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Sella Nuova

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Sella Nuova (Sella Noeuva in dialetto milanese, AFI: [ˈsɛla ˈnøːa]), rinvenibile anche nelle grafie Sellanuova, Sella Nova e Sala Nuova, è un quartiere del comune di Milano. Amministrativamente è diviso tra il Municipio 6 (Barona, Lorenteggio) e il 7 (Baggio, De Angeli, San Siro). Sella Nuova costituì un comune autonomo fino al 1869, quando venne aggregato al comune di Baggio, a sua volta nel 1923 aggregato a Milano.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Sella Nuova (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Sella Nuova
Via Mar Nero, Milano Municipio 7

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N 45.457512 ° E 9.105778 °
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Via Mar Nero

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20152 Milano, Municipio 7
Lombardia, Italia
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Luoghi vicini

Chiesa della Madonna dei Poveri (Milano)
Chiesa della Madonna dei Poveri (Milano)

La chiesa della Madonna dei Poveri è una chiesa parrocchiale di Milano, situata a metà tra il centro di Baggio e Sella Nuova, nel quartiere popolare denominato Baggio II. Si tratta di una delle opere più importanti dell'architettura milanese del secondo dopoguerra. Fu costruita tra il 1952 e il 1956 come parte di un ampio progetto diocesano per dotare le nuove zone popolari periferiche di chiese. Fu progettata da Figini e Pollini, in principio con uno sfarzoso progetto, poi ridimensionato per le ristrettezze economiche che portarono a tralasciare elementi come il campanile, l'ingresso trionfale e il battistero. Fu elevata a parrocchia il 1º febbraio 1954. Si tratta di una chiesa povera, istituita in classico stile ambrosiano, con illuminazione naturale e stile brutale. Le tre navate sono divise da quattro pilastri. All'interno vi è una croce aurea e un tabernacolo in rame. Giulia Veronesi, Chiese nuove: la situazione a Milano, in Comunità, anno XIII, n. 68, Milano, Edizioni di Comunità, marzo 1959, pp. 48-65. Maurizio Grandi e Attilio Pracchi, Milano. Guida all'architettura moderna, Bologna, Zanichelli, 1998 [1980], ISBN 88-08-05210-9. Ernesto Nathan Rogers, La chiesa del quartiere Ina-Casa di Baggio, in Casabella - Continuità, n. 208, Milano, Editoriale Domus, novembre-dicembre 1955, pp. 49-57, ISSN 0008-7181. C. Monotti, Chiesa della Madonna dei Poveri a Milano, in L'architettura. Cronache e storia, novembre 1957, pp. 452-457, ISSN 0003-8830. Roberto Aloi, Nuove architetture a Milano, Milano, Hoepli, 1959, pp. 49-54, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\SBL\0503122. Arturo Faccioli (a cura di), Le nuove chiese di Milano 1950-1960, Milano, Comitato per le Nuove Chiese, 1962, pp. 111-114, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\MIL\0184068. Vittorio Savi (a cura di), Luigi Figini e Gino Pollini architetti, Milano, Electa, 1980, pp. 68-71, ISBN non esistente, SBN IT\ICCU\SBL\0327256. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa della Madonna dei Poveri Sito ufficiale, su parrocchiamadonnadeipoveri.it. Chiesa della Madonna dei Poveri, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana. Chiesa della Madonna dei Poveri, su lombardiabeniculturali.it. Chiesa della Madonna dei Poveri, su ordinearchitetti.mi.it. URL consultato il 21 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 settembre 2019). Chiesa della Madonna dei Poveri, su ordinearchitetti.mi.it. URL consultato il 22 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2019). Parrocchia della Madonna dei Poveri, su lombardiabeniculturali.it.

Via delle Forze Armate
Via delle Forze Armate

Via delle Forze Armate (chiamata storicamente Strada Baggina o via Baggina) è una strada di Milano, storicamente la principale via di collegamento tra il capoluogo e Baggio, fino al 1923 comune autonomo. La strada per Baggio, presente da tempo immemore, nasceva da via Marghera nel borgo della Maddalena, odierna piazza de Angelis, e giungeva sino alla cittadina: nel 1913 viene coperta da una linea tranviaria, che successivamente verrà numerata 34, e che collegava il quartiere con porta Magenta e, successivamente, con piazza Cairoli. Successivamente verrà rinumerata in 18 e collegherà via Bagarotti a Città Studi, per poi venir limitata a Gambara e infine soppressa nel 1979. Poiché, seppur in territorio milanese, la nuova sede del Pio Albergo Trivulzio venne costruita sulla strada per Baggio, assunse il nome popolare di Baggina: questa parte, che corrispondeva alla parte iniziale della strada, è oggi chiamata via Trivulzio. Al civico 175 si trovano tre pietre d'inciampo in ricordo della famiglia Varon, deportata ad Auschwitz. Oggi la strada nasce dalla rotatoria di largo Carlo Alberto Dalla Chiesa: attraversa viale Pisa, passa per la scuola primaria Cabrini e tocca poi il Deposito ATM Baggio, arriva poi nel territorio del fu comune di Baggio in corrispondenza della Caserma Santa Barbara. Lambisce la Piazza d'Armi e l'Ospedale Militare di Baggio, oltre ai resti della Cascina Creta, per poi incrociarsi con le strade che, poco più a Sud, danno vita a via Bisceglie: arriva poi vicino al Parco delle Cave, dove si trova il complesso della Viridiana, progettato da Luigi Caccia Dominioni e Vico Magistretti. Si abbandona così il territorio di Sella Nuova giungendo nel nucleo storico baggese e la strada si biforca, dando origine a via Cividale del Friuli, che conduce al Quartiere degli Olmi e al Quartiere Valsesia. Entrata nel cuore di Baggio tocca prima la Chiesa Evangelica ADI e poi la Chiesa di Sant'Apollinare e diviene a senso unico in corrispondenza della biforcazione con via Rismondo, arriva poi in Piazza Cesare Stovani, dopo poche centinaia di metri termina: l'ultimo numero civico corrisponde al Palazziètt ed esce direttamente sulla Chiesa Vecchia, con la viabilità che obbliga a proseguire in via Ceriani e infine verso la piazzetta del Moronasc. La principale linea di trasporto pubblico di superficie a toccare la via è l'autobus 67, che collega piazzale Baracca a via Scanini: essa serve la via dal suo principio sino alla diramazione tra via delle Forze Armate e via Rismondo, dove continua per la parte nord del quartiere. Le linee 49, 63 e 78 utilizzano parzialmente la strada. La linea di bus notturna sostitutiva della metropolitana NM1 la percorre quasi totalmente per collegare la stazione di Bisceglie al Quartiere degli Olmi. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su via delle Forze Armate

Parco Antonio Annarumma
Parco Antonio Annarumma

Il parco Antonio Annarumma è un parco di Milano, dedicato alla memoria dell'agente Antonio Annarumma, morto nella città lombarda nel 1969 e prima vittima degli anni di piombo. Il parco, di forma irregolare, nasce nel 2000 dal recupero di aree dismesse, in concomitanza con nuove edificazioni nel quartiere periferico di via delle Forze Armate. Caratteristica del parco sono tre archi di metallo, supporto di rampicanti, ai quali l'illuminazione notturna dona un gradevole effetto. La collinetta e i salti di quota creano un diversivo nel paesaggio e la ricca vegetazione si fonde con quella del vicino fontanile. Il parco rappresenta il punto iniziale di un percorso verde esteso fino al quartiere Valsesia. All'interno è presente la Cascina Creta Nuova del 1937, che è stata l'ultima a essere costruita a Milano: una moderna azienda agricola con bestiame da carne e da latte, dedicata soprattutto alle coltivazioni da orto per il mercato cittadino. Era stata ricavata recuperando una cava di sabbia e ghiaia e sia i fabbricati rustici sia quelli civili erano dotati di acqua corrente e sistemi meccanici per l'ottimizzazione del lavoro. Tra le specie arboree ad alto fusto presenti, ricordiamo la robinia, l'acero argentato, il carpino bianco, il faggio, il liquidambar, il ciliegio, l'olmo bianco e la quercia rossa, assieme al nocciolo comune; tra gli arbusti, diverse varietà di ortensia e di rosa, la spirea, la fotinia, il cotogno da fiore, la mahonia, il viburno, l'evonimo alato e i cornioli, oltre ai diversi rampicanti da fiore che decorano gli archi. Ridotte le attrezzature: un campo per la pratica del basket e tre aree recintate per i cani. Liliana Casieri, Lina Lepera, Anna Sanchioni, Itinerari nel verde a Milano, Comune di Milano, settore ecologia, GAV, 1989. AA. VV., Enciclopedia di Milano, Milano, Franco Maria Ricci Editore, 1997. Comune di Milano - Arredo, Decoro Urbano e Verde - Settore Tecnico Arredo Urbano e Verde, 50+ parchi giardini - ed. 2010/2011, Comune di Milano / Paysage. AA.VV., Ad Ovest di Milano-Le cascine di Porta Vercellina, associazione Amici Cascina Linterno. AA.VV., Cascine a Milano, Ufficio editoriale del Comune di Milano, 1987. Parchi di Milano Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su parco Antonio Annarumma Scheda del Parco Annarumma, su comune.milano.it, Comune di Milano. URL consultato il 12 gennaio 2011.