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Santa Panagia

Errori del modulo citazione - citazioni con URL nudiInformazioni senza fonteQuartieri di Siracusa
Santa Panagia
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Santa Panagia (Santa Banacìa in siciliano) è un quartiere localizzato nella zona nord-occidentale del territorio comunale di Siracusa, capoluogo dell'omonimo libero consorzio comunale in Sicilia. La popolazione di circa 25 000 abitanti lo rende il più popoloso della città. Il quartiere è sorto in epoca moderna nella periferia settentrionale di Siracusa, e conserva al suo interno ingenti testimonianze archeologiche che abbracciano la trimillenaria storia della città: la necropoli d'epoca greca, la chiesa d'epoca bizantina dalla quale ha preso il nome e la tonnara di Santa Panagia, la cui attività cominciò nel 1100. Nella zona della sua cava naturale si ipotizza che sorgeva il famoso terzo porto di Siracusa, il Trogilo, descritto dagli antichi, ma le cui rovine non sono mai state individuate. Da qui il generale romano Marco Claudio Marcello diede avvio alla conquista di Siracusa, riuscendo a entrare tra le sue alte mura. Odiernamente dà il proprio nome alla rada dalla quale salpano e approdano le navi petroliere legate all'attività industriale del polo petrolchimico siracusano. Confina con i quartieri di Mazzarona e Scala Greca, e con la frazione di Targia.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Santa Panagia (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Santa Panagia
Viale Santa Panagia, Siracusa

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Siracusa
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Siracusa (città antica)
Siracusa (città antica)

L'antica Siracusa (originariamente chiamata Συράκουσαι, traslitterato in Syrakousai in epoca greca, Syracusae in epoca romana, Saraqūsa in epoca araba) fu fondata nel 734 a.C. da coloni greci di Corinto nell'isola di Ortigia e fondarono colonie all'interno della Sicilia. Il territorio venne antropizzato millenni prima dell'arrivo dei Greci. In esso vennero infatti rinvenute importanti e vaste aree archeologiche mostranti nell'insieme l'afflusso di diverse antiche civiltà qui concentratesi. Nella sua lunga storia, Syrakousai — nome derivato dall'antico toponimo siculo Syraka — rappresentò uno dei più importanti centri del Mediterraneo, nonché annoverata tra le principali poleis dell'Antica Grecia. Rivestì quindi un ruolo fondamentale nel campo della letteratura, scienza e filosofia del mondo antico. Il fulcro del suo potere venne rappresentato dalla Sicilia, dove fu la capitale di un'indipendente entità statale siceliota, estesa sulla parte orientale e centrale dell'Isola, trasformatasi in regno ellenistico nel 304 a.C. con Agatocle. La sua influenza si estese ben oltre i suoi confini territoriali della Sicilia, arrivando a primeggiare con Atene e resistendo per molti secoli alle offensive di Cartagine. Cadde infine, a partire dal 212 a.C., sotto il duraturo dominio di Roma. Integrata nell'assetto della Repubblica romana, in qualità di capitale della provincia Sicilia. Nel VI secolo entrò a far parte dell'Impero romano d'Oriente. Nel VII secolo Siracusa venne designata capitale dell'intero Impero dei bizantini; situazione che culminò poco dopo più di un quinquennio con l'assassinio dell'imperatore Costante II e il ritorno del potere a Costantinopoli. Superato un primo assedio degli Arabi nel IX secolo, la città cadde in maniera cruenta e definitiva durante il secondo assedio arabo, nella primavera dell'878. Tale conquista segnò la fine dell'egemonia siracusana sulla Sicilia, e a diventare capitale dell'Isola, a partire dell'Emirato di Sicilia assurse Palermo. Nelle epoche che seguirono, la città rivestì ugualmente un importante ruolo nella storia di Sicilia.