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Castello di Andora

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Andora castello
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Il castello di Andora è un castello in rovina su una collinetta isolata della borgata di Castello nel comune ligure di Andora, in provincia di Savona. Situato su una collina a sinistra della valle del torrente Mèrula, è considerato, assieme all'attigua chiesa romanica dei Santi Giacomo e Filippo, il sito storico monumentale più importante del ponente ligure.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Castello di Andora (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Castello di Andora
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Castello di Andora

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Liguria, Italia
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Andora castello
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Unione dei comuni della Val Merula e di Montarosio
Unione dei comuni della Val Merula e di Montarosio

L'Unione dei comuni della Val Merula e di Montarosio è stata un'unione di comuni della Liguria, nelle province di Savona e di Imperia, formata dai comuni di Andora, Chiusanico, Cesio, Stellanello e Testico. L'unione è nata con atto costitutivo del 20 dicembre 2014 firmato nel municipio di Andora dai rappresentanti locali dei territori comunali interessati. L'ente locale aveva sede ad Andora, presso il palazzo Tagliaferro. Il primo presidente del Consiglio dell'Unione, designato il giorno della firma dell'atto costitutivo, è stato Mauro Demichelis (sindaco di Andora). Nel marzo del 2019 il comune di Cervo, facente parte dell'Unione dei comuni del Golfodianese e i suoi Borghi, aveva mostrato l'interesse di entrare a far parte di questa Unione. Nel giugno dello stesso anno il comune di Chiusanico annunciò l'uscita ufficiale dall'unione, ente che nell'agosto 2019 avvierà le pratiche burocratiche per il dissolvimento definitivo dello stesso con la nomina del liquidatore (carica ricoperta dall'ex presidente dell'Unione, il sindaco di Andora Mauro Demichelis). L'unione dei comuni comprendeva, unico caso in Liguria, quella parte del territorio andorese attraversato dal torrente Merula (Andora, Stellanello e Testico) e, già in territorio provinciale imperiese, quello dominato dalla vetta del monte Montarosio (Cesio e Chiusanico) e la costa di Cervo. Per statuto l'Unione si occupa di questi servizi: organizzazione generale dell'amministrazione, gestione finanziaria e contabile e controllo; organizzazione dei servizi pubblici di interesse generale di ambito comunale; catasto; la pianificazione urbanistica ed edilizia di ambito comunale nonché la partecipazione alla pianificazione territoriale di livello sovra comunale; attività, in ambito comunale, di pianificazione di protezione civile e di coordinamento dei primi soccorsi; organizzazione e gestione dei rifiuti e la riscossione dei relativi tributi; progettazione e gestione del sistema locale dei servizi sociali ed erogazione delle relative prestazioni ai cittadini; edilizia scolastica, organizzazione e gestione dei servizi scolastici; polizia municipale e polizia amministrativa locale; servizi in materia statistica. Unione di comuni Provincia di Savona Provincia di Imperia

Laigueglia
Laigueglia

Laiguèglia (Laiguea o L’Aigheuja in ligure [lej'gøjja], Laigueggia in genovese; anticamente conosciuta come Lingueglia e Languelia) è un comune italiano di 1 691 abitanti della provincia di Savona in Liguria. Laigueglia è un piccolo borgo di mare, simile a molti paesi della Liguria, circondato dai comuni di Alassio e Andora e dal mar Ligure ad est. Esso si estende sulla costa della Riviera Ligure di Ponente, presso la baia del Sole, delimitata tra Capo Santa Croce e Capo Mele. Per la superficie territoriale - 2,72 km2 - è l'ente comunale più piccolo della provincia savonese. Secondo alcune supposizioni storiche l'origine del termine Laigueglia deriverebbe dal nome Aquilia, quest'ultimo derivante dall'insegna delle legioni dell'Impero romano - l'aquila - che qui attraversavano questo tratto di ponente ligure lungo la via Iulia Augusta. La zona dall'XI secolo fu in possesso dei monaci benedettini dell'abbazia di San Martino dell'isola Gallinara assieme a tutto il territorio ingauno. Tuttavia, le prime testimonianze scritte del territorio laiguegliese risalirebbero al XII secolo quando, dopo essere stato compreso nel Contado di Albenga, il feudo firmò nel 1191 un giuramento di fedeltà verso la Repubblica di Genova, che sottopose per suo conto ad un locale podestà la gestione amministrativa, economica e giuridica del borgo. Abitato per lo più da pescatori, tra i secoli XII e XIII il territorio di Laigueglia subì una forte immigrazione di abitanti catalani che qui si stanziarono con le loro famiglie e contribuendo alla già locale raccolta del corallo lungo il promontorio di Capo Mele. Per tutto il XV secolo e quello successivo il borgo costiero conobbe una fiorente attività legata alla marineria e al commercio e conseguentemente fu spesso preda degli assalti pirateschi, come peraltro accadde in molte località della riviera ligure. Tra gli sbarchi più efferati e disastrosi quelli compiuti dall'ammiraglio turco Dragut e da Khayr Al Din, detto il Barbarossa. Quest'ultimo, ammiraglio al servizio dell'imperatore Solimano, tentò l'attacco all'indifeso borgo di Laigueglia nel corso del 1543 sottoponendo la cittadina ad un furioso cannoneggiamento dal mare; furono le navi genovesi a scacciare la flotta turca, mentre gli abitanti avevano già preventivamente cercato rifugio lungo le colline e l'entroterra. Lo sbarco a terra fu invece più fortunoso al Dragut, nel 1546, che depredò il borgo e facendo un buon numero di ostaggi tra l'inerme popolazione: solo l'intervento del capitano Giulio Berno di Alassio portò ad un epilogo meno tragico dell'episodio piratesco. A seguito di questi episodi e di altri assalti lungo le coste del levante e del ponente ligure, il Senato della Repubblica di Genova promosse nei suoi territori una nuova politica di avvistamento e di difesa delle Riviere invitando le varie località costiere a munirsi di torri, di bastioni e di cinte murarie; a questo periodo risalirebbero i tre torrioni di Laigueglia, di cui solo quello lungo la marina è l'unico superstite. Anche il Seicento fu per il piccolo borgo laiguegliese un secolo proficuo nel settore commerciale-marittimo dove si assistette ad un accrescere del trasporto di olio d'oliva, di granaglie e di vino, con un traffico di oltre 100 bastimenti al mese. Pure l'andamento demografico vide un aumento considerevole della popolazione grazie ad un fenomeno migratorio dalla vicina Andora. Caduta la Repubblica di Genova, la nuova municipalità di Laigueglia rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento del Letimbro, con capoluogo Savona, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del II cantone, come capoluogo, della Giurisdizione del Capo delle Mele e dal 1803 centro principale del V cantone di Alassio nella Giurisdizione degli Ulivi. Annesso al Primo Impero francese dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte. Violento fu il bombardamento navale del 27 giugno 1812 da parte della flotta inglese contro l'esercito francese; il tentativo di sbarco fu respinto grazie al valore dei laiguegliesi ed al sacrificio del comandante del battaglione del 52º fanteria di linea Beniamino Garnier, decorato della Legione d'Onore e che trovò la morte accanto al fuciliere Giuseppe Burle sotto la loggia della chiesa dell'Immacolata Concezione. Nel 1815 fu inglobato nella provincia di Albenga del Regno di Sardegna, così come stabilì il Congresso di Vienna del 1814, e successivamente nel Regno d'Italia dal 1861. Dal 1859 al 1926 il territorio fu compreso nel VI mandamento di Alassio del circondario di Albenga facente parte della provincia di Genova; nel 1927 con la soppressione del circondario ingauno passò, per pochi mesi, nel circondario di Savona e, infine, sotto la neo costituita provincia di Savona. Nel periodo dell'occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, anche Laigueglia fu colpita dalle persecuzioni antiebraiche con l'arresto il 14 aprile 1944 di Egidio Pavia, persona ben conosciuta e stimata in paese dove lavorava come farmacista. Morirà ad Auschwitz. Dal 1973 al 31 dicembre 2008 ha fatto parte della Comunità montana Ingauna. Stemma Gonfalone Lo stemma ufficiale e il gonfalone sono stati approvati con l'apposito decreto del Presidente della Repubblica datato al 23 febbraio del 1952. Chiesa parrocchiale di San Matteo nel centro storico di Laigueglia. Eretta in stile barocco tra il 1754 e il 1783 è fiancheggiata da due piccoli campanili gemelli sormontati da cupole di maiolica colorata. Al suo interno sono conservati, oltre al tabernacolo e un'acquasantiera di marmo del XVI secolo, pregiati dipinti di pittori genovesi del Cinquecento e del Seicento Oratorio di Santa Maria Maddalena nel centro storico di Laigueglia. Annesso direttamente alla parrocchiale, ad est, si trova l'oratorio di Santa Maria Maddalena, a pianta rettangolare, costruito tra il 1616 e il 1634 nello stesso luogo dove sorgeva, nel Cinquecento, la sede di una Confraternita dei Disciplinanti. Tra le opere all'interno vi sono una pala di Domenico Piola del 1676, raffigurante la Maddalena penitente assistita dagli angeli, una statua rappresentante Cristo morto e un altro dipinto, abbastanza deteriorato, con la Vergine fra san Pietro e sant'Antonio Abate. È inoltre presente un grande crocifisso del Seicento con ornamenti d'argento alle estremità dei bracci. Completano l'arredo dell'oratorio due file di panconi laterali del Seicento e una cantoria del Settecento Chiesa dell'Immacolata Concezione a Laigueglia, del 1661 Chiesa di San Sebastiano, all'interno del cimitero laiguegliese, già sede del locale lazzaretto per le truppe di passaggio e per i marinai posti in quarantena Chiesetta della Madonna del Carmine a Laigueglia, costruita nel 1648 Cappella di Santa Maria a Laigueglia Santuario di Nostra Signora delle Penne, presso uno sperone del promontorio di Capo Mele, edificato dalla comunità catalana nel corso del XVII secolo Le frequenti incursioni piratesche a Laigueglia e lungo il territorio della Repubblica di Genova costrinsero molte località della costa a dotarsi di postazione d'avvistamento e di difesa. Proprio sulla riva del mare resta soltanto uno dei tre torrioni cinquecenteschi edificati a Laigueglia, quello denominato "il Baluardo" o "Bastione di Levante". Gli altri due, rispettivamente "del Giunchetto" presso il promontorio di Capo Mele e "di Mezzo", furono demoliti per ordine napoleonico il primo, per far passare la nuova strada carrozzabile lungo la costa, ed il secondo per far posto a palazzo Rosso. Abitanti censiti Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2019, i cittadini stranieri residenti a Laigueglia sono 173, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative: Nell'album Un incontro in jazz di Gino Paoli viene eseguito un brano dal titolo Canzone di Laigueglia composto da Rosario Bonaccorso con parole dello stesso Paoli. A Laigueglia sono state girate alcune scene del film Inkheart - La leggenda di cuore d'inchiostro del 2008 di Iain Softley e con protagonisti Brendan Fraser, Andy Serkis, Helen Mirren, Jim Broadbent e Paul Bettany. Oltre ai piatti e prodotti tipici della cucina ligure, la gastronomia di Laigueglia contempla diversi prodotti culinari come i frisciöi de gianchetti (frittelle di bianchetti), le fritture di zerri e totani e zuppe di pesce pescato nel golfo di Capo Mele. Tra i dolci i baci di Laigueglia a base di cioccolato, il pane del marinaio (o del pescatore), i marunsìn (biscotti duri a base di mandorle), é paste d'amandùa, é papuétte è treïe (dolci a base di mandorle ricoperte di glassa con la caratteristica forma di paperetta e triglia) e frittelle dolci a base di farina e uvetta dette balette de San Maté, queste ultime preparate per le festività patronali in onore di san Matteo. "Sbarco dei Saraceni", a fine luglio o i primi quindici giorni di agosto. La manifestazione è una rievocazione storica in costume, nata alla metà degli anni settanta del XX secolo, di un fatto realmente accaduto il 25 luglio 1546 durante l'assalto dell'ammiraglio turco Dragut. "Percfest", la seconda settimana di giugno, festival jazz internazionale per percussionisti. "Queste piazze davanti al mare", rassegna di musica d'autore, presentazione libri e diffusione della cultura popolare. "Il salto dell'acciuga", a metà ottobre durante il weekend. Il nome fa riferimento al libro "Il salto dell'acciuga" di Nico Orengo. Concerti, letture, street food di pesce (prevalentemente a base di acciughe), workshop e musica costituiscono le attività principali. "Trofeo Laigueglia", corsa in linea maschile di ciclismo su strada, nel 2013 ha compiuto 50 anni. Tra i vincitori delle edizioni Eddy Merckx, Roger De Vlaeminck, Giuseppe Saronni, Lance Armstrong, Johan Museeuw, Michele Bartoli, Filippo Pozzato, Alessandro Ballan. Laigueglia basa la sua attività prevalente sul turismo e sulla pesca locale. È dotata di numerosi alberghi, ristoranti, bar, stazioni balneari, campeggio. Sulle colline è presente una rigogliosa macchia mediterranea, alternata a coltivazioni di ortaggi e frutta. La località ha ottenuto dalla FEE-Italia (Foundation for Environmental Education) il conferimento della bandiera blu per la qualità delle sue spiagge. Il comune è stato recensito come uno dei borghi più belli d'Italia. Il territorio di Laigueglia è attraversato principalmente dalla strada statale 1 Via Aurelia che permette il collegamento stradale con Alassio, ad est, e con Andora sul versante opposto. Laigueglia è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea ferroviaria Ventimiglia-Genova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona. Laigueglia è gemellata con: Höhr-Grenzhausen, Germania, dal 1972 Semur-en-Auxois, Francia, dal 2000 La Thuile, Valle d'Aosta, dal 2013 Laigueglia è celebre per ospitare nel mese di febbraio il Trofeo Laigueglia, corsa ciclistica di apertura del calendario ciclistico italiano. Il 6 settembre 2011 nella cittadina si è conclusa dopo 170 km la prima tappa (Paesana-Laigueglia) della prima edizione del Giro di Padania. Faro di Capo Mele Scoglio Tontonara Wikinotizie contiene notizie di attualità su Laigueglia Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Laigueglia Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Laigueglia Sito ufficiale, su comunelaigueglia.net. Laiguèglia, su sapere.it, De Agostini.