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Chiesa di San Giusto in Piazzanese

Chiese di PratoPagine con mappe
Chiesa di San Giusto in Piazzanese 06
Chiesa di San Giusto in Piazzanese 06

La pieve di San Giusto in Piazzanese sorge a San Giusto, frazione meridionale del comune di Prato. È la chiesa più antica del territorio di Prato, al di fuori del centro storico. La pieve, documentata sin dal 779 e ricostruita tra l'XI e i primi del XII secolo, mantenne a lungo una notevole importanza, controllando un vasto territorio; dal XV secolo ne furono patroni i Martelli. Sulla piana circostante, il complesso è segnalato dal notevole campanile gotico a torre, con due ordini di bifore archiacute (la cella è più tarda), che fu ricostruito intorno al 1360 (il precedente, usato come torre di avvistamento, era stato demolito dal Comune nel periodo delle scorrerie di Castruccio Castracani, che assediò il paese senza riuscire a conquistarlo). Al suo interno alloggiano cinque campane di diverse epoche e fusioni; la campana maggiore è opera dei fratelli pistoiesi Bresci e risale al 1902, la terza è stata fusa da Raffaello Magni di Lucca nel 1962, mentre le restanti tre campane sono state recentemente aggiunte dal fonditore Paolo Capanni di Castelnovo ne’ Monti (RE) nel 2002. Un unitario, garbato intervento settecentesco caratterizza la facciata, con ampio porticato (1740 circa), e gli interni (1730-1745), rivestendo la struttura medievale a tre navate. Oltre a un bel fonte battesimale in maiolica robbiana con Storie del Battista, opera di Benedetto Buglioni del 1505-1510, negli altari in stucco si conservano pale secentesche: una Circoncisione attribuita a Vincenzo Dandini e una Madonna col Bambino e santi (1630 circa) di Giovan Pietro Naldini. Il presbiterio, sormontato da una cupoletta cieca (1736) con decorazioni settecentesche, ha sul fondo del coro una tela di Tommaso Gherardini con San Giusto (1764). Il contiguo Sacrario dei caduti conserva resti di discreti affreschi trecenteschi. In sacrestia, oltre ad un tabernacolo con la Crocifissione, affrescato da Arrigo di Niccolò, è posta una statua quattrocentesca in arenaria, di San Bartolomeo. Nella contigua Compagnia della Santa Croce la vivace tavola cinquecentesca con la Deposizione (1579) è opera di Michele delle Colombe. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chiesa di San Giusto in Piazzanese Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012). Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).

Estratto dall'articolo di Wikipedia Chiesa di San Giusto in Piazzanese (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Chiesa di San Giusto in Piazzanese
Viale della Rimembranza, Prato San Giusto

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Chiesa di San Giusto in Piazzanese

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59100 Prato, San Giusto
Toscana, Italia
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Chiesa di San Giusto in Piazzanese 06
Chiesa di San Giusto in Piazzanese 06
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Luoghi vicini

Oratorio di San Bartolomeo (Prato)
Oratorio di San Bartolomeo (Prato)

L'Oratorio di San Bartolomeo è un edificio religioso trecentesco di Prato, ov'è sito in via Cava. Rara testimonianza di edificio religioso minore in stile gotico, fu innalzato dalla potente famiglia pratese dei Guazzalotti, nella seconda metà del Trecento. Le pareti in muratura mista sono regolarizzate da spigoli in arenaria e forate da monofore ogivali lobate, mentre in facciata un portale bicromo ospita nella lunetta un vigoroso altorilievo tardo trecentesco (Madonna col Bambino e santi), molto danneggiato. L'interno è impreziosito da affreschi fatti eseguire tra l'ultimo quarto del XIV e i primi del XV secolo da membri della famiglia Guazzalotti, spesso ritratti ai piedi dei santi: sulla destra un Sant'Antonio abate (di Arrigo di Niccolò), e Due santi di Francesco di Michele, autore anche delle solide e severe figure sulla parete opposta (San Giuliano e la Madonna col Bambino, 1375-80), dipinte sotto imponenti baldacchini con cupola. Dello stesso pittore o di un collaboratore sono, di lato all'arco trionfale, il Martirio di san Bartolomeo e Sant'Antonio abate. Al centro del coro, con volta a crociera, l'altare è ornato da un originale finto trittico ad affresco, e da una rara nicchia prospettica dipinta con oggetti liturgici (ispirata a quella di Taddeo Gaddi in Santa Croce), di Arrigo di Niccolò, autore anche della Santa Maria egiziaca (1395), sulla sinistra. All'opposto è invece un bel San Giovanni Battista, forse di Cenni di Francesco, mentre la parete di fondo conserva un'Annunciazione e due Santi, del tardo Trecento. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sull'oratorio di San Bartolomeo Fonte: scheda nel sito della Diocesi di Prato, su diocesiprato.it (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2012).

Cafaggio (Prato)
Cafaggio (Prato)

Cafaggio è una frazione del comune italiano di Prato, nell'omonima provincia, in Toscana. Si trova nella circoscrizione Sud, sulla direttrice storica della città verso la parte meridionale della piana pratese e verso il Montalbano. Cafaggio, attraversata dall'autostrada Firenze-Mare, negli ultimi anni si è allargata, inglobando anche la zona di via Cava, vicino alla frazione di San Giusto. Posta in un'area di antica bonifica romana, interessata nella centuriazione della colonia di Florentia, il nucleo abitato potrebbe essere di antica origine. Il toponimo infatti è di origine longobarda (gahagi con il significato di area boschiva recintata, cioè una chiusa soggetta ad una bandita di caccia. Non è probabile che si possa identificare Cafaggio con l'omonima località riportata in un documento del 766 citato da Emanuele Repetti, in quanto il toponimo (ed il termine derivato "gaggio") è molto diffuso in Toscana e potrebbe essere un utile indicatore della diffusione delle aree d'insediamento longobardo. Per esempio si citano: Cafaggio presso Campiglia Marittima Cafaggio presso Seravezza castello di Cafaggio presso Impruneta località Basilica Cafaggio presso Panzano in Chianti Fattoria Cafaggio di Pesa tra Panzano e Castellina in Chianti Cafaggio presso San Miniato Una località denominata Cafaggio era presente anche a Firenze, poco fuori le mura urbane: terreno recintato di proprietà del vescovo, in un'area oggi corrispondente a Piazza Santissima Annunziata. Il toponimo è diffuso anche in Liguria: vedasi, ad esempio, la frazione del Cafaggio nel comune di Ameglia (SP), attestato nei documenti medievali. Nel medioevo il nucleo abitato si sviluppava intorno l'attuale chiesa di Santa Maria documentata dal 998. La situazione del piccolo medievale dovrebbe essere rimasta immutata fino al XX secolo, quando a partire dagli anni sessanta la frazione si è sviluppata con un ampliamento lungo la Via Roma (la via principale della frazione insieme a Via del Ferro), e la costruzione di numerose case tra la zona di via Roma e di via Cava. Il paese è stato tra i più colpiti dall'Olocausto, con un elevato numero di caduti e deportati durante la Seconda Guerra Mondiale. L'evento viene celebrato fra la prima e la seconda settimana di marzo con manifestazioni e cerimonie religiose. Dal 2006, grazie al contributo di tanti abitanti della frazione e della città, nelle due settimane centrali del mese di agosto si svolge la Festa del Volontariato. Presso gli spazi all'aperto della Casa del Popolo, decine di volontari dedicano parte delle loro ferie ad organizzare una festa popolare fatta di buon cibo e convivialità. In migliaia di persone ogni anno si siedono ai tavoli della festa per gustare i piatti della tradizione permettendo poi ai volontari di raccogliere migliaia di euro che saranno donati alle associazioni del territorio impegnate nel sociale. Nel rispetto del motto della festa che è " aiutare chi aiuta". Sicuramente tra gli edifici di prestigio spicca la chiesa di Santa Maria a Cafaggio. La sede distaccata della chiesa, chiamata dagli abitanti del posto "Chiesino Giovannelli" è situata tra via Roma e via Elsa Morante. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cafaggio

Tobbiana
Tobbiana

Tobbiana è una frazione di Prato che fa parte della circoscrizione sud del comune. Il toponimo è di derivazione latina e si pensa che l'insediamento risalga all'epoca romana, quando tutta la zona della piana tra Fesulae, Florentia e Pistoria era interessata dalla centuriazione. Fu un centro plebano fino all'XI secolo, in seguito divenne villa del circondario pratese. In quel periodo furono realizzate bonifiche e regolarizzate le strade. Con la vicina Iolo o Jolo fu assediata e parzialmente distrutta nel 1332-1335 da Castruccio degli Antelminelli, per questo, in compensazione, venne poi esentata dal pagamento delle tasse comunali. Nei censimenti la località di Tobbiana risultava di modeste dimensioni: 165 abitanti nel 1428, 211 nel 1642 e 233 nel 1784. Nell'Ottocento la popolazione fu ulteriormente decimata da un'epidemia di colera dovuta alle precarie condizioni igieniche. In tempi più recenti è stata interessata dal generale incremento economico e demografico, ma ha mantenuto il carattere di piccola frazione con una propria identità. Vi si trovano la chiesa di San Silvestro a Tobbiana, composta da due edifici affiancati (uno antico ma di aspetto sette-ottocentesco, e uno moderno, risalente al 1974) e una torretta medievale nell'ex-cascinale detto la Fattoria, che nel 1584 risultava appartenente all'ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze. L'edificio ospita adesso la Casa del popolo intitolata al partigiano tobbianese Fiorello Bini. Materiale informativo chiesa di San Silvestro a Tobbiana.

Piana di Firenze-Prato-Pistoia

La Piana di Firenze-Prato-Pistoia è una conca intermontana di origine alluvionale nell'entroterra della Toscana settentrionale nell'area dove si sviluppano gran parte delle aree urbane di Firenze, Prato e Pistoia. La piana è divisa a ovest dalla Valdinievole e dai rilievi collinari di Serravalle Pistoiese; a nord è delimitata dai rilievi meridionali della Montagna Pistoiese, dal Monteferrato, dai Monti della Calvana, da Monte Morello e dai rilievi collinari che si elevano a nord della città di Firenze; a est è delimitata dalle prime propaggini collinari che si elevano tra i comuni di Fiesole, Pontassieve e Bagno a Ripoli; a sud è chiusa dalle prime colline del Chianti fiorentino e, nel settore centro-occidentale, dal massiccio collinare del Montalbano. Il territorio interessa tre territori. La parte orientale della piana è amministrata dalla Città metropolitana di Firenze, quella centrale dalla provincia di Prato e la parte occidentale da quella di Pistoia: talvolta le corrispondenti aree vengono denominate Piana Fiorentina, Piana Pratese e Piana Pistoiese, pur essendo situate nella medesima conca. Le principali città della piana sono appunto Firenze, Prato e Pistoia. I principali corsi d'acqua che attraversano la piana sono il fiume Arno nel suo settore meridionale, dal Bisenzio nel settore centrale e dall'Ombrone Pistoiese nella parte occidentale; la piana è attraversata anche da numerosi corsi d'acqua secondari che sono affluenti dei tre fiumi principali. In alcune aree della piana si trovano aree umide, che costituiscono i residui di un antico bacino lacustre che originariamente occupava gran parte del territorio. Gli Stagni di Focognano nei pressi di Campi Bisenzio costituiscono l'esempio più esteso e meglio conservato di ciò che resta dell'antico bacino lacustre che un tempo occupava la piana. Altri piccoli laghi e stagni sparsi si trovano anche nell'area tra Agliana e Quarrata, tra Prato e Poggio a Caiano, nell'area tra Campi Bisenzio, Signa e Lastra a Signa e tra Sesto Fiorentino e Firenze dove il principale specchio d'acqua rimasto è il Lago di Peretola. Con una popolazione di 1 milione di abitanti, nella sola Piana di Firenze-Prato-Pistoia si registra quindi circa il 30% della popolazione regionale; da notare inoltre che sempre ivi si trova la maggior parte dei comuni più popolosi della Toscana, a partire da Firenze e Prato, rispettivamente la prima e la seconda città della regione per numero di abitanti (ambedue i comuni inoltre sono tra i primi venti italiani per numero di abitanti). Grazie alla posizione geografica, ai valichi appenninici con altitudine bassa (come Montepiano), alla vicinanza con città portuali, la Piana di Firenze-Prato-Pistoia è stata fin dall’età etrusca un importante centro commerciale e industriale della penisola italiana, come ci testimoniano per esempio gli scavi archeologici condotti nella zona di Gonfienti (periferia orientale di Prato). Oggi la Piana di Firenze-Prato-Pistoia registra numeri fondamentali per l’economia della Toscana. Le attività principali sono molteplici, dal turismo - in primis con la città di Firenze, una delle città italiane più conosciute a livello mondiale, ma anche con altre mete, come per esempio le ville medicee nel pratese e nel fiorentino, Patrimonio dell’Umanità UNESCO -, dal distretto dell’industria tessile e dell’economia circolare - principalmente nei comuni di Prato, Montemurlo, Campi Bisenzio e Calenzano -, dall’importante polo floricolo e vivaistico - attivi principalmente a Pistoia e nei comuni limitrofi -, dall’industria del mobile a Quarrata e anche dalla prestigiosa e antica industria della ceramica a Sesto Fiorentino. Nei quartieri di Osmannoro (Sesto Fiorentino), San Donnino, Capalle (Campi Bisenzio) e Pratignone (Calenzano) hanno sede importanti centri logistici per la Regione e l’Italia centrale, oltreché la presenza dell’Interporto della Toscana Centrale nel comune di Prato. Autostrada A11 - Firenze-Mare (Firenze Peretola-Pisa Nord) Autostrada A1 - Autostrada del Sole (Milano-Napoli): caselli di Calenzano/Sesto Fiorentino, Firenze Nord, Firenze Scandicci Principali Strade Statali SS719 SGC Firenze-Pisa-Livorno (FI-PI-LI) SS66 - Pistoiese Ferrovia Maria Antonia Ferrovia Bologna-Firenze (LL) Ferrovia Bologna-Firenze (AV/AC) Ferrovia Porrettana Ferrovia Leopolda L’unico comune della Piana a essere servito dall’Alta Velocità e dai treni Nazionali è Firenze, mentre invece Prato è servita soltanto dai Treni Nazionali. Risulta essere in costruzione l’hub di Firenze Belfiore, futuro punto nevralgico per la mobilità della Toscana. L’unico aeroporto della zona è quello di Firenze-Peretola (Amerigo Vespucci). Sono allo studio o in progetto diversi prolungamenti del Sistema Tranviario Fiorentino, rivolti principalmente ai comuni di Scandicci, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Calenzano e Prato. Risultano in progetto varie piste ciclabili, per consentire gli spostamenti green fra i comuni e favorire la mobilità integrata con i mezzi ferrotranviari. Firenze Prato Pistoia Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Piana di Firenze-Prato-Pistoia

Museo di scienze planetarie
Museo di scienze planetarie

Il Museo di scienze planetarie, situato a Prato, è dedicato all'astronomia, alle scienze planetarie e alla mineralogia. Il museo è stato fondato per iniziativa della Provincia di Prato, realizzato in collaborazione con alcuni enti scientifici nazionali ed esteri, tra cui l'Istituto Geofisico Toscano e l'Università di Firenze, ed è curato dalla Fondazione Prato Ricerche. Il percorso museale segue la storia evolutiva dell'Universo, dalla sua nascita alla formazione del Sistema Solare. Il tema è illustrato con una rappresentazione della Via Lattea e con il modello in scala dei pianeti, accompagnati da immagini e filmati esplicativi. L'itinerario prosegue con l'esposizione, in sei sezioni, di una parte delle due importanti collezioni custodite dal museo, che raccolgono 400 campioni di meteoriti, impattiti e tectiti, e circa 4100 minerali. Di particolare interesse scientifico alcuni reperti originati sulla Luna e su Marte e caduti sulla Terra, e la meteorite metallica di Nantan, la più grande presente in Italia. Una sezione del museo è dedicata agli studi astronomici di Galileo Galilei, illustrati mediante semplici esperimenti interattivi, e all'esplorazione spaziale, con una ricostruzione virtuale della Stazione spaziale internazionale. Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sul Museo di scienze planetarie Sito ufficiale, su museoscienzeplanetarie.eu. Sito ufficiale precedente, su mspo.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2010). Il museo nel sito della Fondazione Prato Ricerche, su pratoricerche.it. Il museo nel sito Scienza nei Musei , su lascienzaneimusei.it. Il museo nel sito Museo Galileo - Istituto e Museo di Storia della Scienza, su brunelleschi.imss.fi.it. Il museo nel sito Rete civica di Prato, su cultura.prato.it. URL consultato il 20 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2010).