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Sinagoga di Napoli

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Napoli Sinagoga1
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La sinagoga di Napoli ha sede nel palazzo Sessa, nel quartiere Chiaia, in via Cappella Vecchia 31. È una sinagoga ortodossa. Fu istituita nel 1864 per l'interessamento di Adolph Carl von Rothschild e di Samuele Salomone Weil; una precedente sinagoga, fondata nel 1153 e situata nell'antico quartiere ebraico della Giudecca di San Marcellino, fu distrutta dopo la ennesima espulsione degli ebrei dal Regno di Napoli, avvenuta nel XVIII secolo, ad opera dei Borbone. Ritornarono alla fine dell'800, con l'Unità d'Italia. L'attuale sinagoga napoletana è costituita da due ambienti a pianta rettangolare separati da un arco. In fondo in alto, si trova il matroneo, perché le donne non possono sedere con gli uomini. All'entrata sono poste due statue di marmo: una commemora Dario Ascarelli, il presidente della comunità che comprò gli edifici per la sinagoga nel 1910, mentre l'altra commemora la deportazione degli ebrei napoletani durante la seconda guerra mondiale. La sala delle conferenze fu riaperta dopo lavori di restauro terminati nel 1992 con il contributo del Ministero dei beni culturali. Nell'ottobre del 2006 alcuni sconosciuti disegnarono quattro svastiche sui muri del palazzo della sinagoga, accompagnate da alcune frasi inneggianti ad Hitler. Questa azione provocò un forte sdegno da parte della comunità ebraica e delle istituzioni che condannarono il gesto.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Sinagoga di Napoli (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Sinagoga di Napoli
Rampa privata Caprioli, Napoli San Ferdinando

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Rampa privata Caprioli

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80121 Napoli, San Ferdinando
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Luoghi vicini

Scuola militare
Scuola militare "Nunziatella"

La Scuola militare "Nunziatella" di Napoli, fondata il 18 novembre 1787 come Reale accademia militare, è uno dei più antichi istituti di formazione militare d'Italia e del mondo. Ha sede a Pizzofalcone nell'antico edificio, costruito nel 1588, già sede del Noviziato dei Gesuiti, che con l'adiacente Chiesa della Santissima Annunziata costituisce un complesso architettonico monumentale della città di Napoli. Situata a Pizzofalcone, in via Generale Parisi 16, è stata fin dalle origini luogo di elevata formazione militare e civile e ha avuto tra i suoi professori e alunni personalità del calibro di Francesco de Sanctis, Mariano d'Ayala, Carlo Pisacane, Pasquale Baffi, Guglielmo Pepe, Enrico Cosenz, Amedeo di Savoia-Aosta e Vittorio Emanuele III re d'Italia. Tra i tanti ex allievi di prestigio figurano personaggi che hanno ricoperto i più alti gradi di varie forze armate, tra cui un capo del Comitato militare dell'Unione europea, due capi di stato maggiore generale, sei dell'Esercito, due della Marina, uno dell'Aeronautica, tre comandanti generali della Guardia di finanza (nonché quattro vicecomandanti), due comandanti generali dell'Arma dei carabinieri (nonché quindici vicecomandanti) e cinque direttori generali dei servizi di informazione (nonché tre vicedirettori). Per quanto riguarda gli ex-allievi civili, sono da ricordare quattro presidenti del consiglio, 18 ministri, 1 viceministro, 14 senatori e 15 deputati del Regno delle Due Sicilie, del Regno d'Italia, della Repubblica Italiana e dell'Albania, un presidente della Corte Costituzionale, due membri del consiglio di Stato, nonché esponenti di assoluto rilievo del mondo culturale, politico e professionale italiano e internazionale, tra cui un vincitore del prestigioso premio Sonning, assegnato ai più grandi intellettuali europei, uno del Premio Oscar, uno del Premio internazionale Simón Bolívar, attribuito dall'UNESCO ed uno del Concorso ippico internazionale "Piazza di Siena", nonché atleta olimpico. La bandiera della scuola è decorata da una medaglia di bronzo al valore dell'Esercito e da una croce d'oro al merito dell'Arma dei carabinieri. I suoi ex allievi hanno meritato 123 croci dell'Ordine militare d'Italia, 38 medaglie d'oro, 490 medaglie d'argento e 414 medaglie di bronzo al valor militare, due medaglie d'oro ed una di bronzo al valor civile e numerosi altri riconoscimenti al valore. Altri 95 hanno ricevuto decorazioni durante il periodo borbonico e 67 sono decorati dell'Ordine al merito della Repubblica italiana. Tre ex allievi sono stati decorati della Legion of merit e tre della Legion d'honneur napoleonica ed uno della Distinguished Service Cross, la più alta decorazione al valore concessa dagli U.S.A. a militari non statunitensi. Per il ruolo svolto negli ultimi tre secoli "nel settore dell'alta formazione, qual motore accademico, sociale ed economico per l'Italia e per tutti i Paesi del Mediterraneo ad essa legati", il 22 febbraio 2012 è stata dichiarata "Patrimonio storico e culturale dei Paesi del Mediterraneo" da parte dell'Assemblea parlamentare del Mediterraneo. La Scuola è inoltre vincitrice del premio Cypraea per la Scienza (1994), del premio Mediterraneo Istituzioni assegnato dalla Fondazione Mediterraneo (2012) e del premio Per sempre scugnizzo (2022). Alla Nunziatella hanno dedicato proprie opere artisti nazionali ed internazionali come Gaetano Tanzi, Marco Lodola, Fabio Vettori, Domenico Sepe, Iabo e Mark Kostabi. Alla Scuola è infine intitolata una vetta del massiccio del Karakorum.