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Stazione di Cagliari Via Mercalli

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Fermata Cagliari Via Mercalli
Fermata Cagliari Via Mercalli

La stazione di Cagliari Via Mercalli è una fermata ferroviaria, divenuta in seguito tranviaria (denominata semplicemente fermata Mercalli), a servizio del comune di Cagliari, posta lungo la ferrovia Cagliari-Isili, nel tratto riconvertito a tranvia nel 2008. La storia della fermata ha inizio a fine anni ottanta, quando le allora Ferrovie Complementari della Sardegna decisero la costruzione dell'impianto tra la via Mercalli ed il viale Marconi del capoluogo sardo. Utilizzato prevalentemente dagli studenti del vicino istituto industriale Marconi, lo scalo passò nel 1989 alle Ferrovie della Sardegna, che a metà anni novanta diedero il via ad un servizio ferroviario metropolitano tra Cagliari e Monserrato, per cui venne utilizzata anche la fermata di Via Mercalli. Con l'avvio dei lavori per la riconversione del tronco ferroviario Cagliari-Monserrato a linea tranviaria nell'estate 2004, fu avviato il processo di adattamento della struttura per l'esercizio tranviario. I lavori principali riguardarono lo smantellamento della banchina dell'impianto, al posto della quale fu realizzato lo spazio per un secondo binario necessario agli incroci tranviari e per una banchina di accesso agli stessi. Tuttavia il servizio ferroviario lungo la linea andò avanti ancora per qualche anno, e per le necessità ad esso legate fu realizzata una nuova banchina per la sosta dei treni, situata alcune decine di metri più a nord-est rispetto alla precedente. Dal 2007, con l'avvio del preesercizio della linea per l'impiego tranviario, la fermata cominciò ad ospitare, a seconda delle fasce orarie, sia treni (al mattino) che tram (al pomeriggio, per i test, nella banchina tranviaria) delle FdS. La convivenza tra le due tipologie di rotabili cessò il 17 marzo 2008: la mattina di quel giorno per l'ultima volta la fermata di Via Mercalli venne impiegata dai treni, prima che fosse inaugurata quella che dal giorno è la linea 1 della rete tranviaria di Cagliari, di cui l'impianto costituisce da allora una fermata. Con l'apertura della tranvia la banchina per i treni venne abbandonata (pur non subendo la sorte di quella originaria). Sempre nel 2008 la fermata passo all'ARST Gestione FdS, e nel 2010 all'ARST che da allora gestisce l'impianto. Negli anni di impiego ferroviario la fermata era originariamente dotata del singolo binario di corsa, a scartamento da 950 mm, servito da una banchina e privo di edifici di servizio. L'area di sosta dei treni (comprendendente una singola banchina) era localizzata dinanzi al parcheggio di via Mercalli, ma nel 2005 la fermata ferroviaria fu spostata di alcune decine di metri in direzione Isili all'imbocco della curva che conduceva verso l'allora passaggio a livello di viale Marconi, mantenendo le stesse caratteristiche precedenti: tale terminal ferroviario (composto anche da una banchina realizzata ad hoc) venne utilizzato sino al marzo 2008. La banchina originaria della fermata fu demolita ed in loco fu costruita la fermata tranviaria che dal 2008 entrò in funzione con la riconversione del tratto cagliaritano della ferrovia per Isili in tranvia. Nella configurazione tranviaria dell'impianto sono presenti due binari (con linea aerea di alimentazione elettrica), con una banchina centrale fornita di pensilina e tabelloni informativi. Il binario di incrocio, presente dall'estate 2005, non venne tuttavia utilizzato negli ultimi anni del servizio ferroviario. Nel periodo in cui fu attiva ferroviariamente, la fermata di Via Mercalli era servita dai treni delle FdS espletanti le relazioni lungo la ferrovia Cagliari-Isili. Tra queste, le relazioni Cagliari-Monserrato erano identificate dal gestore come "servizio ferroviario metropolitano". Dal marzo 2008 lo scalo è una fermata intermedia della linea 1 della tranvia di Cagliari, ed è quindi servita dai tram di Metrocagliari aventi capolinea negli scali di Cagliari Piazza Repubblica e Monserrato Policlinico. Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0. Cagliari Ferrovia Cagliari-Isili Rete tranviaria di Cagliari Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla stazione di Cagliari Via Mercalli

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stazione di Cagliari Via Mercalli (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Stazione di Cagliari Via Mercalli
Via Giuseppe Mercalli, Cagliari Genneruxi

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09129 Cagliari, Genneruxi
Sardegna, Italia
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Fermata Cagliari Via Mercalli
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Luoghi vicini

Parco della Musica (Cagliari)
Parco della Musica (Cagliari)

Il Parco della Musica è un complesso multifunzionale di Cagliari realizzato per ospitare eventi musicali e culturali di varie tipologie; è stato inaugurato il 7 maggio 2011, in occasione della manifestazione Monumenti Aperti, con l'apertura degli spazi aperti, tra cui la piazza Amedeo Nazzari, mentre l'apertura totale anche dei nuovi spazi teatrali avverrà nell'estate del 2011. La grande struttura polifunzionale ospita, oltre al Teatro Lirico, un teatro ridotto da 319 posti, Piazza Amedeo Nazzari, una nuova e grande piazza, oltre a due parcheggi sotterranei da 178 posti e da 354 posti. Si sviluppa su un'area di 50.000 m² nel quartiere Fonsarda, tra il Teatro Lirico, inaugurato nel 1993 e ora integrato all'interno del parco, le scuole elementari e medie di piazza Giovanni XXIII. Il Parco comprende un insieme di piazze, spazi verdi e alberati, oltre che ad un corso d'acqua artificiale sorpassabile grazie ad un piccolo ponte di legno. È presente una fontana musicale con i movimenti sincronizzati sulle note di Georg Friedrich Händel. Un grande ponte costeggia il Teatro Lirico e il piccolo teatro collegando i due, oltre che sovrastare i laboratori tecnici. A giugno 2012 sono state sollevate critiche da parte di un consigliere comunale del Pdl riguardo alla mancata apertura dei parcheggi realizzati in piazza Nazzari e sul ritrovamento di amianto durante gli scavi per l'ampliamento del parco su via Bacaredda. A gennaio 2014 sono terminati i lavori con i 645 parcheggi e l'ampliamento del parco.

Chiesa di San Benedetto (Cagliari)
Chiesa di San Benedetto (Cagliari)

La chiesa di San Benedetto è un edificio religioso della città di Cagliari. Si trova nel centralissimo quartiere di San Benedetto, nella zona est della città, che prende il nome proprio da questa chiesa e che si sviluppò a partire dalla prima metà del XX secolo, dall'espansione del quartiere storico di Villanova. La chiesa sorge lungo un'importante arteria cittadina, la via San Benedetto, ma l'ingresso principale si trova su una traversa, la via Verdi. Il tempio e l'attiguo convento vennero fondati nel 1643, per volere del nobile di origine genovese don Benedetto Nater che, in segno di devozione a san Francesco, volle donarli ai frati cappuccini.La chiesa venne intitolata a san Benedetto da Norcia, santo di cui il Nater portava il nome. Il convento ospitò i novizi dei cappuccini; tra questi, nel 1721, anche Vincenzo Peis, il futuro sant'Ignazio da Laconi.Il convento venne chiuso nel 1855, in seguito alla legge di soppressione degli ordini religiosi; utilizzati per gli impieghi più disparati, chiesa e convento caddero presto in rovina.Nel 1923 il sacerdote mons. Virgilio Angioni ottenne dal comune di Cagliari l'autorizzazione di rimettere in sesto e utilizzare il complesso di San Benedetto, come sede dell'Opera del Buon Pastore, un'istituzione caritatevole da lui fondata.Intanto cominciavano a essere edificati nell'area intorno alla chiesa, fino ad allora in aperta campagna, i primi palazzi di quello che sarebbe diventato uno dei più importanti quartieri della città moderna.Nel 1933 San Benedetto divenne parrocchia succursale della collegiata di San Giacomo a Villanova e, nel 1946, prima chiesa parrocchiale della neo parrocchia di San Benedetto. Era una sede provvisoria, date le modeste dimensioni dell'edificio e il numero sempre in crescita degli abitanti del nuovo quartiere; infatti, nel 1957 si inaugurò la nuova parrocchiale, la chiesa di Santa Lucia.La chiesa è tuttora aperta al culto, officiata dai padri gesuiti; il convento è abitato dalle suore del Buon Pastore. La chiesa di San Benedetto si presenta con il prospetto principale, caratterizzato dal portale in stile gotico, sovrastato da due piccoli oculi. La facciata è chiusa da terminale piatto con merlatura, soluzione quest'ultima, tipica di molte chiese in stile gotico aragonese della provincia di Cagliari, come le parrocchiali di Sestu e Assemini L'interno, come l'esterno, è semplice, a una navata voltata a botte, con due cappelle sul lato destro; nella prima cappella è un altare marmoreo, sotto il quale si trova una scultura lignea del Cristo morto, del XVII secolo. Dietro il presbiterio, nell'antico coro dei frati, oggi cappella privata delle suore, si trova una pala raffigurante la Crocifissione, del XVII secolo, opera del pittore Pantaleo Calvi. Vi si trova inoltre la tomba del venerabile monsignor Angioni, meta della devozione dei fedeli. Il sacerdote quartese monsignor Virgilio Angioni (1878 - 1947) fu anche modesto pittore: nella chiesa di San Benedetto sono sue due opere nella cappella privata delle Suore del Buon Pastore, ovvero quella raffigurante il Buon Pastore e l'altra raffigurante il Crocifisso.Inoltre dipinse una buona copia del trittico, conservato nel tesoro della Cattedrale, attribuito al fiammingo Rogier van der Weyden, collocata nella cappella della Sacra Spina al posto dell'originale, esposto in Duomo solo nell'occasione del 15 agosto. Nel convento, una volta noviziato dei cappuccini, si può ancora visitare la piccola cella, trasformata in cappella, in cui visse Fra Ignazio; adiacente si trova una scala di collegamento con i piani superiori. Nel primo pianerottolo, dentro una nicchia, vi è una piccola statua della Madonna, detta della Consolazione, copia dell'originale in alabastro oggi conservata nel Santuario di Sant'Ignazio.Come vuole la leggenda, tale statua avrebbe parlato a Fra Ignazio, dopo che questi l'ebbe invocata per ricevere aiuto nel portare una pesante brocca d'acqua lungo la scala, essendo il frate di costituzione debole. La Madonna, tramite la statua, avrebbe risposto, pronunciando parole di conforto. La lapide posta a ricordo dell'evento recita: Antioco Piseddu, Le chiese di Cagliari, illustrazioni di Gianflorest Pani, Sestu, Zonza Editori, marzo 2000, ISBN 978-88-8470-030-8. Cagliari Chiese di Cagliari Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di San Benedetto Chiesa di San Benedetto, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Biografia di mons. Angioni in santiebeati.it, su santiebeati.it. Parrocchia di S. Benedetto, Cagliari, su parrocchiasanbenedettocagliari.it. Chiesa di San Benedetto, su Monumenti aperti. URL consultato il 10 novembre 2023. Chiesa di San Benedetto, su Catalogo generale del patrimonio culturale italiano.