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Esquilino

Pagine che utilizzano collegamenti magici ISBNRoma R. XV EsquilinoSenza fonti - antica RomaSenza fonti - novembre 2009Sette colli di Roma
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COLLI DI ROMA
COLLI DI ROMA

L'Esquilino è il più alto (58,3 metri su viale di Monte Oppio) ed esteso dei sette colli sui quali fu fondata Roma. Il Colle è formato da tre alture: l'Opius nel settore meridionale, il Fagutal in quello occidentale, confinante con la Velia, e il Cispius nella parte settentrionale, dove si trova attualmente la basilica di Santa Maria Maggiore. Amministrativamente solo la parte nordorientale del colle ricade sotto il rione omonimo, mentre il suo settore sudoccidentale è ricompreso nel rione Monti. I due rioni sono separati da via Merulana, rettifilo di collegamento tra le piazze dove sorgono le basiliche patriarcali di S. Maria Maggiore e di S. Giovanni in Laterano.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Esquilino (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Esquilino
Via dell'Olmata, Roma Municipio Roma I

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Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 41.895555555556 ° E 12.496666666667 °
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Indirizzo

Casino di Villa Sforza

Via dell'Olmata
00184 Roma, Municipio Roma I
Lazio, Italia
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COLLI DI ROMA
COLLI DI ROMA
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Luoghi vicini

Catacombe di Roma
Catacombe di Roma

Le catacombe di Roma sono antiche aree cimiteriali sotterranee realizzate sia dalla comunità ebraica che da quella cristiana nel suburbio della città di Roma a partire dalla fine del II secolo. Sono caratterizzate da una rete di gallerie scavate nella roccia (per lo più di natura tufacea), talvolta articolate su più livelli sovrapposti, con loculi per inumazioni ricavati nelle pareti e meno frequentemente con deposizioni scavate nella pavimentazione. Nelle gallerie cimiteriali si aprono occasionalmente accessi che conducono a camere private, dette cubicoli, non di rado decorate da affreschi e destinate a famiglie o gruppi più facoltosi. Le catacombe ebraiche presentano alcuni caratteri peculiari, come la presenza di tombe a forno (kokhim). Aree cimiteriali sotterranee simili a catacombe ma di ridotta estensione erano realizzate anche dai pagani: sono generalmente definite ipogei o ipogei di diritto privato perché realizzati da uno o più privati cittadini e non da comunità religiose. Per tale motivo per alcune catacombe minori prive di documentazione storica ed epigrafica non si è in grado di stabilire con certezza se appartenessero o meno alla comunità cristiana. Nel sottosuolo di Roma esistono più di 50 catacombe in cui si snodano circa 150 km di gallerie. Le catacombe romane di certa o probabile attribuzione alla comunità cristiana sono poste sotto la custodia e l'autorità della Pontificia commissione di archeologia sacra, in ottemperanza a quanto stabilito nel 1929 dai Patti Lateranensi tra lo Stato Italiano e la Santa Sede.

Palazzo Giorgioli
Palazzo Giorgioli

Palazzo Giorgioli è un palazzo situato a Roma, in Via Cavour, nel centrale Rione Monti, costruito tra il 1883 e il 1888 ad opera di Carlo Maria Busiri Vici per conto di Benedetto Giorgioli. Giorgioli era un appaltatore edile, già proprietario di immobili in questo luogo. Il tracciamento di Via Cavour, voluta dal nuovo regno d'Italia come asse di collegamento tra la stazione Termini e i Fori imperiali e realizzata a partire dal 1880, fu occasione di grandi operazioni edilizie e immobiliari. Se si percorre la strada si possono leggere ancora oggi, sui portoni di molti palazzi, gli anni di costruzione, che si situano tra il 1884 e gli anni 10 del '900. Il terreno era costituito da una valle piuttosto ripida e dislivellata - che era poi la valle della Suburra. Via Cavour, che doveva anche creare e mantenere una pendenza regolare per superare il dislivello tra la cima del Viminale e la valle dei Fori, nacque perciò come una sorta di enorme terrapieno, rispetto al quale le strade antiche - come via Urbana o via in Selci - finirono per infossarsi o, come nel caso della piazza di S. Francesco di Paola, per essere issate su terrapieni e sostruzioni. Ai lati del tracciato della nuova via sorsero poi, come una quinta teatrale, grandi condomini destinati alla piccola borghesia impiegatizia, mentre il tessuto edilizio e urbanistico retrostante mantenne in generale le proprie caratteristiche stratificatesi nei secoli. Palazzo Giorgioli è un esempio tipico di questa edilizia protoumbertina, sia dal punto di vista funzionale - immobile destinato sin dall'inizio per locali commerciali al piano terreno, e sopra in abitazioni in affitto non prive di pretese - che estetico, con il prospetto monumentalizzato da grandi colonne e bugnato in cemento su via Cavour, la via principale e nuova, la conservazione della lapide in memoria del tracciamento della seicentesca via Zonca, sull'angolo, e la assoluta modestia della facciata verso la via di S. Maria Maggiore, che era poi la strada storica che congiungeva la basilica liberiana alla Suburra, e veniva ora tagliata a sghimbescio dalla nuova strada.