place

Palazzo Carcano Tondani

Pagine con mappePalazzi di MilanoVoci con modulo citazione e parametro coautore
20170122 Palazzo Carcano Tondani
20170122 Palazzo Carcano Tondani

Palazzo Carcano Tondani è un edificio storico di Milano situato in via Francesco Sforza al civico 39.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Carcano Tondani (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Carcano Tondani
Via Francesco Sforza, Milano Municipio 1

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Palazzo Carcano TondaniContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.4583619 ° E 9.1938418 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Sforza Policlinico

Via Francesco Sforza
20122 Milano, Municipio 1
Lombardia, Italia
mapAprire su Google Maps

20170122 Palazzo Carcano Tondani
20170122 Palazzo Carcano Tondani
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Basilica di San Nazaro in Brolo
Basilica di San Nazaro in Brolo

La basilica dei Santi Apostoli e Nazaro Maggiore (nome originario paleocristiano basilica apostolorum), comunemente detta basilica di San Nazaro in Brolo, è una delle più antiche chiese di Milano, situata in piazza San Nazaro in Brolo. Si tratta della più antica chiesa a croce latina della storia dell'arte occidentale, realizzata in questa forma per celebrare la risurrezione di Gesù, come testimoniato da un'epigrafe collocata delle pareti del coro. Il complesso si compone della basilica e dei successivi Mausoleo Trivulzio e cappella di Santa Caterina, che sono entrambi rinascimentali. Il Mausoleo Trivulzio, monumentale cappella realizzata dal Bramantino, ha coperto l'originale facciata della basilica cambiandone radicalmente l'aspetto. Insieme alla basilica prophetarum, alla basilica martyrum ed alla basilica virginum, la basilica apostolorum è annoverata tra le quattro basiliche ambrosiane, ovvero quelle fatte costruire da sant'Ambrogio. La basilica prende il nome dal Broletto Vecchio, detto anche Brolo dell'Arcivescovo o Brolo di Sant'Ambrogio, prima sede del governo della città di cui si abbia traccia documentata, che ebbe questo ruolo durante il periodo dei comuni nel basso medioevo. Il Broletto Vecchio ha dato il nome al quartiere del Brolo, del quale fa parte la basilica di San Nazario in Brolo. Il Broletto Vecchio terminò questa funzione nel 1251, quando la sede municipale venne trasferita presso il Palazzo della Ragione, che è infatti anche conosciuto con il nome di Broletto Nuovo. Il Broletto Vecchio fu poi ristrutturato trasformandosi in Palazzo Reale. Edificata tra il 382 e il 386 in epoca romana tardoimperiale per volere del vescovo di Milano Ambrogio, nell'epoca in cui la città romana di Mediolanum (la moderna Milano) fu capitale dell'Impero romano d'Occidente (ruolo che ricoprì dal 286 al 402), nel 1075 fu gravemente danneggiata da un rovinoso incendio venendo ricostruita in forme romaniche. Numerose furono le trasformazioni nel XVII e XVIII secolo, con le parti interne che vennero rinnovate in forme neoclassiche tra il 1828 e 1832. È una delle basiliche paleocristiane di Milano. Il transetto destro conserva alcune opere artistiche importanti. Sul suo lato sinistro si trova la Crocifissione di Bonino da Campione: questo bassorilievo, databile nel XIV secolo, raffigura con estrema chiarezza e veridicità Cristo morto in croce con ai lati Maria sua madre e Giovanni apostolo ed evangelista inginocchiati. Sul suo lato destro, invece, è presente una Ultima Cena rinascimentale di Bernardino Lanino.

Mausoleo Trivulzio
Mausoleo Trivulzio

Il mausoleo Trivulzio, a cui ci si riferisce anche come cappella Trivulzio o Trivulza, è una monumentale cappella dedicata alla Beata Vergine Maria, realizzata dal Bramantino nel complesso della basilica di San Nazaro in Brolo a Milano. La costruzione fu iniziata nel 1512 per volere di Gian Giacomo Trivulzio, membro dell'antica famiglia patrizia milanese dei Trivulzio: amico fraterno di Galeazzo Maria Sforza, entrò in conflitto con Ludovico il Moro, usurpatore dei discendenti dell'amico Galeazzo Maria fino a fuggire dal ducato e guidare le armate francesi nella discesa in Italia. Vittorioso nella sua campagna in Lombardia fu nominato luogotenente a Milano, quando decise di erigere la monumentale cappella in luogo del quadriportico dell'antica basilica: posizione decisamente insolita per una cappella. Aveva un proprio clero, otto cappellani sotto la guida di un proprio arciprete (denominati a volte, forse impropriamente, canonici trivulziani) di giuspatronato della famiglia fondatrice e che avevano i propri alloggi nella vicina via (o vicolo) dedicata Santa Caterina. I lavori per la decorazione interna della cappella terminarono nel 1565, mentre l'esterno che doveva quantomeno avere un pronao tetrastilo non fu mai terminato. Con l'avvento della Controriforma i Trivulzio furono costretti a traslare le salme dei defunti nella cripta sotterranea ed i paramenti e decorazioni interne della cappella furono rimossi. Nel 1630 tuttavia la cripta fu adibita a fopponino per sopperire alla necessità di spazi per la tumulazione dei morti della peste manzoniana, per cui le salme della famiglia finirono disperse. Dopo numerose manomissioni negli anni, l'interno della cripta fu restaurata e portata nel suo stato originale nel secondo dopoguerra. Il mausoleo fu realizzato su progetto di Bartolomeo Suardi, detto il Bramantino: presenta la forma di un grande parallelepipedo a pianta quadrata in mattoni in cotto che finì per coprire l'originale facciata dalla basilica Apostolorum. La facciata del monumento è decorata da semplici lesene di ordine tuscanico, da una bifora sull'ordine superiore e da un portale sormontato da un timpano triangolare. L'interno presenta una è pianta ottagonale e può essere suddiviso in tre partiture orizzontali: la fascia inferiore con nicchie al livello del calpestio con tracce di alcuni affreschi; la fascia mediana con delle nicchie all'altezza di circa 4-5 metri contenenti i sarcofagi delle spoglie dei membri della famiglia Trivulzio e la fascia superiore in cui si aprono le grandi bifore sorrette ognuna da una colonna dorica centrale. Nei nicchioni sono posizionate arche di membri della famiglia Trivulzio, e di Paola Gonzaga (†1519) figlia di Rodolfo, realizzate in parte da Francesco Briosco e in parte da Marco d'Agrate: sotto all'arca di Gian Giacomo Trivulzio, posta in corrispondenza del portale d'ingresso vi è la seguente scritta L'opera del Bramantino presenta nel suo complesso una grande sobrietà ed austera eleganza anticipatrice delle tematiche architettoniche della Controriforma. La struttura architettonica della cappella parrebbe inoltre ispirata al vicino sacello di Sant'Aquilino presso la basilica di San Lorenzo. Maria Teresa Fiorio, Le chiese di Milano, Milano, Electa, 1985, ISBN 88-370-3763-5. Basilica di San Nazaro in Brolo Gian Giacomo Trivulzio