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Palazzo dell'Immacolatella

Architetture barocche di NapoliPalazzi di Napoli del XVIII secolo
Napoli 1040156
Napoli 1040156

Il palazzo dell'Immacolatella (propriamente edificio della Deputazione della Salute) è uno dei palazzi di interesse storico-artistico di Napoli; è sito nella zona portuale. La struttura monumentale è locata tra la calata del Piliero e la calata di Porta di Massa. Il palazzo fu fatto costruire da Carlo di Borbone negli anni quaranta del XVIII secolo, in occasione della risistemazione del fronte a mare tra il molo grande e il castello del Carmine, al fine di ospitare la sede della Deputazione della Salute. Originariamente collocato di fronte al porto piccolo (il mandracchio) su un molo e collegato tramite due ponti che racchiudevano il piccolo bacino, dopo l'Unità d'Italia gli è stato aggiunto un prolungamento dinanzi l'entrata e per i lavori di ampliamento dell'area portuale si è ritrovato inglobato nella nuova colmata della calata Porta di Massa. L'architetto a cui è stato affidato il progetto è Domenico Antonio Vaccaro, il quale creò un effimero apparato barocco di pianta ottagonale. L'edificio è caratterizzato dalla statua della Vergine Maria, che svetta alla sommità dell'edificio e che gli dà il nome più conosciuto. Attribuita tradizionalmente allo stesso Vaccaro, la statua è invece opera dello scultore Francesco Pagano, il quale ha scolpito anche alcuni simbolismi sempre presenti sulla sommità. Per un breve periodo del XIX secolo è stato affiancato dalla fontana del Gigante, nota anche come fontana dell'Immacolatella proprio per questa sua collocazione. La struttura è stata radicalmente restaurata nel biennio 2019-2021.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo dell'Immacolatella (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo dell'Immacolatella
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Palazzo del Mediterraneo
Palazzo del Mediterraneo

Il Palazzo del Mediterraneo è un palazzo moderno di Napoli, sito al civico 59 di via nuova Marina, sede dell'Università degli Studi di Napoli "L'Orientale". L'edificio originario era un rustico di proprietà della società edile Fimoper, con la quale l'Orientale stipulò nel 1998 un preliminare di acquisto sulla base di un progetto di costruzione che prevedeva 10 piani sopra il livello stradale e due piani interrati come garage. Un contenzioso successivo bloccò i progetti, e il palazzo venne destinato a uso uffici dopo essere stato completato dal Consorzio Napoli Marittima. Fu deciso così di stipulare nel 2003 un contratto di locazione per i primi cinque piani del fabbricato, e i due piani sotterranei. Nel 2005 l'Orientale esercitò il suo diritto di prelazione sui restanti piani dell'edificio, acquistandolo per una cifra di circa 20 milioni di euro. Parte del valore richiesto fu ottenuto cedendo alla società Fimoper, dopo lunghi contenziosi dovuti a presunti vincoli ambientali, il fondo posseduto dall'Orientale ad Agnano fin dagli anni settanta, sul quale secondo i primi progetti poi scartati sarebbe stato edificato il campus universitario. La restante parte della somma venne concessa in prestito dal Banco di Napoli tramite accensione di un mutuo trentennale. Il Palazzo del Mediterraneo, così ridenominato da una decisione del Senato Accademico che lo apriva al pubblico nel 2005, è stato progettato da Massimo Pica Ciamarra, ospita oggi ai primi tre piani aule didattiche, al quarto e quinto piano i laboratori linguistici del CILA (oggi CLAOR), e dal sesto al decimo piano gli uffici amministrativi e dirigenziali, incluse le segreterie e le presidenze di facoltà. Al piano terra, con accesso dal fronte strada, è situata la segreteria studenti precedentemente ubicata in via Melisurgo.