place

Albergo dei Poveri (Genova)

Castelletto (Genova)Pagine con mappePalazzi di GenovaUniversità degli Studi di GenovaVoci con codice LCCN
Voci con codice VIAFVoci con codice WorldCat IdentitiesVoci non biografiche con codici di controllo di autorità
Albergo dei Poveri (Genova) 10
Albergo dei Poveri (Genova) 10

L'Albergo dei Poveri è un edificio situato in piazza Emanuele Brignole, nel quartiere di Castelletto, a Genova.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Albergo dei Poveri (Genova) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Albergo dei Poveri (Genova)
Salita di San Nicolò, Genova Carmine

Coordinate geografiche (GPS) Indirizzo Collegamenti esterni Luoghi vicini
placeMostra sulla mappa

Wikipedia: Albergo dei Poveri (Genova)Continua a leggere su Wikipedia

Coordinate geografiche (GPS)

Latitudine Longitudine
N 44.418 ° E 8.92917 °
placeMostra sulla mappa

Indirizzo

Albergo dei Poveri

Salita di San Nicolò
16125 Genova, Carmine
Liguria, Italia
mapAprire su Google Maps

linkWikiData (Q3607964)
linkOpenStreetMap (1532626)

Albergo dei Poveri (Genova) 10
Albergo dei Poveri (Genova) 10
Condividere l'esperienza

Luoghi vicini

Castello Bruzzo
Castello Bruzzo

Il Castello Bruzzo (già Villa Micheli) è una villa situata nella zona collinare di Genova (in via Piaggio, sopra la circonvallazione a monte), commissionata all'architetto Gino Coppedè nel 1904 dall'ingegner Pietro Micheli e che riprende il modello del castello Mackenzie, dello stesso architetto. La villa si trova in una zona panoramica dove vennero realizzate altre ville tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, tra i quali il villino Govi (Ingegner Canessa, 1903) ed il villino Flavia (Ingegner Tallero, 1904). Coppedè vi aveva già realizzato la villa Dellepiane, in forma di chalet e subito dopo il villino Cogliolo (1904-1905) e la villa Canepa (1906). Al progetto della villa Micheli collaborò l'ingegnere Giuseppe Predasso. Nel 1912 l'edificio fu acquistato da Lorenzo Bruzzo e venne sopraelevato. L'edificio è costituito da un blocco centrale quadrangolare in forma di castello, con un'alta torre conclusa da un tetto a padiglione, al quale sono aggiunti altri corpi di fabbrica. I muri sono in bugnato di pietra grigia con inserti in mattoni e rilievi decorativi in marmo; è presente una ricca decorazione in ferro battuto (porta-torce, anelli, reggi-aste per bandiere). La loggia verso sud ha volte affrescate con le allegorie delle e i segni dello Zodiaco entro riquadri con motivi floreali stilizzati. Il salone centrale presenta un grande camino in pietra con l'iscrizione "optima pandens" ("che mostra cose ottime") e sulla cappa un tondo con San Giorgio che trafigge il drago. Le altre pareti, affrescate con decorazioni di nastri, trofei, rami e grottesche, presentano ampie vetrate. incorniciate in legno scolpito, che mettono in comunicazione il salone con il deambulatorio del piano superiore. Il soffitto è a cassettoni lignei separati da travi intagliate con patere dorate; i cassettoni sono affrescati con putti isolati o in coppie che sorreggono festoni o cartigli (uno di questi riporta la data del 1913 e le iniziali L.B. del nuovo proprietario Lorenzo Bruzzo); al centro un lacunare più ampio con l'allegoria del Trionfo dell'industria e del commercio, del pittore Luigi Morgari. Dal soffitto pende un lampadario in bronzo. La sala "dei suonatori e delle danze", originariamente sala da gioco, presenta il soffitto con cassettoni lignei e pareti affrescate dal pittore Enrico Bernardi: alle pareti, in riquadri delimitati da una fascia con fiori stilizzati e nastri, sono raffigurate quattro "scene galanti" con suonatori e fanciulle, su uno sfondo appena delineato con fronde. La sala "delle rose stilizzate", originariamente biblioteca, presenta le pareti affrescate con rose stilizzate disposte a moduli ricorrenti sullo sfondo azzurrino, al di sopra di una boiserie, ora dipinta in verde La sala ospita un grande camino in granito rosato e presenta il soffitto a travature lignee con specchiature lunghe e strette con fitta decorazione policroma. Le pareti sono affrescate con ramoscelli e frutti disposti a reticolato in moduli ricorrenti su uno sfondo rosso cupo; al centro è un grifone stilizzato. Nella fascia di raccordo tra soffitto e pareti sono dipinti ghirlande, festoni di fogliame e graticole stilizzate (strumento del martirio di san Lorenzo), intervallati da tondi con motti in latino ("ferreo labore", "ex igni resurgo") Genova nuova, Genova 1902. G. Coppedè, Castelli e ville in carattere quattrocentesco di Gino Coppedè, con 8 foto del Castello Bruzzo, Milano, 1914. A. Cappellini, La via di Circonvallazione a monte, collana 'Genova, vol. 3, 1933, pp. 215-235. R. Bossaglia, M. Cozzi, I Coppedè, Genova 1982. A. Maniglio Calcagno, Giardini, parchi, paesaggio nella Genova dell'Ottocento, Genova 1984. AA VV, Le ville del Genovesato, il centro, Genova 1985. F. Sborgi (a cura), Il mito del Moderno. La cultura liberty in Liguria, Genova 2003. Mario Bottaro, Palazzo Pastorino e Gino Coppedè a Genova, Genova 2006. G. Bozzo (a cura di), Il Castello Mackenzie a Genova. L'esordio di Gino Coppedè, Silvana Editore, 2007 (a p.62 riproduzione di un particolare dell'affresco di Enrico Bernardi nella sala dei suonatori e delle danze). Art Nouveau Castelletto (Genova) Ville di Genova Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su castello Bruzzo

Stazione meteorologica di Genova Università
Stazione meteorologica di Genova Università

La stazione meteorologica di Genova Università è la stazione meteorologica di riferimento per la città di Genova. L'osservatorio meteorologico dell'Università di Genova entrò in funzione nel 1832 e, dall'anno successivo, ha iniziato ad effettuare osservazioni e registrazioni di dati senza soluzioni di continuità nel corso del tempo. Nel 1993 è stata installata una moderna stazione automatica nella stessa ubicazione di quella tradizionale di tipo meccanico. La stazione meteo si trova nell'Italia nord-occidentale, in Liguria, nel comune di Genova, a 58,3 metri s.l.m. e alle coordinate geografiche 44°24′55.04″N 8°55′36.53″E44°24′55.04″N, 8°55′36.53″E. In base alla media trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si attesta a +8,0 °C; quella del mese più caldo, luglio, è di +23,8 °C. L'escursione termica è mediamente molto contenuta, attorno ai 6 gradi di differenza tra temperatura minima e massima; tende ad essere maggiore, soprattutto in primavera ed estate, in caso di vento di tramontana o grecale, che fa aumentare i valori massimi giornalieri. Le precipitazioni medie annue, abbondanti, sono di 1.174 mm e distribuite mediamente in 80 giorni (eventi generalmente di moderata o forte intensità), con minimo relativo in estate e picco molto accentuato in autunno e massimi secondari in inverno e primavera. L'eliofania assoluta media annua si attesta a 5,9 ore medie giornaliere, con picco massimo di 9,4 ore medie giornaliere a luglio e minimo di 3,4 ore medie giornaliere a gennaio. I venti presentano direzioni prevalenti di grecale nei periodi tra gennaio e marzo e tra ottobre e dicembre e di libeccio tra aprile e settembre; la velocità media massima di 2,7 m/s si registra a novembre, dicembre e gennaio, mentre la velocità media minima di 2,4 m/s si verifica nel periodo compreso tra giugno e ottobre. Nella tabella sottostante sono riportate le temperature massime e minime assolute mensili, stagionali ed annuali dal 1833 ad oggi, con il relativo anno in cui queste sono state registrate. La temperatura massima assoluta del periodo esaminato di +37,3 °C risale al 7 agosto 2015, mentre la temperatura minima assoluta di -8,0 °C è del febbraio 1929. Pietro Maria Garibaldi, Osservatorio della R. Università di Genova. Climatologia di Genova desunta dai decenni meteorologici 1833-42 e 1871-80. Genova, Tipografia del R. Istituto Sordo-Muti, 1884. Pietro Maria Garibaldi. Contribuzione alla climatologia di Genova. Temperatura e pioggia nel sessantennio 1833-1892. Genova, Tipografia di Angelo Ciminago, 1893. Genova Stazione meteorologica Clima di Genova Clima italiano L'osservatorio della Regia Università di Genova, su nimbus.it. La fisica sperimentale tra Sette e Ottocento - L'Osservatorio meteorologico dell'Università di Genova. Dalle fondazione dell'Ateneo alla direzione di Pietro Maria Garibaldi (1773-1902), su uranialigustica.altervista.org.