place

Santuario della Madonna del Divino Amore

Chiese delle zone di RomaPagine che utilizzano collegamenti magici ISBNRoma Z. XXIII Castel di LevaSantuari cattolici del LazioSantuari dedicati a Maria
Voci con codice GNDVoci con codice LCCNVoci con codice VIAFVoci con codice WorldCat IdentitiesVoci non biografiche con codici di controllo di autorità
Divino Amore prospetto 1220625
Divino Amore prospetto 1220625

Il santuario della Madonna del Divino Amore è un santuario di Roma composto da due chiese: quella antica è del 1745 (41°46′41.47″N 12°32′33.07″E), quella nuova è invece del 1999 (41°46′45.51″N 12°32′32.51″E). È una meta di pellegrinaggio cara ai romani: durante l'estate ogni sabato si tiene un pellegrinaggio notturno a piedi da Roma al santuario. Il santuario è sede della parrocchia di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva, eretta, in forza della lettera apostolica di papa Pio X Quamdiu per agri romani del 24 maggio 1912, con il decreto del cardinale vicario Francesco Marchetti Selvaggiani Cum Summus Pontifex del 1º dicembre 1932. Dal 28 novembre 2020 sulla chiesa insiste la diaconia di Santa Maria del Divino Amore a Castel di Leva.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Santuario della Madonna del Divino Amore (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Santuario della Madonna del Divino Amore
Via del Santuario, Roma Municipio Roma IX

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Collegamenti esterni Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Santuario della Madonna del Divino AmoreContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 41.778244 ° E 12.542506 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Santuario della Madonna del Divino Amore

Via del Santuario
00134 Roma, Municipio Roma IX
Lazio, Italia
mapAprire su Google Maps

linkWikiData (Q2373648)
linkOpenStreetMap (262161978)

Divino Amore prospetto 1220625
Divino Amore prospetto 1220625
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Trasmettitore di Prato Smeraldo
Trasmettitore di Prato Smeraldo

Il trasmettitore di Prato Smeraldo fu una struttura per la radiotrasmissione in alta potenza su onde corte della Eiar (successivamente Rai), situata a Roma in via di Tor Pagnotta 360 subito dopo il trasmettitore di Santa Palomba. Il primo trasmettitore di tale impianto entrò in esercizio nel 1930. Oltre alla RAI, sullo stesso terreno ma con antenne del tutto indipendenti, dagli anni cinquanta ha fatto servizio un impianto ad onde corte del Ministero delle poste e delle telecomunicazioni riprendendo la funzione che era stata del Centro Radio di Coltano dopo la sua distruzione da parte dei tedeschi nel 1944. Il primo direttore di questi impianti è stato Narciso Baroni. La ricevente di Prato Smeraldo del Ministero delle Poste e Telecomunicazioni era a Tor San Giovanni Roma. Prato Smeraldo subì, durante la guerra, numerose spoliazioni. Un trasmettitore fu trasferito alla stazione di Busto Arsizio (dove fu protagonista della stagione di Radio Busto Libera) mentre altri vennero asportati dai tedeschi nonostante la resistenza dei militari italiani nei giorni seguenti l'armistizio, tra i quali si distinse Nunzio Incannamorte. Nel dopoguerra l'impianto fu ricostruito per servire sia le comunicazioni postali che le trasmissioni di Rai Internazionale. Il 30 settembre 2007 il centro di Prato Smeraldo ha interrotto le trasmissioni in seguito alla chiusura dei programmi per l'estero di Rai International. Attualmente l'area e gli immobili sono in via di dismissione, e le numerose torri sono state smantellate fra maggio e giugno 2013. Nelle immediate vicinanze della torre più orientale se ne trova una seconda, molto più piccola, utilizzata per la telefonia cellulare la quale, non facendo parte del sistema trasmittente ad onde corte originario, è stata lasciata in funzione. Alcuni trasmettitori presenti a Prato Smeraldo all'atto della chiusura dell'impianto sono stati smontati e in parte riutilizzati nel centro trasmittente della Radio Vaticana a Santa Maria di Galeria.