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Chiesa di San Martino (Montegiovi)

Chiese dedicate a san Martino di ToursChiese di Castel del PianoPagine che utilizzano l'estensione KartographerStub - chiese della provincia di Grosseto
Chiesa di San Martino a Montegiovi GR
Chiesa di San Martino a Montegiovi GR

La chiesa di San Martino si trova a Montegiovi, nel comune di Castel del Piano (GR). Anticamente apparteneva all'abbazia di Sant'Antimo ed è documentata nel 1302-1303. Nonostante i rimaneggiamenti moderni, tra i quali l'aggiunta del campanile, la facciata conserva elementi architettonici trecenteschi nel paramento a filaretto e nel portale a tutto sesto. Le testimonianze pittoriche del settecentesco interno mostrano una maniera vicina ai modi di Francesco Nasini, cui si devono la Madonna del Rosario tra i Santi Domenico e Caterina da Siena (secondo altare a destra) e la Madonna col Bambino, San Giovannino e Santa Monica firmata e datata 1692 (secondo altare a sinistra).

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Martino (Montegiovi) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Martino (Montegiovi)
Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana

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58033 Unione dei Comuni Montani Amiata Grossetana
Toscana, Italia
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Chiesa di San Martino a Montegiovi GR
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Luoghi vicini

Zancona (torrente)
Zancona (torrente)

La Zancona è un torrente della Toscana meridionale, che nasce dalla Riserva Naturale del Monte Labbro fino a confluire nel fiume Ente. Il corso d'acqua attraversa i territori comunali di Arcidosso, Castel del Piano, Cinigiano e Seggiano. Scendendo dalle pendici occidentali del Monte Amiata e da quelle settentrionali del Monte Labbro, si dirige a nord attraversando i villaggi delle Macchie e Zancona, passando fra il poggio di Roveta ed Arcidosso, lambisce ad ovest Montelaterone, e prosegue a nord lasciandosi alla sinistra il borgo di Monticello Amiata. Dopodiché si inoltra sotto Montegiovi, dove insieme al torrente Vivo, si immette nel torrente Ente. Il tragitto si conclude dopo circa 10 chilometri, dove l'Ente, che ha accolto nel suo corso d'acqua la Zancona e il Vivo, confluisce nell'Orcia. Il torrente presenta un fondo perlopiù ciottoloso, anche se non mancano zone in cui il fondale è sabbioso o a grandi massi. L'acqua è limpidissima e pulita, e la vegetazione è quella tipica del bosco cedue, con tronchi e radici che interrompono talvolta la corrente. La Zancona è un torrente molto famoso per la pesca, essendo ricco di pesci quali la trota e il barbo. Lungo il torrente, nei pressi dell'isola ecologica situata oltre il viadotto sulla vallata, sono stati rinvenuti reperti risalenti al IV secolo a.C. e una necropoli del III-II secolo a.C., ovvero un sepolcro a incinerazione caratterizzato dalla presenza di urne di arenaria e vasi cinerari su cui sono scritti i nomi dei defunti in etrusco.