place

Villa Dolfin Boldù

Pagine con mappeVille di Rosà

Villa Dolfin Boldù è stata la residenza della nobile famiglia veneziana dei Dolfin, situata nelle campagne ad ovest del centro di Rosà a 7 km da Bassano del Grappa. Villa Dolfin Boldù è un edificio del XVII secolo, iniziato nel 1650, per volontà della nobile famiglia dei Dolfin di costruire una dimora − alternativa a quella veneziana di Palazzo Dolfin Manin − in cui trascorrere il periodo estivo nella quiete dell'entroterra veneto, distante dagli impegni lagunari. Nel 1700 alla villa furono annesse due barchesse adibite a scuderie e al posteggio delle carrozze. La villa nel 1918 fu sede del comando del IV corpo d'Armata schierato sul Grappa ed ospitò il 24 agosto 1918 il Re d'Italia, Vittorio Emanuele III. Il parco annesso alla Villa, sul lato nord della stessa, fu ideato da Alberto Parolini e poi terminato da Francesco Bagnara; è uno dei parchi più vasti del Vicentino ed è di tipo neoclassico. Il parco ha una superficie di 33.500 m², con un laghetto e numerose piante secolari: larici d'acqua, tassi, carpini, magnolie, palme e liriodendri. Amabilia Mariella. Rosà: Pagine di Storia. Pove del Grappa, Arti Grafiche Bassano, 2009. Dolfin (famiglia) Rosà

Estratto dall'articolo di Wikipedia Villa Dolfin Boldù (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Villa Dolfin Boldù
Via Giardini,

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Collegamenti esterni Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Villa Dolfin BoldùContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.721452 ° E 11.74568 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Parco di Villa Dolfin Boldù

Via Giardini
36027
Veneto, Italia
mapAprire su Google Maps

linkWikiData (Q30092147)
linkOpenStreetMap (414850313)

Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Parco Civiltà delle Rogge
Parco Civiltà delle Rogge

L'area rurale della “Civiltà delle Rogge”, detta comunemente parco delle Rogge, è un'area naturale protetta che si estende nei territori dei comuni di Bassano del Grappa, Cartigliano e Rosà, in provincia di Vicenza, Veneto. Insiste su un territorio di circa 250 ha, di cui circa 150 ha nel comune di Rosà. Il suo carattere rurale è considerato di particolare interesse dalle comunità locali in virtù dei suoi aspetti paesaggistici, etnoantropologici e quale testimonianza di civiltà. Lo status giuridico dell'area, identificata negli strumenti urbanistici dei tre comuni e sottoposta a particolare disciplina urbanistica, è stata ed è tuttora oggetto di discussione tra gruppi locali, alcuni dei quali la vorrebbero identificata come "parco naturale di interesse locale" ai sensi dell'art. 27 della Legge regionale del Veneto 16 agosto 1984, n. 40, recante "Nuove norme per la istituzione di parchi e riserve naturali regionali". Il presupposto di tale posizione trae origine dalle delibere della Giunta della Regione del Veneto n.801/2002, 1272/2002 e 3283/2002, di approvazione dei piani urbanistici dei comuni coinvolti, le quali dispongono che tale area sia identificata quale "parco di interesse locale". Sul punto, altre posizioni evidenziano il difetto di attribuzione degli atti. L'estremo nord dell'area è delimitato dalla strada provinciale 111 (Nuova Gasparona), mentre all'estremo sud la zona è delimitata dalla strada provinciale 58 (Ca' Dolfin). Il confine est lambisce via Molino in località Baggi di Rosà, mentre il lato più ad ovest si estende lungo il confine fra Quartiere Pre di Bassano del Grappa e il comune di Cartigliano. All'interno della zona rurale, derivata in gran parte dai terreni della famiglia nobiliare Morosin, si snoda una rete di antiche rogge di irrigazione costruite nei secoli sotto varie dominazioni. L'area costituisce dunque una preziosa testimonianza dell'antica struttura fondiaria della zona. Nel territorio descritto si trovano anche una delle ultime strade romane non asfaltate rimaste in Veneto, il decumano DD IX detto Cavinón (cioè grande cavìn, parola che in lingua veneta indica un sentiero di delimitazione fra i campi), e una piccola chiesa di epoca longobarda, la chiesetta di San Giorgio. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco Civiltà delle Rogge

Borgo Zucco
Borgo Zucco

Borgo Zucco è un quartiere del comune italiano di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Fa parte della prima periferia della città, localizzandosi subito a sud del Centro Storico. Con appena 0,32 km² di superficie, Borgo Zucco è il quartiere di Bassano meno esteso. Il suo perimetro definisce un'area allungata da nord a sud e stretta fra il Centro Storico, Santa Croce, Merlo, San Lazzaro, San Fortunato. A nord è delimitato da via del Cristo, a est da viale De Gasperi, a sud da via mons. Rodolfi e a ovest dall'asse strada Cartigliana-via Zilotti. Dal punto di vista urbanistico, la metà settentrionale del quartiere, a nord di viale Moro, è occupata da aree residenziali, mentre nella parte sud si trova una piccola zona industriale. Resistono ancora alcuni terreni agricoli, specie nella zona meridionale. Nella zona residenziale si trovano due parchi pubblici e un parco a proprietà parzialmente pubblica e parzialmente privata. Borgo Zucco era originariamente il nome di una piccola borgata che in passato si trovava nella campagna circostante il centro della città: la zona fa parte di uno degli antichi quartieri di Bassano, noto già nel 1262 come quartiere "de Caxerio" o "Caxero" (la x ha pronuncia sonora come ven. xe e ingl. xylophone, come testimoniato dalle successive trascrizioni italiane "casèr" con s sonora). A partire dagli anni sessanta—settanta del ventesimo secolo, la zona di Borgo Zucco si è in parte urbanizzata e, quando il comune è stato suddiviso amministrativamente in quartieri, il nome Borgo Zucco è stato esteso al nuovo quartiere. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Borgo Zucco