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Galleria Subalpina

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Torino Galleria Subalpina September 2015
Torino Galleria Subalpina September 2015

La Galleria dell'Industria Subalpina (nota più semplicemente come Galleria Subalpina) è un edificio storico di Torino che ospita numerosi locali commerciali. È ubicata nell'area compresa tra piazza Castello e piazza Carlo Alberto ed è una delle tre storiche gallerie commerciali torinesi.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Galleria Subalpina (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.069492 ° E 7.686492 °
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Indirizzo


600116 , Ward 150 (Zone 11 Valasaravakkam)
Tamil Nadu, India
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Torino Galleria Subalpina September 2015
Torino Galleria Subalpina September 2015
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Luoghi vicini

Archivio di Stato di Torino
Archivio di Stato di Torino

L'Archivio di Stato di Torino raccoglie il complesso dei documenti dei membri di casa Savoia, cui nel tempo si sono andati a sommare archivi di famiglie e personalità illustri, archivi di associazioni, di industrie e la documentazione amministrativa prodotta dal Regno di Sardegna e dagli Uffici periferici dello Stato italiano in Provincia di Torino. Questo importante patrimonio, custodito su circa 83 km lineari di scaffalature, rende l'Archivio una ricchissima miniera di informazioni che permettono, agli storici e non solo, di spaziare su 1300 anni di storia del Piemonte, dell'Italia e dell'Europa. L'Archivio di Stato di Torino riveste una notevole importanza non solo per la documentazione conservata, ma anche per le motivazioni che portarono alla costruzione di una delle sue attuali sedi. L'edificio ospitante la Sezione Corte dell'Archivio venne infatti progettato e realizzato da Filippo Juvara tra il 1731 e il 1733 per rispondere all'esigenza di accentramento amministrativo tipica di una monarchia assoluta qual era quella sabauda, e rappresenta l'unico caso attualmente conosciuto in Europa di edificio appositamente costruito dal principio a uso di archivio. Proprio in quanto sintesi architettonica di questa rigida politica, la sede della Sezione Corte è stata inclusa dall'UNESCO nel sistema delle Residenze Sabaude – anch'esse testimonianza tangibile del controllo esercitato dalla dinastia sul territorio – e come tale riconosciuta Patrimonio Mondiale dell’Umanità nel 1997.

Caffè Fiorio
Caffè Fiorio

Il Caffè dei Fratelli Fiorio (noto semplicemente come Fiorio) è un caffè storico di Torino, situato nella centrale via Po. Storicamente era abituale ritrovo dei nobili all'epoca della restaurazione ed in seguito dei maggiori intellettuali e politici del Risorgimento. Ancora oggi è apprezzato ritrovo dei torinesi e dei turisti. Inaugurato nel 1780 nella Contrada di Po, l'elegante Caffè Fiorio fu inizialmente frequentato da aristocratici e alti ufficiali, in contrapposizione allo scomparso Caffè Calosso di via Dora Grossa, ricettacolo di ferventi rivoluzionari e patrioti. La frequentazione di una clientela di orientamento conservatore gli valse la definizione di «Caffè dei Machiavelli» o «Caffè dei Codini». Analogamente a quanto accadde per il vicino Caffè Baratti & Milano, anche il Fiorio fu citato dalla letteratura del tempo. La fama del Fiorio crebbe costantemente a tal punto da iniziare ad essere frequentato anche dalla borghesia del tempo, ma per l'aristocratica clientela abituale non fu più il Fiorio di un tempo, tant'è che nel 1850 cambiò nome (anche se per poco) in "Caffè della Confederazione Italiana". Si dovette attendere la fine dell'Ottocento per rivedere il Fiorio divenire rinomato luogo di incontro dei maggiori intellettuali e personaggi politici del Risorgimento, tra i quali: Urbano Rattazzi, Massimo d'Azeglio, Camillo Cavour, Giacinto Provana di Collegno, Cesare Balbo, Giovanni Prati, Santorre di Santa Rosa ed è risaputo alle cronache del tempo che re Carlo Alberto nutrisse la consuetudine quotidiana di chiedere che cosa si dicesse al Caffè Fiorio prima di aprire le sue udienze. In questo caffè nacque il cono gelato da passeggio. Il locale inizialmente comprendeva le prime tre sale comunicanti. Nel 1845 vi fu un primo restauro delle sale e degli arredi, introducendo le ancora presenti sedie in velluto rosso, le tappezzerie alle pareti e arricchendo i locali con affreschi e sculture di celebri artisti come Francesco Gonin e Giuseppe Bogliani. Nel 1850 il locale venne ampliato aggiungendo la grande sala longitudinale comunicante con il piano superiore, anch'esso costituito da tre salette comunicanti. Questa sala, normalmente adibita a sala ristorante, ha ospitato nel corso degli anni eventi culturali e musicali. Dal 1 febbraio 2013 al 21 marzo 2014 ha ospitato milonghe, serate danzanti di tango argentino. All'interno del locale vennero girate alcune scene del film Tutti giù per terra (1996) di Davide Ferrario. Piera Condulmer, Il Risorgimento al filtro dei Caffè torinesi, Daniela Piazza editore, Torino 1981 Caffè Baratti & Milano Caffè Mulassano Caffè San Carlo Caffè Confetteria Al Bicerin dal 1763 Luoghi d'interesse a Torino Storia del caffè Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Caffè Fiorio Caffè storici di Torino su comune.torino.it Sito ufficiale di Caffè Fiorio