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Porto di Genova

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Aerial view Harbour of Genoa, Italy DSC01156
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Il porto di Genova (in sigla GOA) è il più grande porto italiano, con un’estensione di 7 000 000 mq riguardo agli spazi a terra e 500 hm² di specchi acquei, e 22 km di banchine, sia in ragione al numero di linee di navigazione sia per movimentazione container con destinazione finale (e più in generale per volume di merce varia) sia per profilo occupazionale (più di diecimila lavoratori diretti, circa trentamila considerando l'indotto). Inoltre, è stato anche primo per volumi movimentati fino al 2013, anno in cui il porto di Trieste lo ha superato (principalmente in ragione di un sostanzioso incremento delle movimentazioni di rinfuse liquide presso l'oleodotto SIOT). Il porto di Genova vanta anche pescaggi a filo banchina dagli otto metri delle calate passeggeri ai quindici metri dei grandi terminal contenitori del PSA Genova - Pra' e del SECH.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Porto di Genova (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Porto di Genova
Via Giovanni Bettolo, Genova San Benigno

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N 44.4 ° E 8.92 °
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Via Giovanni Bettolo
16126 Genova, San Benigno
Liguria, Italia
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Aerial view Harbour of Genoa, Italy DSC01156
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Luoghi vicini

Biblioteca Internazionale per ragazzi Edmondo de Amicis

La Biblioteca Internazionale per ragazzi Edmondo de Amicis di Genova, è il primo istituto bibliografico della Liguria e italiano specializzato nella raccolta e sviluppo della letteratura nazionale e internazionale per l'infanzia. Possiede 185 dischi, 16 nastri, 50 filmati, 1.143 diapositive, 154 microfilm, 474 microfiche, 134 periodici, 65 periodici spenti, 69 periodici correnti, 35.000 volumi e opuscoli. È ospitata dal 1999, in un'aria di 2.300 m², nei Magazzini del cotone del Porto Antico di Genova. Prima, la biblioteca si trovava nel quartiere di San Fruttoso a Villa Imperiale e poi nella Scuola Media Parini. Il suo primo direttore è stato Marino Cassini e ha descritto, tre periodi, nella storia della biblioteca. È il periodo delle origini, contraddistinto dal colore verde del parco della struttura originaria. Il 18 maggio 1971, venne inaugurata la Biblioteca per i fanciulli De Amicis, così era il suo nome di origine, nella sua sede originaria della cinquecentesca Villa Imperiale, col suo parco, nel quartiere genovese di San Fruttuoso. È la prima biblioteca nazionale e locale, specializzata nella letteratura per infanzia e ragazzi. Nata sul modello della biblioteca Jugendbibliothek di Monaco di Baviera e della parigina di Clamart-sur-Seine, fu all'avanguardia nel promuovere la novità dei servizi per la letteratura dell'infanzia. Importante per la sua natura di Biblioteca Internazionale, fu la donazione di volumi stranieri, fatta dalla direttrice della Jugendbibliothek, Jella Lepman. Nel 1965, nasce la rivista Il minuzzolo. Nel 1976 diviene LG argomenti dall'idea di Pino Boero. Nasce Il Centro Studi di Letteratura Giovanile . Tutti i numeri della rivista sono consultabili in biblioteca. La sede viene trasferita negli anni ’90 nei locali della Scuola Media Parini, in via Archimede. Il periodo è soprannominato "grigio" perché qui il colore che predomina è quello dell’asfalto e traffico cittadino. È il colore del blu del mare e del cielo del porto antico di Genova, dove, ha la sua nuova sede di 2.300 m², nei Magazzini del Cotone, quello che predomina nel periodo dal 22 giugno 1999 ad oggi con il nuovo e attuale percorso . È centro di pubblica lettura e di letteratura internazionale delle giovani generazioni. Ha un programma di mostre, letture, convegni, discussioni, incontri e conferenze, con laboratori. È dotata di aule e spazi multimediali e ludici, strumenti audiovisivi, proiettori, lavagne luminose . Letteratura per ragazzi Sito ufficiale, su bibliotechedigenova.it. Sito ufficiale, su bibliotechedigenova.it. Biblioteca Internazionale per ragazzi Edmondo de Amicis, su Anagrafe delle biblioteche italiane, Istituto centrale per il catalogo unico.

Santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo
Santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo

Il santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo è un edificio religioso cattolico del centro storico di Genova, situato in piazza delle Grazie, nel quartiere del Molo. Questo santuario, sopraelevato sul tratto iniziale di corso Maurizio Quadrio, dà il nome ad tratto delle mura cittadine. L'attuale edificio venne edificato nel XVII secolo sui resti di una chiesa del XII secolo, della quale sono stati conservati l'originario campanile romanico con bifore ed una cripta, ancora oggi visitabile, identificata con l'antica cappella intitolata ai santi Nazario e Celso, che secondo la tradizione sarebbe stata costruita nel 658 dal re longobardo Ariperto I (al quale è attribuita anche la fondazione della vicina chiesa di Santa Maria di Castello) sulla scogliera nei pressi dell'insenatura del Mandraccio dove approdarono a Genova i due santi, evangelizzatori della Liguria. Le prime notizie documentate risalgono all'XII secolo, quando sul sito del preesistente edificio fu costruita una chiesa in stile romanico, anch'essa intitolata ai santi Nazario e Celso, poi ampliata alla fine del XV secolo dall'allora parroco Domenico Vaccari, che fu anche vescovo di Noli e Ventimiglia, e che è sepolto nella chiesa. L'edificio fu completamente ricostruito nel XVII secolo in stile barocco. Nel tempo, l'intitolazione ai due santi martiri venne sostituita da quella alla Madonna, sotto il titolo di Nostra Signora delle Grazie, alla quale era stata dedicata in origine una cappella all'interno della chiesa. La chiesa, già collegiata, fu parrocchiale ininterrottamente dal XII secolo al 1890, quando venne incorporata nella vicina parrocchia dei SS. Cosma e Damiano. Alcuni anni più tardi, il titolo parrocchiale fu trasferito alla nuova chiesa di Nostra Signora delle Grazie e San Gerolamo in Castelletto. Dopo la perdita della parrocchialità, la chiesa accentuò il suo carattere di santuario mariano. L'edificio subì gravi danni alla facciata e alle volte a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nella piazzetta antistante la chiesa si trova una statua dedicata a Francesco Maria da Camporosso, detto il Padre Santo, opera di Guido Galletti (1962). Al di sotto di questa piazzetta si trova una grande cisterna, costruita nel 1483, che era il terminale del ramo detto delle Fucine dell'antico acquedotto civico. Nel 1632 le acque eccedenti di questa cisterna vennero convogliate nella vicina cisterna detta dei Cannoni del Molo, situata all'angolo tra piazza Cavour e via del Molo. Gli affreschi all'interno sono opera di Giovanni Raffaele Badaracco, Giovanni Battista Resoaggi (1665 - 1729) e Paolo Gerolamo Brusco. Le tele sugli altari sono invece opera di Antonio Maria Piola (Discesa dello Spirito Santo sugli apostoli) e del fratello Paolo Gerolamo (La Madonna con S. Paolo ed altri santi). Nadia Pazzini Paglieri, Rinangelo Paglieri, Chiese in Liguria, Genova, Sagep Editrice, 1990, ISBN 88-7058-361-9. Guida d'Italia - Liguria, Milano, TCI, 2009. Autori vari, Descrizione di Genova e del Genovesato, Genova, Tipografia Ferrando, 1846. Arcidiocesi di Genova Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo Santuario di Nostra Signora delle Grazie al Molo, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Chiesa di Nostra Signora delle Grazie e San Gerolamo, su Fonti per la storia della critica d'arte, Università di Genova.