place

Eccidio del Lago Maggiore

Antisemitismo in ItaliaLuoghi dell'Olocausto in ItaliaPagine con mappeProvincia del Verbano-Cusio-OssolaProvincia di Novara
Stragi nazifasciste in Italia
23 10 43 Libera Stampa Giornale Partito Socialista Lugano
23 10 43 Libera Stampa Giornale Partito Socialista Lugano

L'eccidio del Lago Maggiore indica la strage nazista di ebrei dell'autunno 1943 che coinvolse nove località, tutte della allora provincia di Novara (oggi suddivisa nelle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola).

Estratto dall'articolo di Wikipedia Eccidio del Lago Maggiore (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Eccidio del Lago Maggiore
Brovello-Carpugnino

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Eccidio del Lago MaggioreContinua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.847864 ° E 8.505122 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Pian del Gatto


28836 Brovello-Carpugnino
Piemonte, Italia
mapAprire su Google Maps

23 10 43 Libera Stampa Giornale Partito Socialista Lugano
23 10 43 Libera Stampa Giornale Partito Socialista Lugano
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Museo dell'ombrello e del parasole

Il Museo dell'ombrello e del parasole è un museo situato a Gignese, provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Il museo, unico al mondo dedicato a questi oggetti, è stato fondato nel 1939 su iniziativa dell'agronomo Igino Ambrosini (1883 - 1955) originario di una famiglia di ombrellai e che nel 1934 aveva già fondato, sempre a Gignese, il giardino botanico Alpinia. La prima sede fu presso l'edificio delle scuole elementari, nel 1976 avvenne il trasferimento nella sede attuale, un edificio dalla pianta particolare che ricorda tre ombrelli aperti affiancati. La collezione comprende oltre 1500 pezzi, tra di essi non solo ombrelli e parasole ma anche impugnature e bastoni da passeggio che coprono un arco storico dall'800 ai tempi moderni. Fanno parte della raccolta alcuni pezzi appartenuti a personaggi celebri tra i quali un parasole della regina Margherita di Savoia, che era solita villeggiare nella vicina Stresa. Il piano superiore è dedicato alla vita dei lusciat, gli ombrellai, vi sono esposte attrezzature per la riparazione, foto d'epoca e oggetti legati alla vita di questi artigiani ambulanti. Questo mestiere particolarmente diffuso nel Vergante trova altri riconoscimenti in alcuni monumenti dedicati agli ombrellai presenti nei comuni limitrofi come Brovello-Carpugnino e Nebbiuno. Particolare il pannello dedicato al gergo specifico, chiamato tarùsc, con il quale gli ombrellai comunicavano tra di loro.

Chiesa di San Salvatore (Massino Visconti)
Chiesa di San Salvatore (Massino Visconti)

La chiesa di San Salvatore è un edificio religioso del comune di Massino Visconti, in provincia di Novara. Sorge su un colle denominato monte San Salvatore e la sua costruzione iniziò intorno all'anno 1000 per volontà dei monaci benedettini dell'abbazia di Massino. Nel corso dei secoli la chiesa subì diverse trasformazioni. Quella che oggi è la cappella laterale orientale, in antichità era l'abside della chiesa: durante alcuni restauri novecenteschi sono stati riportate alla luce delle pitture risalenti al XV secolo, fatte realizzare al pittore Giovanni de Campo per volere di Lancillotto Visconti, feudatario di Massino, e raffiguranti un Cristo pantocratore circondato dai simboli degli evangelisti, gli apostoli e le sante Caterina da Siena e Maria Maddalena. Intorno alla fine del XV secolo l'abbazia andò in declino e giunsero sul monte San Salvatore i monaci eremiti di Sant'Agostino, i quali ampliarono il complesso e vi rimasero fino al 1660. Vennero successivamente costruiti il campanile e la sacrestia, mentre nel XVII secolo la chiesa cambiò il suo orientamento, spostando l'altare a sud e trasformando l'antico abside in una cappella laterale. Accanto alla chiesa, sul lato orientale, ad un livello inferiore rispetto al pavimento dell'edificio, venne fatta realizzare nel XII secolo una cappella dedicata a San Quirico. A questa si aggiunsero, nei due secoli successivi, le cappelle di Santa Margherita (affiancata a quella di San Quirico), e quella di Santa Maria Maddalena, posta a un livello intermedio, successivamente intitolata a San Gioacchino e Sant'Anna. Alle cappelle inferiori si accedeva percorrendo la cosiddetta "scala santa", che i devoti salivano in ginocchio pregando. Gli affreschi, oggi pesantemente degradati a causa dell'umidità, sono opera di Andrea Francinetti. Davanti all'ingresso della chiesa, nel piazzale intitolato a don Eugenio Salsa, restauratore della chiesa nel 1914, si trovano due piccole cappelle: quella più antica, della Crocifissione, ha forma a capanna e presenta affreschi quattrocenteschi (antecedenti al 1456), mentre quella più recente, di Sant'Uguccione, è circolare e in stile barocco. Nel corso del XIX e XX secolo vennero edificate altre due cappelle. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Salvatore Chiesa e Complesso di San Salvatore (Sec. X), su comune.massinovisconti.no.it. URL consultato il 30 ottobre 2016. Santuario di San Salvatore, su illagomaggiore.it. URL consultato il 30 ottobre 2016.

Fosseno
Fosseno

Fosseno è una frazione di Nebbiuno. Fino al 1928 fu un comune autonomo. Il centro abitato sorge a 596 metri sul livello del mare. È collocato nella zona montana del Vergante e viene bagnato dal Rio Strolo. Le origini del centro abitato sono molto antiche e vengono fatte risalire all'XI secolo. Presumibilmente i suoi primi abitanti furono di origine Walser, provenienti dall'alta Valsesia e specializzati nella produzione e nella tintura di tessuti in lana. Il territorio comunale era collocato in una zona montana che, nell'Ottocento, era nota per la sua ricchezza di boschi cedui e per le notevoli dimensioni dei castagni da frutto. Le principali produzioni del comune erano fieno, legname noci e latri prodotti ortofrutticoli. Con regio decreto del 18 marzo 1928 il comune di Fosseno, fino ad allora autonomo, venne soppresso ed il suo territorio fu aggregato al comune di Nebbiuno. Nel mese di giugno a Fosseno si svolge la Sagra della fragola. Parrocchiale di Sant'Agata, di antica origine. La prima descrizione dell'edificio risale però al 1618. Si presenta a navata unica, con un vestibolo a volta antistante alla facciata, ornato da un dipinto di inizio settecentesco e sorretto da due colonne in granito. All'interno ospita quattro cappelle laterali dedicate a San Giusto, alla Madonna del Rosario, al Santo Crocifisso e a Santa Lucia (in precedenza dedicata a San Giuseppe). Inoltre sono presenti affreschi di inizio Novecento realizzati da Giuseppe De Giorgi. Vecchio lavatoio, poco a monte del centro abitato, con annessa una area pic-nic. Sasso del Pizzo, un punto panoramico che domina da nord il paese e offre una vista completa sul Lago Maggiore. Cartografia Cartografia ufficiale italiana in scala 1:25.000 e 1:100.000, Istituto Geografico Militare. URL consultato il 24 febbraio 2018. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fosseno