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Stronetta

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La Stronetta, o Rio Stronetta, è un piccolo torrente situato in provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Stronetta (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 45.933333 ° E 8.484722 °
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Indirizzo

Camping Orchidea

Via 42 Martiri 20
28835
Piemonte, Italia
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Numero di telefono

call+39032328226

Sito web
campingorchidea.it

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Luoghi vicini

Fondotoce
Fondotoce

Fondotoce, o Fondo Toce (Funtòs in dialetto ossolano, Al Bass nel dialetto del paese), è una frazione del comune di Verbania nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, in Piemonte. Il suo nome è legato al corso del fiume Toce, che prima della piena del 1899 sfociava nel Lago Maggiore proprio in corrispondenza dell'abitato. Prima dell'istituzione del comune di Verbania, era una frazione di Pallanza. Si trova su una direttrice internazionale, la Strada statale 34 del Lago Maggiore, dalla quale dipartono poi strade secondarie come la strada provinciale 54 del Lago di Mergozzo, che permette di raggiungere Mergozzo e l'omonimo lago, e la strada provinciale 61 Trobaso-Fondotoce, che permette il collegamento con il comune di San Bernardino Verbano e Trobaso, altra frazione del comune di Verbania; nel territorio di Fondotoce è ubicata la stazione di Verbania-Pallanza, situata sulla tratta Domodossola-Milano. Si ritiene che il paese sia nato dopo il 1600, in seguito alla formazione della vasta piana alluvionale del Toce, come ricovero per i mezzadri che la iniziarono a coltivare. Nella frazione si trova la Riserva naturale di Fondo Toce. D'interesse storico è la chiesetta romanica di San Giacomo più antica dell'abitato. Il paese di Fondotoce ospita la Casa della Resistenza e il Parco della Memoria e della Pace, eretti per commemorare i rastrellamenti nazifascisti del giugno del 1944 in Valgrande e in generale i circa 1 300 caduti del movimento partigiano delle province di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Nel piccolo paese il 20 giugno 1944, sul bordo del canale che unisce il Lago di Mergozzo con il Lago Maggiore, sono stati fucilati 43 partigiani, tra cui una donna: Cleonice Tomassetti. Uno di essi, il diciottenne Carlo Suzzi, si è salvato miracolosamente ed è deceduto il 16 luglio 2017. Questi i nomi dei caduti, perlopiù molto giovani: Giovanni Alberti, Giovanni Barelli, Carlo Antonio Beretta, Angelo Bizzozzero, Emilio Bonalumi, Luigi Brioschi, Luigi Brown, Dante Capuzzo, Sergio Ciribi, Giuseppe Cocco, Adriano Marco Corna, Achille Fabbro, Olivo Favaron, Angelo Freguglia, Franco Ghiringhelli, Cosimo Guarnieri, Giovanni La Ciacera, Franco Marchetti, Arturo Merzagora, Rodolfo Pellicella, Giuseppe Perraro, Ezio Rizzato, Marino Rosa, Aldo Cesare Rossi, Carlo Sacchi, Renzo Villa e Giovanni Volpati; la donna, Cleonice Tomassetti, aveva 32 anni. I corpi furono esumati esattamente un anno dopo al termine di una grande manifestazione di commemorazione; 14 caduti sono rimasti ignoti. Parco della Memoria e della Pace Parchi del Lago maggiore, su parchilagomaggiore.it. Casa della Resistenza, su casadellaresistenza.it.

Villa Fedora
Villa Fedora

Villa Fedora è una villa situata nel parco comunale di Baveno in Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Uno dei primi documenti in cui si parla di questa residenza è il Catasto Rabbini (1859-60) che la presenta composta da tre strutture: un villino quadrangolare, una ghiacciaia circolare a nord, una serra rettangolare a est. L'area del parco compare divisa in due zone definite "campo stabile" e "bosco d'alto fusto". Si fece strada in Giacinto Mannati l'idea di far costruire una villa a Baveno, una cittadina che attraeva molti visitatori e nuovi possidenti per la posizione amena sulle sponde del lago e anche perché posta sulla via del Sempione in collegamento con la Francia e la Svizzera, di comoda e strategica collocazione per gli affari del signor Mannati. La villa venne costruita dall'architetto Alberto Tappi (1812-1887), la licenza di costruzione venne rilasciata nel 1859 e fu preceduta, due anni avanti, dall'autorizzazione alla costruzione del muro di cinta che separava la proprietà dal Sempione. Il musicista Umberto Giordano, compositore di famose opere, sposò Olga, figlia di Giuseppe Spatz. Egli aveva soggiornato dal 1897 al 1903 a Pallanza in villa Montebello dove compose “Siberia” e "Fedora", la sua opera preferita che avrebbe dato il nome anche alla villa bavenese in cui risiedette dal 1904 al 1924. In un capanno che si era fatto appositamente costruire nel parco compose le sue ultime opere. È proprio in questo ventennio di utilizzo che vennero aggiunti il terrazzo belvedere, sul confine nord, e tutte le altre opere di rinforzo sulla sponda. Agli inizi del XX secolo la Villa Fedora descritta da Luigi Boniforti come un edificio di "semplice di modesta architettura, piacevole per l'eleganza di stile e bella armonia, rallegrata da un bellissimo e vasto giardino". La villa è provvista di sale da pranzo, salotti di ricevimento, con annesse scuderie. Il giardino già ben strutturato ha varietà botaniche e un bosco con alberi d'alto fusto. Villa Fedora fu proprietà di Giacinto Mannati, che era un imprenditore torinese sempre in viaggio per esigenze lavorative, per le quali intratteneva molti contatti con clienti dall’estero. Aveva fatto costruire la villa nel 1857. Alla sua morte, nel 1879, la proprietà passò ai figli Filippo e Fabio che la abitarono fino al 1896, anno in cui la vendettero a Giuseppe Ceretti, Imprenditore milanese. Egli intese valorizzare ulteriormente il parco sotto la cura di due giardinieri. Alla sua morte, nel 1901, la proprietà passò ai figli Dino e Alfredo che la tennero per un paio d'anni, vendendola poi al commendatore Giuseppe Spatz, albergatore milanese, proprietario del Grand Hotel et de Milan. Villa Fedora fu edificata nella prima metà del XIX secolo in forme modeste, nel 1896 venne acquistata dalla famiglia Ceretti. Questa successione di proprietà produsse altri riadattamenti che non seguirono un progetto omogeneo e quando la Camera di Commercio di Novara, ne entrò in possesso la costruzione fu oggetto di completa ristrutturazione. Tra il 1923 e il 1924 Giordano insieme alla sua famiglia volevano trasferirsi definitivamente a Milano, mentre Sir Edmund Gabriel Davis, imprenditore inglese ma di origine ebraica, comincia a interessarsi alla villa. Può darsi che Davis intendesse comprare la villa soltanto per affittarla alle famiglie alto-borghesi che, al tempo, soggiornavano sul Lago Maggiore. Verso la fine della seconda guerra mondiale la villa viene abitata dalla famiglia di Emil Sermann, un editore ebreo austriaco, in rapporti d'affari con Davis. A Villa Fedora si rifugiarono i Sermann durante le persecuzioni antiebraiche di Milano, nel 1944. Proprio da questa dimora vennero prelevati per essere uccisi nel settembre di quello stesso anno. Davis morì senza eredi nel 1939, la villa rimase abbandonata anche a causa della guerra, fino al 1951, anno in cui venne acquisita dall'opera nazionale maternità e infanzia e per circa un trentennio divenne la casa di molti bambini orfani o bisognosi. Nel 1980 la Provincia di Novara acquisì lo stabile, poi passò alla Camera di Commercio, e oggi appartiene alla Provincia del Verbano-Cusio-Ossola. Dal 1982, il parco è destinato a fruizione pubblica. Esso si presenta armonioso nelle proporzioni, ricco di scorci panoramici e molto frequentato nella bella stagione, L'intervento di ristrutturazione più radicale è stato il collegamento dell'edificio principale con quello dell'ex-casa del giardiniere -progettata dagli architetti Pugnetti e Zuppi- destinata ad essere un auditorium e finalizzato ad aumentare la fruibilità collettiva di questo edificio pieno di storia. Andrea Lazzarini, Dimore di Lago, Andrea Lazzarini, 2015. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Villa Fedora

Lago di Mergozzo e Mont'Orfano
Lago di Mergozzo e Mont'Orfano

Lago di Mergozzo e Mont'Orfano è il nome di una zona di protezione speciale della rete Natura 2000 situata nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, nel Piemonte orientale. L'area si estende su una superficie di 483 ha e comprende due siti contigui ma distinti, il lago di Mergozzo e il Montorfano, completamente compresi nel territorio del comune di Mergozzo. L'area risulta di interesse da un punto di vista dell'avifauna perché si rileva la contemporanea presenza di specie legate agli ambienti rocciosi ed acquatici, gli ambienti più importanti per l'avifauna sono le pareti rocciose situate a sud-est del Montorfano e i canneti del lago di Mergozzo. Nel sito si ha la presenza di oltre 60 specie otto delle quali sono inserite nell'allegato I della Direttiva Uccelli che individua una lista di specie di interesse comunitario la cui conservazione richiede misure urgenti di conservazione dell'habitat. Le specie di interesse comunitario che nidificano nel sito sono: il nibbio bruno, il falco pellegrino, il gufo reale. È considerato possibile nidificante il succiacapre mentre il falco pecchiaiolo e il biancone è probabile che nidifichino nei pressi della ZPS. Nel lago si trovano diverse specie acquatiche, tra cui il germano reale, lo svasso maggiore e il martin pescatore. Alcune specie compaiono in inverno, tra queste la strolaga mezzana, l'airone cenerino, il cormorano, la gallinella d'acqua e la folaga, vista la posizione alla sbocco di un'ampia vallata alpina il sito è rilevante anche per le specie di passaggio. Nel canneto si ha la presenza di alcuni tipi di silvidi, come il cannareccione, la cannaiola verdognola e la cannaiola. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lago di Mergozzo e Mont'Orfano Lago di Mergozzo e Mont'Orfano (PDF), su regione.piemonte.it. URL consultato il 25 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2018). Zona di Protezione Speciale IT1140013 – Lago di Mergozzo e Mont'Orfano – Piano di Gestione (PDF), su giscartografia.csi.it, Istituto Piante da Legno e l'Ambiente; Regione Piemonte, 2017. URL consultato il 25 aprile 2018.

Lago di Mergozzo
Lago di Mergozzo

Il lago di Mergozzo (lagh da Margözz in dialetto ossolano) è uno specchio lacustre nelle Alpi Lepontine, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, quarto lago del Piemonte per estensione. Il lago è completamente compreso nella zona di protezione speciale Lago di Mergozzo e Mont'Orfano. Sulle rive del lago si affaccia il caratteristico comune di Mergozzo che dà il nome al lago. Il lago si trova in Piemonte nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola e, in linea d'aria, dista circa un paio di chilometri dal Lago Maggiore e una decina dal lago d'Orta e da Omegna. Il lago di Mergozzo è circondato dal Montorfano - che lo separa dalla Valle del Toce - e dai primi rilievi della Val Grande, come ad esempio le creste frastagliate dei Corni di Nibbio. Gli affluenti del lago sono il rio Rascina e il rio Valle dei Noci. La lunghezza massima del bacino è di circa 2,5 km, la larghezza di poco più di un chilometro, mentre la circonferenza misura circa 6 km. La profondità massima delle acque è di 74 metri, per un volume totale d'acqua di 90 milioni metri cubi. Oggi il Lago di Mergozzo e il Lago Maggiore sono collegati tramite un piccolo canale non navigabile lungo 2,7 km, le cui acque scorrono dal Mergozzo al Verbano visto che esso è più elevato rispetto al Maggiore di circa 1 metro. Le acque di questo piccolo lago risultano essere tra le più pure e pulite d'Italia: vista la mancanza di industrie sulle rive, il divieto d'uso di barche a motore e una rete fognaria che - con dei sofisticati filtri - non scarica nel bacino ma nel Toce. In tempi antichi il lago rappresentava l'estrema punta del braccio occidentale del Lago Maggiore, il cosiddetto Sinus Mergotianus. In passato, tuttavia, il lago era più esteso ed elevato. Da circa cinque secoli, le continue inondazioni e alluvioni del fiume Toce hanno formato un lembo di terra che ha diviso i due bacini (Lago di Mergozzo, appunto, e Lago Maggiore) e sul quale è nata la frazione di Fondotoce, appartenente al capoluogo Verbania. Le acque del lago di Mergozzo sono tra le più pulite d'Italia. Proprio per questo, è meta di turismo - soprattutto tedesco - e per gli appassionati di sport acquatici come la canoa, il kayaking, il windsurf. Per le sue caratteristiche, risulta essere una delle mete predilette per gli appassionati di pesca sportiva. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su lago di Mergozzo