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Mitreo delle Terme di Caracalla

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Il mitreo delle Terme di Caracalla è il più grande di Roma e venne realizzato in uno dei corridoi sotterranei delle terme di Caracalla, presso l'esedra di nord-ovest, al quale si accede dall'esterno del recinto delle terme stesse. Benché recentemente restaurato, il mitreo è di norma chiuso al pubblico ed aperto solo in occasioni particolari. Poiché il mitreo è situato vicino alla basilica di Santa Balbina viene anche detto mitreo di Santa Balbina. L'ambiente è a pianta centrale, coperto da una serie di volte a crociera rette da pilastri, con due grandi banconi laterali. Il pavimento conserva ancora un motivo a fasce bianche e nere. Questa sala è preceduta, come al solito, da un vestibolo dal quale si accede a due ambienti, uno dei quali doveva essere usato come stalla per i tori da sacrificio.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Mitreo delle Terme di Caracalla (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori).

Mitreo delle Terme di Caracalla
Viale Guido Baccelli, Roma Municipio Roma I

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N 41.880780555556 ° E 12.490252777778 °
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Indirizzo

Viale Guido Baccelli

Viale Guido Baccelli
00154 Roma, Municipio Roma I
Lazio, Italia
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Luoghi vicini

Viale Aventino
Viale Aventino

Viale Aventino è una strada che collega piazza di Porta Capena e piazza Albania, a Roma, separando i rioni Ripa (verso l'Aventino) e San Saba (verso le Terme di Caracalla). Il viale fu aperto negli anni trenta come grande arteria stradale di collegamento con la via Ostiense, la stazione della Ferrovia Roma-Lido a Porta San Paolo, la Stazione di Roma Ostiense: andava infatti da piazza del Circo Massimo (l'attuale piazza di Porta Capena) a via Marmorata. All'inizio, con vista sul Circo Massimo, sorge quello che è oggi il palazzo della FAO, nato come sede del Ministero delle colonie; per questo la sua prima denominazione, adottata con delibera del 1938, fu viale Africa. Essendo la zona del tracciato, all'epoca, appena in via di urbanizzazione, il viale era stato concepito come passeggiata urbana, con ampi marciapiedi e un'alberata da quattro filari di platani, con al centro la sede tramviaria. La denominazione fu soppressa nel 1945, e sostituita con l'attuale viale Aventino. L'ultimo tratto, da piazza Albania a via Marmorata, fu rinominato nel 1955 in viale Manlio Gelsomini. I platani, ammalatisi negli anni novanta di cancro colorato, sono stati sostituiti nei primi anni 2000 da tigli e da farnie. Il susseguente viale della Piramide Cestia, che conduce da piazza Albania a piazza di Porta San Paolo, taglia il tracciato delle mura serviane di età repubblicana. Alcuni resti sono ancora visibili nei dintorni di piazza Albania.