sant'Elisabetta (Pergine Valsugana)

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Pergine Valsugana, chiesa di Sant'Elisabetta 05
Pergine Valsugana, chiesa di Sant'Elisabetta 05

La chiesa di Sant'Elisabetta è una chiesa sussidiaria a Pergine Valsugana che risale al XVII secolo. La chiesa venne edificata nel 1648 sul sito occupato in precedenza da un'abitazione civile. Per volere del governo della Baviera, nel 1808, la chiesa venne chiusa al culto sino al 1852, quando venne nuovamente riaperta. La presenza austriaca permise che nell'edificio vi si svolgessero funzioni religiose anche se non versava in buone condizioni e, pochi anni prima della fine del secolo, venne nuovamente chiusa e poi i locali furono impiegati per altri scopi. Dopo il primo conflitto mondiale, nel 1926, venne restaurata e riaperta nuovamente al culto con una consacrazione celebrata da don Giacomo Regensburger, ma cadde presto e nuovamente nell'abbandono, e tale situazione venne registrata già nel 1932. Nel 1970 la cupola della sala crollò, e durante il crollo fu danneggiata anche la parete a occidente. Si intervenne con urgenza e la cupola venne ripristinata, ma la chiesa non venne riaperta. Un ultimo ciclo di restauri si è registrato tra gli anni 1995 e 1996. Ha comportato la revisione del tetto e degli intonaci oltre alla tinteggiatura. I lavori che sarebbero necessari alla riapertura non si sono ancora conclusi. Pergine Valsugana Arcidiocesi di Trento Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Sant'Elisabetta Chiesa di Sant'Elisabetta - Pergine Valsugana, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in web. URL consultato il 30 novembre 2019.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di Sant'Elisabetta (Pergine Valsugana) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di Sant'Elisabetta (Pergine Valsugana)
Piazza Santa Elisabetta, Comunità Alta Valsugana e Bersntol

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Chiesa di Sant'Elisabetta

Piazza Santa Elisabetta
38057 Comunità Alta Valsugana e Bersntol
Trentino-Alto Adige, Italia
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Pergine Valsugana, chiesa di Sant'Elisabetta 05
Pergine Valsugana, chiesa di Sant'Elisabetta 05
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Luoghi vicini

Comunità Alta Valsugana e Bersntol
Comunità Alta Valsugana e Bersntol

La Comunità Alta Valsugana e Bersntol (in mòcheno: Tolgamoa'shòft Hoa Valzegu' ont Bersntol) è una comunità di valle della Provincia autonoma di Trento di 55 537 abitanti con capoluogo Pergine Valsugana. Si trova nella parte centro-orientale della provincia e comprende 15 comuni prima facenti parte del Comprensorio Alta Valsugana. Il suo numero identificativo è il 4. La comunità si estende su una superficie di 360 km², e confina a nord con la Comunità territoriale della Val di Fiemme (1) e con la Comunità della Valle di Cembra (5), ad est con la Comunità Valsugana e Tesino (3) e con la Provincia di Vicenza, a sud con la Magnifica Comunità degli Altipiani cimbri (12) e ad ovest con la Comunità della Vallagarina (10) e con il territorio della Val d'Adige (15). La geografia della comunità è dominata dalla presenza del Lago di Levico e del Lago di Caldonazzo, dai quali nasce il fiume Brenta. L'altro importante corso d'acqua è il Fersina, torrente che domina la morfologia della Valle dei Mocheni, attraversa il comune di Pergine Valsugana ed infine si getta nell'Adige presso Trento. Oltre alle due vallate principali, il territorio della comunità è composto anche da altre aree distinte: l'Altopiano di Piné, nel quale si sono sviluppati i comuni di Baselga di Piné e Bedollo, e l'Altopiano della Vigolana, altopiano ai piedi del monte omonimo e governato dal comune omonimo. Nella Valsugana occidentale viene parlato il dialetto trentino propriamente detto, quello tipico del Trentino centrale, ma già si sentono alcune influenze provenienti dalla lingua veneta,cosa invece comune nel resto della vallata. Nella Valle dei Mòcheni viene invece parlata una lingua di origine germanica, il mòcheno: esso viene parlato da circa 1 600 persone, residenti principalmente nei comuni di Fierozzo, Frassilongo e Palù del Fersina (in misura minore a Sant'Orsola). Questa è una delle tre minoranze linguistiche regolamentate e protette dalla provincia di Trento (le altre sono il cimbro e il ladino). All'interno degli organi amministrativi della comunità di valle è prevista per legge la presenza di rappresentanti di origine mòchena. Territorio dalla forte vocazione turistica, i principali luoghi d'interesse sono rappresentati dai numerosi laghi presenti: i principali sono quelli di Levico, Caldonazzo e Serraia. Lungo le sponde di questi laghi sono state istituite numerose aree naturali protette, come ad esempio il Biotopo Canneti di San Cristoforo. Altra attrazione turistica è rappresentata dal fenomeno del termalismo, sfruttato dalle storiche stazioni termali di Levico Terme e Vetriolo. Nell'area sono presenti anche numerose testimonianze di epoca medioevale, come Castel Pergine e Castel Selva. Interessato come tutto il territorio provinciale dagli avvenimenti della prima guerra mondiale, sulle montagne della zona sono presenti numerose fortificazioni difensive austriache, quali il Complesso fortificato di Civezzano, Forte Tenna, Forte Vezzena e Forte Verle. Trovandosi ad essere una cerniera di passaggio tra il Veneto e Trento, il territorio comunitario è attraversato da diverse infrastrutture viarie, sia stradali che ferroviarie. Per quanto riguarda il trasporto su gomma l'arteria principale è la Strada statale 47 della Valsugana, che nel tratto che costeggia il Lago di Caldonazzo presenta delle problematiche dovute alla riduzione da 4 a 2 corsie. La Valle dei Mocheni, invece, è raggiungibile da Pergine Valsugana percorrendo la SP 8 o la SP 135. Il trasporto su rotaia è effettuato sulla Ferrovia Trento-Venezia, che vede sul territorio la presenza di 5 stazioni ferroviarie; tutto il tratto di competenza rientra nel progetto di metropolitana leggera di superficie. Parallela alle due infrastrutture citate scorre la Ciclopista della Valsugana, che parte da Pergine Valsugana e prosegue in direzione est. Presidente: Pierino Caresia Consiglio di Comunità: Presidente e 22 componenti Comitato esecutivo: Presidente e 5 componenti Inizio mandato: 11 luglio 2015 Comunità di valle Valsugana Valle dei Mocheni Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Comunità Alta Valsugana e Bersntol Sito ufficiale, su comunita.altavalsugana.tn.it. Sezione del sito provinciale sulle CdV, su comunitavalle.provincia.tn.it.

Stazione di Pergine
Stazione di Pergine

La stazione di Pergine è una stazione ferroviaria posta sulla linea Trento-Venezia, a servizio dell'omonima città. La stazione venne attivata nel 1896. Nel 1960 il fabbricato viaggiatori di Pergine fu riprodotto in scala H0 dalla ditta Rivarossi. La stazione fu completamente ricostruita all'inizio degli anni duemila e inserita in un ampio centro d'interscambio ferro-gomma. La nuova stazione venne attivata il 14 gennaio 2006. La stazione dispone di due fabbricati viaggiatori: il primo è quello utilizzato prima della costruzione del nuovo, di dimensioni ridotte, che adesso è chiuso ed è diventato abitazione privata. Il nuovo fabbricato invece è di grandi dimensioni, ed all'interno ospita i servizi per i viaggiatori come biglietteria self-service, sala d'attesa e bar-ristorante. Il piazzale è composto da tre binari passanti, muniti di due banchine con pensiline in legno e collegati sia tramite sottopassaggio che con ascensori. Durante i lavori di riqualificazione del 2006 lo scalo merci è stato dismesso. Nel 2014-2015, invece, sono stati rimossi anche i due binari tronchi usati per il ricovero di carri per la manutenzione. La stazione offre interconnessioni sia via rotaia con le località della Valsugana, le cui principali destinazioni sono Trento, Bassano del Grappa e Venezia, sia via gomma con le corriere di Trentino Trasporti. Non viene effettuato servizio merci. La stazione dispone di: Biglietteria self-service Bar Edicola Servizi igienici Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su stazione di Pergine Stazioni del mondo - Storia e immagini della stazione di Pergine, su stazionidelmondo.it. URL consultato il 4 ottobre 2008 (archiviato dall'url originale il 12 giugno 2008).

Costasavina
Costasavina

Costasavina è una frazione, di circa 500 abitanti, facente parte del comune di Pergine Valsugana posta a 506 metri sul livello del mare. Fu comune autonomo fino al 1928. Il paese è collocato ai piedi del monte Marzola (1738 m) a circa 2 km da Pergine, tra gli abitati di Roncogno (a nord ovest) e Susà (a sud est). Nell'ultimo decennio Costasavina ha subito una forte urbanizzazione che ha portato ad un forte incremento del numero di abitanti e alla costruzione di numerose palazzine. Questo ha portato un parziale stravolgimento del nucleo originario, dando al paese un aspetto diverso. Ciò nonostante alcune abitazioni del paese conservano tuttora le tipiche caratteristiche architettoniche del passato, quali ballatoi, androni, logge, ecc. Tutte queste peculiarità sono indice del passaggio di numerosi Imperi, primo quello dei Romani, che hanno risieduto un tempo nel paese. La frazione, pur di piccole dimensioni, dispone di un bar, un negozio e due bed and breakfast. Il paese è costituito da diversi caseggiati: Dos, posto a nord ovest, Villa, nella parte centrale (parte più antica), Mas, posto nella parte alta, Lozeri, posto nella parte inferiore, Caset, posto a sud est più ulteriori edifici che non portano un vero e proprio nome ma vengono indicati in base alla posizione o a degli edifici adiacenti. Chiesa di San Martino. Il primo edificio risale al XVI secolo, nel 1933 è stata completamente ricostruita in forme moderne. Nell'abside è ancora conservata la pala secentesca. Suscitano particolare interesse i numerosi stemmi presenti in una delle parti più antiche del paese, il Dos, rappresentantanti delle incisioni sopra dei porticati di date, quali il 1796, indicante l'anno di passaggio di Napoleone Bonaparte nel paese ed il successivo saccheggio del Dos ad opera del suo esercito. Vicino al paese sorge la casa dei Sartori, del XVII secolo, un tempo creduta sede di un convento. Da questo edificio proviene una stufa ad "olle" attualmente conservata nel Castello di Pergine. Le coltivazioni prevalenti sono meli ed in particolare ciliegi dal cui territorio prende il nome un particolare qualità, nota con il nome di Durone di Costasavina. La cui caratteristica è una buccia più consistente che garantisce una maggiore conservazione rispetto alle altre qualità. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Costasavina