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Palazzo Majorana

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Palazzo Majorana 1
Palazzo Majorana 1

Palazzo Majorana è un edificio di valore storico e architettonico di Napoli, ubicato in via Carlo De Cesare nel quartiere di San Ferdinando. L'edificio, come riportato su di un'iscrizione al di sopra del portale, fu costruito nel 1754 per volontà di Gaetano Majorana, in arte Caffarelli, uno dei più famosi cantanti evirati del tempo. Il progetto viene attribuito a Ferdinando Sanfelice che realizzò il portale in piperno, incorniciato tra lesene, con arco a tutto sesto, la cui cornice superiore ha funzione di sostegno del piano superiore e funge da balcone del piano nobile; all'interno, invece, s'innalza una scala a singola rampa con volte a crociera. Il cartiglio che sul portale reca l'iscrizione "Amphyon Thebas, Ego Domum" per sottolineare che come Anfione eresse le mura di Tebe con il suono del flauto, Majorana costruì il suo palazzo col valore della sua voce. Una leggenda napoletana aggiunge che qualcuno avrebbe appeso sotto tale iscrizione un cartello con la seguente scritta "ille cum, tu sine" (lui con, tu senza) in riferimento al fatto che il Caffarelli era un castrato.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Majorana (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Majorana
Via Carlo De Cesare, Napoli San Ferdinando

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 40.837515 ° E 14.247452 °
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Indirizzo

B&B La Casetta

Via Carlo De Cesare 20
80132 Napoli, San Ferdinando
Campania, Italia
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Numero di telefono

call+39081406810

Sito web
lacasettavacanze.it

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Palazzo Majorana 1
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Chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite Spagnole
Chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite Spagnole

La chiesa di Santa Maria Maddalena delle Convertite Spagnole (o Maddalenella degli Spagnoli) è una chiesa monumentale di Napoli. Il complesso ha ricevuto l'attuale intitolazione nel 1634, quando per volere della contessa di Monterrey, Leonor María de Guzmán viceregina di Napoli, vi furono spostate le ospiti di un vicino conservatorio. L'istituto, che aveva in origine sede in una strada di via Toledo, è stato eretto alla fine del XVII secolo dalla nobildonna Isabella de Alarcón y Mendoza, per ospitarvi sue giovani compatriote convertitesi al mondo cattolico. Proprio qui, come viene ricordato dall'iscrizione del 1685 posta ai lati dell'ingresso, ha trascorso tutta la vita la benefattrice Anna Zevallos, che prese il velo col nome di suor Angelica di San Giuseppe. Nel 2015 si è provveduto a restaurare la facciata e a impermeabilizzare il tetto, al fine di bloccare le infiltrazioni. Attualmente si stanno conducendo lavori di messa in sicurezza della cupola e della navata. La facciata è molto semplice, si presenta con forme classiche evidenziate dalle quattro lesene con capitello ionico, dal frontone e dai due tondi con rilievi. Alle spalle dell'altare maggiore vi sono tre tele del XVII secolo, raffiguranti: Il Crocifisso con la Maddalena di ignoto artista, e la Madonna del Rosario e Il Battesimo di Cristo del giordanesco Nicola Russo. Sugli altari laterali trovano posto tre quadri di Ferdinando Marcelli e la Madonna della Cintola, scultura lignea di Francesco Citarelli.