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Il Pennello

Contestualizzare fonti - cucinaContestualizzare fonti - gennaio 2015Pagine che utilizzano l'estensione KartographerRistoranti di Firenze
Da pennello, 00
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Il ristorante Il Pennello nacque a Firenze nel locale in cui si trovava l'antica osteria del pittore Mariotto Albertinelli che, come dice il Vasari nelle Vite dei più eccellenti pittori, scultori e architettori, Questa osteria si trovava nei pressi del Ponte Vecchio ma, poiché nella vicina Torre degli Amidei c'era la sede delle guardie, essa non aveva molti clienti. Perciò fu trasferita fuori della Porta a San Gallo, oltre le mura della città ed anche qui la clientela era scarsa. L'Albertinelli fu costretto allora a spostare il suo locale nel centro cittadino e la nuova sede fu Piazza San Martino, vicino alla Casa di Dante e alla Torre della Castagna, in un fondo lasciato libero da un cimatore di lana fallito. L'osteria ebbe come clienti Giuliano Bugiardini ed Innocenzo da Imola, scolari dell'Albertinelli, ed anche Benvenuto Cellini, Michelangelo, Maso Manzuoli, il Pontormo ed Andrea del Sarto. Nel 1886, il casentinese Giuseppe Aiolli aprì un ristorante sull'antica osteria dell'Albertinelli e, per ricordare il famoso pittore che ne fu proprietario, lo chiamò Il Pennello. Nel 1911, fece costruire all'esterno una loggetta in stile trecentesco e vi appose un medaglione in terracotta per ricordo dell'artista.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Il Pennello (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Il Pennello
Via Dante Alighieri, Firenze Quartiere 1

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50122 Firenze, Quartiere 1
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Torre dei Donati
Torre dei Donati

La torre dei Donati è una delle antiche torri del centro storico di Firenze, situata in via del Corso ai numeri 31-33 rosso. Questa torre ha la classica pianta quadrangolare inserita nella cortina degli edifici lungo la strada. Si distingue per il filaretto in pietra a vista e per alcuni elementi tipici delle case-torri come le buche pontaie, dove anticamente si inserivano le travi in legno che costituivano le impalcature. Sulla torre è posta una lapide dantesca che ricorda la fine di Corso Donati. Nelle vicinanze esistono altre torri della potente famiglia Donati, come le cosiddette torri di Corso Donati, ma nella stessa zona sono anche presenti le torri dei Cerchi, la famiglia rivale dei Donati. Fu proprio l'invidia per chi avesse la torre più alta ad accendere la rivalità tra le due famiglie che sfociò nelle sanguinose lotte tra guelfi bianchi e neri, cantate da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Proprio alla famiglia Alighieri appartennero alcune case che si trovano sul cortile su cui prospetta il retro della torre dei Donati. Per dividere fisicamente le case dei Cerchi da quelle dei Donati, quando le lotte tra le fazioni si fecero più aspre arrivando a minacciare di sfondare le mura nella notte per assalire i vicini tanto odiati, il comune decise il taglio di un vicolo-cuscinetto, il cosiddetto vicolo dello scandalo, che ancora oggi si apre pochi edifici a destra della Torre dei Donati. Il suo sinuoso serpeggiare in strettissimi passaggi spesso coperti da archi e volte può dare un'idea di come fosse contorta l'urbanistica medievale nella cerchia antica di Firenze.