place

San Pelagio (Duino-Aurisina)

Frazioni di Duino-AurisinaPagine che utilizzano l'estensione KartographerSan Pelagio (Duino-Aurisina)
Chiesa di San Pelagio (San Pelagio, Duino Aurisina) 01
Chiesa di San Pelagio (San Pelagio, Duino Aurisina) 01

San Pelagio (Šempolaj in sloveno) è un centro agricolo del comune sparso di Duino-Aurisina, in provincia di Trieste, nel Friuli-Venezia Giulia, abitato prevalentemente da una popolazione di lingua slovena. Costituita da un nucleo storico di costruzioni in stile carsico poste lungo la rotabile che collega il capoluogo comunale con il confine di Stato con la Slovenia, che dista poche centinaia di metri, a nord dell'abitato. Si è espanso nel secondo dopoguerra con la costruzione di abitazioni e piccoli stabilimenti agricoli più moderni. Il piccolo paesino è sito in una posizione invidiabile, dalla quale si gode una bella vista sul golfo di Trieste. È un importante centro vitivinicolo.

Estratto dall'articolo di Wikipedia San Pelagio (Duino-Aurisina) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

San Pelagio (Duino-Aurisina)

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: San Pelagio (Duino-Aurisina)Continua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.733333 ° E 13.75 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

62
34010
Friuli-Venezia Giulia, Italia
mapAprire su Google Maps

Chiesa di San Pelagio (San Pelagio, Duino Aurisina) 01
Chiesa di San Pelagio (San Pelagio, Duino Aurisina) 01
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Giardino botanico Carsiana
Giardino botanico Carsiana

Il giardino botanico Carsiana (in sloveno Botanični vrt Carsiana) si trova all’interno di una dolina nel comune di Sgonico, a 18 km da Trieste, lungo la strada provinciale che collega il paese di Sgonico a quello di Gabrovizza. Carsiana è nata nel 1964. Fondatori sono stati Gianfranco Gioitti, Stanislao Budin e Livio Poldini. L’emblema storico del Giardino Botanico Carsiana è la Paeonia officinalis (vedi Bibliografia). Dal 2019 il logo ufficiale del Giardino botanico Carsiana è Centaurea rupestris. Gioitti fu l’ideatore di Carsiana, acquistò e mise a disposizione il terreno, curò l'allestimento del giardino botanico per oltre 40 anni e ne fu Horti Praefectus. Contribuirono allo sviluppo e all'arricchimento floristico Fabrizio Martini ed Eliseo Osualdini con l'aiuto iniziale di Giovanni Kocman di Sgonico. Il giardino fu ideato con l’obiettivo di raccogliere, conservare ed illustrare la flora e la vegetazione spontanee del Carso, inserite in un contesto naturale. Nel giardino sono raccolte specie vegetali autoctone del Carso, collocate nei rispettivi ambienti, che si sviluppano lungo i versanti di una dolina. La storia e le funzioni di Carsiana sono scritte nel libro che i fondatori pubblicarono con Martini in tre edizioni (1980, 1984, 1988): “Carsiana Giardino Botanico Introduzione alla flora e alla vegetazione del Carso.” Nel 2002 l'amministrazione provinciale di Trieste ne ha acquistato la proprietà. Dal 1º luglio 2016 le competenze nella gestione del giardino botanico Carsiana sono state trasferite alla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. Attualmente la struttura è gestita dalla Società cooperativa Rogos. Circa 600 sono le specie floristiche raccolte nei 5000 m² dedicati a giardino botanico. L’area è stata scelta in quanto nel piccolo lembo di terra sono naturalmente rappresentate tutte le principali conformazioni geomorfologiche del territorio carsico, cui sono state associate le rispettive formazioni vegetali. La naturale conformazione del giardino ha permesso di strutturare l’esposizione botanica secondo caratteristiche ecologiche e non secondo le leggi sistematiche, consentendo quindi una più intuitiva comprensione del legame tra vegetazione, clima e geologia. Carsiana vuole essere quindi una “sintesi del paesaggio carsico” che consegna al visitatore un quadro esaustivo dei principali aspetti ecologici del territorio. Il giardino botanico fa parte del Gruppo di lavoro per gli orti botanici e i giardini storici della Società botanica italiana ed è membro di BGCI - Botanic Gardens Conservation International.