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Palazzo Spinola di San Luca

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Il palazzo Spinola di San Luca è un edificio sito in via San Luca al civico 6 nel centro storico di Genova. L'edificio fu inserito nella lista dei palazzi iscritti ai Rolli di Genova. Poco si conosce di questo edificio appartenuto all'antica "curia" degli Spinola e quasi completamente scomparso a seguito delle successive frammentazioni subite nel corso degli ultimi due secoli. Originariamente prospiciente la piazza del Serriglio - uno spazio stretto e allungato sul vicolo che conduce direttamente all'attracco portuale della famiglia - il palazzo si struttura saldamente con altri due edifici dei quali, probabilmente, annette alcuni ambienti: la residenza di Cristoforo Spinola (rolli 1588, 1599 e 1614, oggi piazza Jacopo da Varagine, 2) e quella di Giuseppe Doria (1642). Nel 1876 l'edificio subisce per iniziativa dei nuovi proprietari, i Vivaldi Pasqua, lo spostamento dell'accesso verso via San Luca: intervento che ridisegna per interno il vano scala (il cui tratto originario è visibile solo all'ultimo piano) con una successione di rampe perpendicolari al nuovo affaccio. Facilmente restaurabile dopo i danni patiti nella seconda guerra mondiale, il palazzo è stato invece sostituito nella sua parte originario verso la palazzata della Ripa dal grattacielo che ne ha brutalmente interrotto la scansione (1955). Genova Centro storico di Genova Rolli di Genova Scheda sul sito irolli.it, su irolli.it.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Spinola di San Luca (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Palazzo Spinola di San Luca
Via di Sottoripa, Genova Centro Est

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Via di Sottoripa 69 rosso
16123 Genova, Centro Est
Liguria, Italia
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Luoghi vicini

Palazzo Salvago Pinelli
Palazzo Salvago Pinelli

Il palazzo Salvago, o palazzo Salvago Pinelli, è un edificio storico italiano, sito in via San Luca al civico 12, nel centro storico di Genova. Le sue parti sono sottoposte a vincolo da parte della Soprintendenza per i beni archeologici della Liguria sin dal 1953. Il palazzo fu edificato fra il XIII e il XVI secolo dalla famiglia dei Salvago, già proprietaria di altri edifici signorili in Genova, fra i quali il Palazzo Salvaghi. Ricostruito nel corso del XVIII secolo, passò alla famiglia Pinelli. Secondo Ennio Poleggi, fu residenza cittadina del conte Agostino Pinelli (Pinello), proprietario della villa di Carbonara. Lo storico settecentesco Carlo Giuseppe Ratti nel 1780 descrisse il palazzo come di proprietà del «Sig. Giuseppe Pinello» (Giuseppe Pinello Salvago) e lo definì «tutto di nuovo fabbricato» - ovvero ristrutturato - facendo menzione, inoltre, della presenza di una «medaglia dipinta ultimamente da Giuseppe Galeotti, che terminatala poco dopo morì», e segnalando i numerosi quadri «a olio d'eccellenti maestri, come Rubens, del Vandik, del Guercino, del Ribera, e del Castiglione». Nel 1818, l'Anonimo Genovese lo definì come ancora di proprietà del marchese Giuseppe Pinello. Nel 1846 Federico Alizeri lo indica di proprietà del conte Agostino Pinelli, ed enumera anche le numerosissime opere pittoriche di rilievo internazionale che erano conservate al suo interno: Nel 1929 è descritto da Castagna e Masini come palazzo «con portone marmoreo [...] adorno di uomini selvaggi armati di bastoni scolpiti in tutto rilievo sulle lesene e di vasi e festoni sul cornicione», dettagliando anche gli interni, con note sull'«atrio e cortile retti da colonne doriche di marmo; nicchione in fondo al cortile, con statua di Cesare, e sfingi, satiri ed iscrizione relativa ai restauri del 1778; al primo piano affreschi di Giuseppe Galeotti». Nel corso della seconda guerra mondiale, fu severamente danneggiato dai bombardamenti su Genova e nuovamente restaurato nell'immediato dopoguerra. Ristrutturato negli anni 2000, è ciclicamente aperto alle visite nel corso delle iniziative culturali relative ai Palazzi dei Rolli. L'edificio moderno è frutto dell'accorpamento di più strutture, in particolare in seguito ai severi danni successivi alla seconda guerra mondiale. Mantiene tuttavia alcune caratteristiche e opere della struttura antica originaria, in particolare negli ingressi: il portale marmoreo, ornato da una coppia di statue di serveghi con bastoni, a rappresentazione della stessa famiglia Salvago che lo edificò. Subito all'interno si apre un elegante cortile-ninfeo con colonne doriche collegate e soffitti a volta, con una statua di Cerere e conchiglia, in sostituzione dell'originale di un Cesare, e scaloni marmorei laterali. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Salvago Palazzo Salvago Pinelli, su catalogo.beniculturali.it, Ministero della cultura. Riccardo Balestrieri (a cura di), Paris Maria Salvago. Il palazzo di città, su Urania Ligustica. Palazzo Pinelli Gentile, su Fonti per la storia della critica d'arte, Università di Genova.

Palazzo Gio Battista Grimaldi (piazza San Luca)
Palazzo Gio Battista Grimaldi (piazza San Luca)

Il palazzo Gio Battista Grimaldi è un edificio sito in piazza San Luca al civico 2 nel centro storico di Genova, inserito il 13 luglio del 2006 nella lista tra i 42 palazzi iscritti ai Rolli di Genova divenuti in tale data Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Nella stessa piazza è ubicata la chiesa di San Luca. La sua storia è legata alla piazza su cui si affaccia, piazza San Luca, dov'è la chiesa gentilizia degli Spinola e dei Grimaldi dal 1188. Nel 1332 si ricostruisce la piazza dopo oltre mezzo secolo di lotte tra le due famiglie Grimaldi (guelfi) e Spinola (ghibellini) e, un secolo dopo, la Gabella Processionum del 1414 associa l'isolato in questione ad uno Spinola. Quando nel Cinquecento il palazzo assume il carattere attuale con la chiusura dei portici medievali che coronano la piazza, è Gio Batta Grimaldi, già senatore della Repubblica di Genova, il primo ad apparire nei rolli genovesi (I bussolo); ma la successione Spinola-Grimaldi continua ancoraː è registrato nel 1588 e 1599, a nome di Agostino Grimaldi quondam Gio. Batta (III bussolo) e nel 1614 a nome di Paolo Spinola (II bussolo). Il prospetto principale sulla piazza, abbellito da poggioli a mensola e da mascheroni oltre che dal sobrio portale seicentesco con l'iscrizione "PARVO BENE", nasconde parzialmente al secondo piano tre colonnine corinzie murate. All'interno, l'atrio e la scala loggiata, che sale parallela alla facciata principale fino al terzo piano, concludono l'immagine del palazzo nobiliare cinquecentesco ricavato su volumi medievali, di cui rimane traccia sul retro dove un portale in ardesia del XVI secolo, segno di un accesso anteriore alla costruzione del palazzo e oggi inutilizzato, si affaccia sull'angusto Vico della torre di san Luca. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Gio Battista Grimaldi Scheda sul sito irolli.it, su irolli.it.