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Stazione di Cantello-Gaggiolo

Pagine con mappeStazioni ferroviarie attivate nel 2017Stazioni ferroviarie di Cantello

La stazione di Cantello-Gaggiolo è una fermata ferroviaria posta sulla linea Mendrisio-Varese. Serve la località di Gaggiolo, frazione del comune di Cantello. La fermata è stata costruita contemporaneamente alla realizzazione del raccordo internazionale Arcisate-Stabio della ferrovia Mendrisio-Varese; l'attivazione è avvenuta, contestualmente all'entrata in esercizio del suddetto raccordo, il 1º dicembre 2017. Si tratta della fermata della linea più prossima al confine elvetico tra quelle site in territorio italiano. Secondo il progetto esecutivo presentato nel 2016, la stazione si situa a ridosso dell'imboccatura orientale della galleria Bevera e a poche centinaia di metri dalla frontiera italo-svizzera. Come le nuove stazioni di Induno Olona e Arcisate (servite dalla medesima linea), lo scalo di Gaggiolo è costruito in trincea e dispone di due binari passanti serviti da due banchine (coperte da tettoie in acciaio e plastica). A livello del suolo, a formare un ponte sopra i binari, si situa il fabbricato viaggiatori (atto a incanalare l'accesso e il deflusso dei passeggeri: al suo interno sono alloggiati biglietteria, tornelli e sala d'attesa). A seguito del cambio d'orario del 9 giugno 2019, Stabio è servita tutti i giorni dalla linea S50 Malpensa Aeroporto-Varese-Mendrisio-Lugano-Bellinzona e dal lunedì al sabato dalla linea S40 Varese-Mendrisio-Como. Entrambe le relazioni operano con cadenzamento orario.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stazione di Cantello-Gaggiolo (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Stazione di Cantello-Gaggiolo
Strada Provinciale 3 della Elvetia, Comunità Montana del Piambello

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.837738 ° E 8.906854 °
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Indirizzo

Strada Provinciale 3 della Elvetia
21050 Comunità Montana del Piambello
Lombardia, Italia
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Luoghi vicini

Chiesa di San Siro (Viggiù)
Chiesa di San Siro (Viggiù)

Vicino a Baraggia, al limite meridionale del territorio del Comune di Viggiù, sorge l'antica chiesa di San Siro con i resti dell'annesso convento. Esso era forse dipendente dal cenobio di Sant'Elia. L'edificio, per il quale negli anni 80 vennero iniziati i lavori di rinforzo della struttura, oggi attende un delicato intervento volto al restauro, alla valorizzazione ed alla salvaguardia dell'interessantissimo ciclo di affreschi che decora la calotta absidale. L'aula, con una sobria facciata aperta da un'unica porta, ha al suo culmine l'insolita apertura oculare, schermata dai raggi di un rosoncino in pietra. Sul lato sinistro della facciata poggia anche il leggero campanile che la innalza verso il cielo. All'interno la navata non ha alcuna decorazione pittorica. Gli affreschi, datati da alcuni storici al XV secolo, occupano l'abside. Una Teoria di otto Santi, tra i quali San Rocco e Sant'Ambrogio circonda l'immagine della Vergine che, con estrema dolcezza, tiene in braccio il Bambino. Nel catino absidale troneggia un Cristo Pantocratore, in una mandorla di elegante fattura, con ai lati gli Evangelisti: a sinistra Giovanni e Matteo, a destra Luca e Marco. Lo stato di degrado degli stabili, un tempo adibiti a convento, e del terreno circostante offusca la bellezza di questo complesso di edifici, che conserva vive testimonianze d'arte e di fede. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Siro

Chiesa di Santa Margherita (Stabio)
Chiesa di Santa Margherita (Stabio)

La chiesa di Santa Margherita (detta anche Santa Maria in Campo), è un edificio religioso che fonde gli elementi dell'architettura romanica e di quella barocca e che si trova nel territorio del comune svizzero di Stabio, al confine con quello italiano di Bizzarone. L'edificio fu realizzato in stile romanico entro il 1437, quando fu menzionato per la prima volta. Nel 1611 furono apportate alcune modifiche, testimoniate dalla data segnalata nell'intonaco della parete sinistra. Intorno al 1665 la doppia abside tardomedievale fu sostituita con un'abside semicircolare senza finestre. Nel XVII secolo la facciata a capanna fu decorata con un affresco che raffigura Santa Margherita con la palma, la croce e il drago ai piedi. Gli affreschi ai fianchi di quest'ultimo, contornati da riquadri e raffiguranti figure dei Santi Marco e Gottardo mal conservate, risalgono invece al secolo successivo, all'interno affreschi dell'Annunciazione, ancora di Santa Margherita e di Sant'Abbondio. Giovanni Sarinelli, La Diocesi di Lugano. Guida del clero, La Buona Stampa, Lugano 1931, 96-97. Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 564-565. Giuseppe Martinola, Inventario d'arte del Mendrisiotto, I, Edizioni dello Stato, Bellinzona 1975, 522-525. Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 19-21. AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 435-438. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di Santa Margherita