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Stazione di Modugno Campagna

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La stazione di Modugno (informalmente chiamata "Modugno Campagna") era una stazione della ferrovia Bari-Taranto, posta alla periferia della città di Modugno. Nel 1855, sotto il governo del Regno delle Due Sicilie, venne avanzato il progetto di una linea ferroviaria che collegasse Napoli a Brindisi. Una volta arriva a Foggia, la ferrovia avrebbe dovuto girare verso sud congiungendo Cerignola, Canosa, Barletta, Giovinazzo, Bitonto, Modugno e Bari. Tuttavia, il progetto venne abbandonato perché troppo costoso: si prevedeva la costruzione di diversi ponti e gallerie. A seguito dell'Unità d'Italia si ebbe uno sviluppo della rete ferroviaria e nel 1864-1865 venne inaugurata la linea Foggia-Bari-Brindisi. Questa linea passava lungo la costa e non attraversava Modugno. La successiva concessione costruzione e l'esercizio della ferrovia Bari-Taranto fu rilasciata alla Società Italiana per le strade ferrate meridionali con la Legge 21 agosto 1862, n. 763. Inizialmente, era stata ipotizzata l'esclusione di Modugno dal tracciato della linea Bari-Taranto, in quanto il percorso più breve in linea d'aria è quello che passa per i centri urbani di Casamassima e Gioia del Colle; tuttavia questo progetto non poté essere realizzato in quanto questo percorso prevedeva delle pendenze eccessive per le locomotive dell'epoca. Per questa ragione il percorso venne presto modificato e Modugno usufruì del collegamento ferroviario. Inaugurata nel 1884, fu la prima stazione posta a servizio del comune di Modugno, fino all'apertura della stazione FAL nel 1915. Tuttavia, a causa della sua lontananza dal centro cittadino, era poco utilizzata dalla popolazione che richiese in più occasioni la creazione di una nuova stazione ferroviaria. Nel 1958 venne infine creata la nuova fermata "Modugno Città" che fece registrare un rapido incremento del numero di passeggeri. Da quel momento, la vecchia stazione venne utilizzata solo per il traffico merci e per la coincidenza treni. Venne soppressa il 26 luglio 2020 insieme alla linea, in contemporanea con l'attivazione della variante di tracciato a doppio binario fra l'ex stazione di Bari Sant'Andrea e quella di Bitetto. La stazione dispone di un parcheggio, di un fabbricato viaggiatori che ospita il solo ufficio movimento, e di 6 binari, di cui tre passanti e tre tronchi. Nicola Milano, Modugno. Memorie storiche, Bari, Edizioni Levante, 1984.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stazione di Modugno Campagna (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Stazione di Modugno Campagna
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Chiesa di Sant'Antonio (Modugno)

La chiesa di Sant'Antonio è un luogo di culto di Modugno (BA) situato in via Corsica. La piccola chiesa è stata costruita nel 1376 da un'iniziativa di Pietro Giovanni De Chirico che la dedicò a Sant'Antonio di Vienne, protettore degli ammalati del cosiddetto "fuoco di Sant'Antonio". Dal 1464 la chiesa passò ad altre famiglie fino al 1911 quando fu donata al capitolo arcivescovile di Bari. Da quel momento è sede della Pia Associazione del Sacro Cuore di Sant'Antonio, dedicata a Sant'Antonio da Padova. Questa confraternita è stata creata nel 1911 dal canonico Lorenzo Binetti come una Pia Associazione di donne. Nelle processioni e nelle cerimonie, i componenti della Confraternita di Sant'Antonio indossano un saio marrone con codone e un nastro marrone e azzurro con l'immagine del Santo. La chiesa presenta la classica struttura della chiesa bizantina, con ingresso orientato ad est. La costruzione è posizionata in maniera simmetrica rispetto alla chiesetta di San Giovanni Battista. Forse era al di fuori delle mura trecentesche. La chiesa è contraddistinta da un piccolo campanile a vela del Seicento. L'interno è un'unica stanza con volta a botte e conserva poco dell'aspetto originario. Nicola Milano, Curiosando per Modugno, Bari, Ristampa a cura di Levante, 1997, p. 79. A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di), Modugno. Guida Turistico-culturale, Modugno, Associazione Pro Loco di Modugno, 2006, pp. 89-90.

Chiesa di San Giovanni Battista (Modugno)

La chiesa di San Giovanni Battista è un luogo di culto di Modugno (BA). Essa comprende i locali di un antico ospedale cittadino e si trova nel centro di Modugno, nei pressi della Motta. In origine era posizionala al di fuori delle antiche mura trecentesche. La sua pianta e la sua struttura hanno indotto alcuni studiosi a ritenerla di origine bizantina, ma recenti studi di documenti inediti e la presenza di elementi architettonici non propriamente bizantini mostrano che la Chiesa ha origine trecentesca, sorta su un preesistente ospizio per i pellegrini, e apparteneva alla famiglia greca degli Johannaci. Il portale rettangolare è sormontato da un grande arco a tutto sesto: si possono vedere i bassorilievi dei simboli dei pellegrini (la conchiglia di San Giacomo e la zucca che fungeva da borraccia per l'acqua). La struttura è sormontata da un piccolo campanile a vela. Nel 1756 la chiesa, ormai in rovina, veniva restaurata a proprie spese dal Rettore dell'ospedale Domenico Del Zotti. Accanto alla chiesetta, sorge il locale originariamente destinato a ospedale. La funzione di ospedale che aveva la chiesa sembra essere confermata anche dalla presenza, all'interno della struttura, di un affresco rappresentante San Giovanni Battista. Nicola Milano, Curiosando per Modugno, Bari, Ristampa a cura di Levante, 1997, p. 76. A. Gernone, N. Conte, M. Ventrella (a cura di), Modugno. Guida Turistico-culturale, Modugno, Associazione Pro Loco di Modugno, 2006, pp. 106-107.

Stazione di Modugno Città

La stazione di Modugno Città era una fermata ferroviaria a servizio della città di Modugno che si trovava sulla ferrovia Bari-Taranto. La prima stazione ferroviaria di Modugno sulla linea Bari-Taranto venne costruita lontana dal centro abitato, ad oltre 1 km in direzione di Bitetto. Non sono note le motivazioni che hanno indotto la società ferroviaria a scegliere questo sito per la collocazione della stazione di Modugno, probabilmente a causa della leggera pendenza del terreno in prossimità del centro abitato; pendenza che avrebbe creato difficoltà ai locomotori dell'epoca al momento della ripartenza. Questa lontananza è stata causa di grandi disagi per gli utenti della stazione: sia per i passeggeri, sia per i commercianti che spesso preferivano trasportare le merci a Bari con mezzi propri piuttosto che usufruire della ferrovia. L'amministrazione più volte, nel corso degli anni, si è espressa per sollecitare la costruzione di una stazione che fosse maggiormente vicina al borgo. Sin dal 1884, ancor prima dell'apertura della linea ferroviaria, l'assessore del comune di Modugno, l'avvocato Francesco Renna, notava i disagi che questa collocazione della stazione avrebbe provocato. Nel 1902 l'amministrazione comunale riprese le proprie rimostranze nei confronti della Società Italiana per le strade ferrate meridionali che l'anno successivo inviò una commissione incaricata di approfondire la questione della stazione di Modugno. L'ingegnere Antonio Grossi, che capeggiava la commissione tecnica, individuò un nuovo sito per la stazione di Modugno e indicò le strade che avrebbero dovuto consentire l'accesso a questa. Il sindaco di allora, Domenico di Ciaula, dichiarò la propria soddisfazione per questo progetto dando la disponibilità alla modifica delle strade ed a concedere gratuitamente il suolo dove sarebbe sorto lo scalo ferroviario. Il Consiglio Comunale stanziò la cifra di 280.000 Lire, per questo scopo. Nonostante tutto ciò, il progetto non venne realizzato. Nel corso della seduta del Consiglio comunale del 1º maggio 1908, il sindaco Francesco Pappagallo commentava con ironia la decisione del Governo che rimandava la realizzazione del progetto della nuova stazione di Modugno che recitava “a ciò si sarebbe provveduto nel 1916” affermando: “Il che vuol dire che non si provvederà mai più”. Ebbe ragione: l'avvento del Primo conflitto mondiale fece rapidamente accantonare il progetto. Col passare del tempo, la ferrovia della linea Bari-Taranto venne utilizzata sempre meno dai cittadini modugnesi che preferivano utilizzare mezzi propri per recarsi a Bari. Questa tendenza venne ancora più accentuata con l'inaugurazione della linea Bari-Matera nel 1915. Col susseguirsi delle amministrazioni comunali, si registrano molteplici interventi presso i gestori delle ferrovie per porre la questione dello spostamento della stazione di Modugno in un luogo più vicino al centro abitato. Solo negli anni cinquanta del XX secolo la questione si avviò alla conclusione auspicata dalla cittadinanza modugnese. Le Ferrovie dello Stato esaminarono la questione e l'ingegnere modugnese Vito Perrone, della Direzione Generale del Ministero delle comunicazioni, intervenne per fornire al Consiglio di Amministrazione delle Ferrovie le informazioni di natura tecnica e relative al traffico di persone e merci sulla linea ferroviaria che attraversa Modugno. La fermata venne individuata nei pressi del passaggio a livello collocato lungo la via che conduce a Palese, di fronte alla stazione della linea Bari-Matera gestita dalle Ferrovie Calabro Lucane. In un primo momento, venne attivata in maniera sperimentale solo per alcuni treni. Ma, constatato l'immediato incremento di viaggiatori che usufruivano della nuova fermata, si decise di renderla definitiva e di costruire la nuova stazione. Questa stazione, chiamata “Modugno Città”, venne inaugurata nel 1958 e la precedente stazione lontana dal centro abitato, detta di “Modugno Campagna”, venne utilizzata per lo scalo merci o per le coincidenze di treni. È stata soppressa il 26 luglio 2020, in contemporanea con l'attivazione della variante di tracciato a doppio binario fra la ex stazione di Bari Sant'Andrea e quella di Bitetto, comprendente le nuove fermate di Modugno, posta al di fuori dal centro abitato e Bari Villaggio del Lavoratore. Fortemente voluta dal comune di Modugno e aperta nel 1958, la stazione era situata nel quartiere Piscina dei Preti. La fermata era dotata di un solo binario passante, avente una banchina con un fabbricato viaggiatori. Nicola Milano, Modugno. Memorie storiche, Bari, Edizioni Levante, 1984.