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Basilica di Santa Balbina all'Aventino

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Santa balbina
Santa balbina

La basilica di Santa Balbina è una basilica paleocristiana di Roma, situata sul "piccolo Aventino", nel rione di San Saba, in fondo a un'antica strada murata che è stata conservata identica a non si sa quanti decenni fa. L'accesso moderno principale, tuttavia, è su via Baccelli,dalla scalea dedicata a Padre Simpliciano della Natività, fondatore delle Suore Francescane dei Sacri Cuori, un tempo "Margheritine" e dell'Istituto di Santa Margherita, accanto alle terme di Caracalla e al moderno Stadio delle Terme. Ha la dignità di Basilica minore.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Basilica di Santa Balbina all'Aventino (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Basilica di Santa Balbina all'Aventino
Via di Santa Balbina, Roma Municipio Roma I

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 41.880521 ° E 12.489662 °
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Indirizzo

Basilica di Santa Balbina

Via di Santa Balbina 8
00153 Roma, Municipio Roma I
Lazio, Italia
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Santa balbina
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Luoghi vicini

Viale Aventino
Viale Aventino

Viale Aventino è una strada che collega piazza di Porta Capena e piazza Albania, a Roma, separando i rioni Ripa (verso l'Aventino) e San Saba (verso le Terme di Caracalla). Il viale fu aperto negli anni trenta come grande arteria stradale di collegamento con la via Ostiense, la stazione della Ferrovia Roma-Lido a Porta San Paolo, la Stazione di Roma Ostiense: andava infatti da piazza del Circo Massimo (l'attuale piazza di Porta Capena) a via Marmorata. All'inizio, con vista sul Circo Massimo, sorge quello che è oggi il palazzo della FAO, nato come sede del Ministero delle colonie; per questo la sua prima denominazione, adottata con delibera del 1938, fu viale Africa. Essendo la zona del tracciato, all'epoca, appena in via di urbanizzazione, il viale era stato concepito come passeggiata urbana, con ampi marciapiedi e un'alberata da quattro filari di platani, con al centro la sede tramviaria. La denominazione fu soppressa nel 1945, e sostituita con l'attuale viale Aventino. L'ultimo tratto, da piazza Albania a via Marmorata, fu rinominato nel 1955 in viale Manlio Gelsomini. I platani, ammalatisi negli anni novanta di cancro colorato, sono stati sostituiti nei primi anni 2000 da tigli e da farnie. Il susseguente viale della Piramide Cestia, che conduce da piazza Albania a piazza di Porta San Paolo, taglia il tracciato delle mura serviane di età repubblicana. Alcuni resti sono ancora visibili nei dintorni di piazza Albania.