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Monumento di Filopappo

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The Monument of Philopappos on July 25, 2019
The Monument of Philopappos on July 25, 2019

Il monumento di Filopappo (Μνημείο Φιλοπάππου in greco) è un mausoleo greco antico dedicato a Gaio Giulio Antioco Epifane Filopappo (65-116), un principe del regno di Commagene. Si trova sulla collina del Museo ad Atene, in Grecia, a sud-ovest dell'Acropoli.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Monumento di Filopappo (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Monumento di Filopappo
Φωτάκου, Atene

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 37.967222 ° E 23.721389 °
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Indirizzo

Pnyka Hill

Φωτάκου
117 41 Atene (1η Κοινότητα Αθηνών)
Αποκεντρωμένη Διοίκηση Αττικής, Grecia
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The Monument of Philopappos on July 25, 2019
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Atene
Atene

Atene (AFI: /aˈtɛne/; in greco Αθήνα?, Athīna; in greco antico: Ἀθῆναι?, Athḕnai) è un comune greco di 643.452 abitanti, capitale della Repubblica Ellenica, capoluogo dell'unità periferica di Atene Centrale e della periferia dell'Attica. Ha una superficie di 39km², ma l'area urbana intesa come Grande Atene ha un'estensione di 361 km² ed una popolazione di 2 611 713 abitanti, ed è così la nona conurbazione più grande dell'Unione europea, e la quinta capitale più popolosa dell'Unione. Tradizionalmente la protettrice della città è la dea Atena, raffigurata sia sullo stemma che sulla bandiera della città. Metropoli cosmopolita e centro economico, finanziario, industriale e culturale della Grecia, ha una notevole importanza a livello europeo, ma anche mondiale: nel 2012 è stata classificata come la 39ª città più ricca del mondo per potere d'acquisto e come la 77ª più costosa in una ricerca effettuata dalla società svizzera UBS. È nota in tutto il mondo per la nascita della democrazia, per essere stata la sede dell'accademia di Platone e del liceo di Aristotele, oltre che aver dato i natali a Socrate, Pericle, Sofocle e molti altri filosofi e personaggi importanti dell'antichità. Tra le città più antiche del mondo, è stata una fiorente polis ed è considerata la culla della civiltà occidentale. Nel XXI secolo è stata al centro dell'attenzione di tutto il mondo per aver organizzato con successo i Giochi della XXVIII Olimpiade nel 2004 e per l'inaugurazione del nuovo museo dell'Acropoli nel 2009, che ha riaperto il dibattito riguardante i Marmi del Partenone. Dall'aprile 2018 all'aprile 2019, Atene è capitale mondiale del libro mentre nel 1985 fu nominata città europea della cultura. La città è anche la sede del Santo Sinodo della Chiesa di Grecia, presso il Monastero di Petraki.

Santuario di Artemide Brauronia
Santuario di Artemide Brauronia

Il santuario di Artemide Brauronia o Brauroneion (greco Βραυρώνιον) era un santuario che sorgeva nell'Acropoli di Atene, nell'angolo sud-occidentale del pianoro dell'Acropoli, tra la Calcoteca e i Propilei. Fu originariamente dedicato durante il regno di Pisistrato. Artemide Brauronia, divinità protettrice delle donne in gravidanza e del parto, aveva il suo santuario principale a Braurone, un demo sulla costa orientale dell'Attica, area di provenienza dello stesso Pisistrato. Dal Brauroneion ateniese ogni quattro anni partiva una processione durante la festività detta Arkteia che percorreva i 24,5 km di distanza col santuario principale. Il santuario sull'Acropoli era di insolita forma trapezoidale e non conteneva un tempio formale: la sua funzione era assolta da un portico o stoà. La stoà misurava circa 38 per 6,8 metri; si ergeva davanti alla parete sud dell'Acropoli, affacciata a nord. Agli angoli vi erano due ali laterali come avancorpi, ciascuna di circa 9,3 m di lunghezza, quella occidentale rivolta verso est e viceversa. A nord dell'ala orientale c'era un'altra corta stoà rivolta a occidente. Tutta la parte occidentale del santuario, oggi perduto, sorgeva sui resti del muro di fortificazione miceneo. Tutto ciò che rimane del paramento orientale sono fondazioni di pareti scavate nella roccia così come pochissimi elementi architettonici in calcare. Una delle ali conteneva la statua di culto in legno (xoanon) della dea. Le donne che chiedevano l'intercessione di Artemide abitualmente portavano in offerta capi di abbigliamento che venivano drappeggiati attorno alla statua. Nel 346 a.C. venne eretta una seconda statua di culto che, secondo Pausania, era opera di Prassitele. La testa di questa statua è esposta al Museo dell'Acropoli. L'ingresso al piccolo recinto sacro, vicino al suo angolo nord-est, è ancora segnato da sette gradini scavati nella roccia. Essi, e il loro recinto settentrionale, probabilmente erano stati eretti da Mnesicle durante la costruzione del Propilei. La datazione del complesso nella sua forma finale è incerta ma si presume attorno al 430 a.C., analogamente ai Propilei adiacenti.