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Torre Littoria (Torino)

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La Torre Littoria, oggi Grattacielo Reale Mutua, è un edificio del centro storico di Torino, originariamente il primo e più alto edificio residenziale della città, il più alto edificio residenziale d'Europa dalla sua ultimazione nel 1934 fino al 1952, nonché uno dei più noti edifici razionalisti d'Italia. È situata nel centro cittadino, in via Giovanni Battista Viotti, a pochi passi da piazza Castello e da piazza San Carlo.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Torre Littoria (Torino) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Torre Littoria (Torino)
Via Giambattista Viotti, Torino Centro

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.07047 ° E 7.683966 °
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Indirizzo

Via Giambattista Viotti 1
10121 Torino, Centro
Piemonte, Italia
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Luoghi vicini

Palazzo Bellia
Palazzo Bellia

Palazzo Bellia è un caratteristico edificio storico del Centro di Torino, prossimo a Piazza Castello. Rappresenta l'emblema di una prima sperimentazione che, da un'impostazione ancora evidentemente eclettica, lascia trasparire primi stilemi Liberty e, insieme ad opere successive (Villa Scott, Casa Fenoglio-La Fleur, Villino Raby), rappresenta uno dei massimi esempi torinesi di questo periodo. L'area urbana su cui sorge l'edificio fu inserita nel piano regolatore che, tra il 1885 e il 1915, nel contesto di riqualificazione dell'"Isolato San Lazzaro", portò a demolire parte della vecchia e malsana "Contrada delle Quattro Pietre", tradizionalmente correlata al degrado delle aree intorno a via Barbaroux. L'edificio fu terminato nel 1898, dopo sei anni di lavori e prese il nome dall'impresa edile Bellia che lo realizzò. Realizzato su progetto di Carlo Ceppi a seguito dello sventramento di fine Ottocento, il "Palazzo Bellia" sorse in asse con la nuova «via Diagonale», che in seguito venne rinominata via Pietro Micca. Tecnicamente all'avanguardia, fu il primo edificio civile torinese ad applicare il Systéme Hennebique per l'utilizzo del calcestruzzo armato per i solai realizzati a cura dell'impresa di G. A. Porcheddu e, stilisticamente, anticipò i temi fitomorfi e le sinuosità dello stile liberty che stava nascendo in Europa, ma che si affermò pienamente a Torino soltanto un lustro più tardi. L'edificio presenta un largo uso di decorazioni in litocemento e si inserisce armonicamente nel contesto urbano della nuova arteria centrale di via Pietro Micca, garantendo anch'esso la continuità dei portici analogamente agli edifici attigui. L'ampio portico sottostante presenta archi trilobati sostenuti da colonne con capitelli antropomorfi. Il piano stradale ospita locali commerciali sormontati dal mezzanino e il prospetto principale affacciato su via Pietro Micca presenta decori floreali, finestre ad arco e bow-windows inseriti in quattro slanciate torrette, due di cui angolari, dettaglio che ne fa uno degli edifici più caratteristici di via Pietro Micca. Il soffitto ligneo del portico presenta una fitta decorazione fitomorfa che contrasta con la pavimentazione di piastrelle quadrangolari in litocemento decorato e con il rivestimento in pietra bianca e nera dei passi carrabili. G.A. Porcheddu, Elenco dei lavori eseguiti in calcestruzzo armato, sistema Hennebique, dal 1895 a tutto il 1909, Torino, Società Porcheddu ing. G.A., 1909, ISBN non esistente. Vera Comoli Mandracci, collana Le città nella storia d'Italia, Laterza, Roma-Bari, 1983, ISBN non esistente. Paolo Scarzella (a cura di), Torino nell'Ottocento e nel Novecento. Ampliamenti e trasformazioni entro la cerchia dei corsi napoleonici, Celid, Torino, 1995, ISBN non esistente. Ville e palazzi di Torino Liberty Liberty a Torino Palazzo Priotti Casa Fenoglio-Lafleur Villa Scott Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Bellia

Galleria San Federico
Galleria San Federico

La Galleria San Federico è un edificio commerciale del centro storico di Torino. Realizzato negli anni Trenta del XX secolo, ospita al suo interno numerosi locali commerciali, uffici e uno storico cinema. Nel 1931, su proposta del podestà Thaon di Revel, avanzò l'ipotesi della ristrutturazione della precedente Galleria Natta (poi Geisser) presente nell'Isolato San Federico, creando una nuova area commerciale coperta che andasse ad aggiungersi alle già esistenti Galleria Subalpina e Galleria Umberto I. Il progetto fu dunque inserito nel contesto dell'imponente ristrutturazione di via Roma e degli isolati circostanti avvenuta tra il 1931 e il 1937; nel 1932 venne avviato il cantiere su progetto dell'ingegnere Giovanni Canova e dell'architetto Vittorio Bonadè Bottino, che si occupò anche della contestuale realizzazione del vicino Hotel Principi di Piemonte. Il progetto si contraddistinse subito per i suoi connotati di modernità e prestigio rispetto alla precedente struttura, prevedendo ampi spazi per negozi, la realizzazione di magazzini e autorimesse sotterranee e, inoltre, numerosi locali per uffici e un nuovo cinematografo, in sostituzione del vecchio Cinema Meridiana. I lavori si caratterizzarono per il loro ritmo serrato e terminato nel 1933, ad appena un anno dall'apertura del cantiere. Ad occupare i primi uffici fu la sede storica del quotidiano La Stampa e, nel 1934, venne inaugurato anche il grande Cinema Rex. In seguito stabilì qui la sua sede anche la compagnia assicuratrice SAI. Da allora la Galleria San Federico è prestigiosa sede di negozi, gioiellerie, studi professionali, ospitando anche la sede sociale della società calcistica Juventus dal 1965 al 1985. Sempre nel corso degli anni duemila, la galleria è stata sottoposta a restauri che hanno anche compreso la totale ristrutturazione dello storico Cinema Lux. La Galleria San Federico è un tipico esempio di edificio "cielo-terra" in stile eclettico, presente nelle maggiori città italiane ed europee. La sua impostazione, con planimetria a "T", consente tre vie d'accesso dalle circostanti via Bertola, via Roma e via Santa Teresa. Essa si sviluppa per sei piani, di cui quattro fuori terra, più il relativo ammezzato e il sottotetto. La copertura è caratterizzata da una volta ellittica a botte, sormontata da cupole in corrispondenza dei tre accessi e dalla grande cupola centrale che sovrasta lo scalone d'accesso dell'attuale Cinema Lux. Al piano stradale trovano sede numerosi locali commerciali, mentre nel mezzanino e i piani superiori ospitano uffici di rappresentanza e studi professionali. Una rampa d'accesso posta in via Bertola conduce ai due piani sotterranei adibiti ad autorimessa e area magazzino. Progettato dall'architetto Eugenio Corte e dall'ingegner Giovanni Canova, fu inaugurato il 31 marzo 1934 come Cinema Rex e, con i suoi 1 573 posti, fu il più grande e moderno cinematografo di Torino. Rinominato Dux nel 1942, assunse l'attuale nome Lux nel 1945, quando venne rilevato dalla G.I.A.C. Dopo oltre settant'anni di servizio pressoché ininterrotto, nel 2004 è stato oggetto di un'attenta, ma radicale ristrutturazione, che ha visto la realizzazione di tre sale cinematografiche e di un'area ristorante. All'interno della galleria vennero girate alcune scene del celebre thriller Profondo rosso di Dario Argento, nonché la scena finale di Giallo, del medesimo regista. In occasione delle celebrazioni, organizzate dal Comune di Torino, per i dieci anni dalle Olimpiadi Invernali di Torino 2006, a Febbraio 2016, sono stati organizzati anche Dj-Set nei luoghi più belli della movida Torinese, compreso quello in Galleria San Federico che ha raccolto la folta comunità di ballerine e ballerini di Tango Argentino di Torino https://www.youtube.com/watch?v=Uf6Y70IBuVY Agostino Magnaghi, Mariolina Monge, Luciano Re, Guida all'architettura moderna di Torino, Lindau, Torino 1995 Galleria Subalpina Galleria Umberto I (Torino) Via Roma (Torino) Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Galleria San Federico Sito ufficiale della Galleria San Federico, su sanfederico.it.