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Juventus Training Center (Vinovo)

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Vinovo Media Center panoramio
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Lo Juventus Training Center (/juˈvɛntus ˈtreɪnɪŋ ˈsentə(r)/), noto anche come Allianz Training Center per motivi di sponsorizzazione, o semplicemente come JTC Vinovo (pronunciato [ˈdʒeɪː ˈtiː ˈsiː vinˈɔvo]) per via della località in cui sorge, è un centro sportivo di proprietà della società calcistica italiana Juventus Football Club. Ritenuto tra i più moderni centri sportivi al mondo, ha ospitato gli allenamenti della prima squadra maschile della Juventus dal 2006 al 2018. Ospita gli allenamenti della prima squadra femminile, gli allenamenti della seconda squadra maschile e gran parte delle attività del settore giovanile bianconero sia maschile sia femminile. Occasionalmente è stato anche sede di ritiro della nazionale italiana. Opera degli studi GAU e Shesa, e inaugurato il 15 luglio 2006 come Juventus Center, si divide principalmente tra l'area training, deputata all'attività fisica, e quella media and sponsor, riservata alle esigenze dei mass media. Il centro sportivo si trova in via Stupinigi 182 a Vinovo, comune dell'hinterland torinese, nelle vicinanze del parco naturale di Stupinigi. Dal 28 marzo 2024 ha assunto il nome commerciale di Allianz Training Center a seguito della cessione dei diritti di denominazione ad Allianz.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Juventus Training Center (Vinovo) (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Juventus Training Center (Vinovo)
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Vinovo Media Center panoramio
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Luoghi vicini

Garino (frazione)
Garino (frazione)

Garino è una frazione italiana di circa 3 600 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte, appartenente al comune di Vinovo. Garino confina a nord con il comune di Nichelino, ad ovest con la frazione Stupinigi, a sud con il comune di Candiolo, ad est con la frazione Tetti Borno e con il comune di Vinovo. Il 1º maggio del 1961 il territorio, ai tempi a tutti gli effetti comune di Vinovo, data la sua ampiezza di superficie notevole e data la sua distanza non indifferente dal centro storico del paese, venne istituito come frazione di Vinovo. Il nome di quest'ultima venne attribuito in seguito ad un referendum aperto a tutti gli abitanti del luogo che avevano tre opzioni: la prima era quella di chiamarla San Domenico Savio dal nome dell'omonima chiesa del territorio, la seconda era quella di chiamarla Sotti dal nome della cascina più importante della zona circostante mentre la terza, quella vincente, era di attribuirle il cognome della famiglia che aveva contribuito alla lottizzazione del territorio, ovvero i Garino. Da lì in poi Garino crebbe demograficamente ed urbanisticamente e nel 1973 vennero iniziati i lavori per la costruzione di due villaggi residenziali che divennero punto di riferimento per Garino: I villaggi Dega Nord e Sud. La squadra di calcio della frazione è la Polisportiva Garino, società fondata nel 1983 da un sodalizio garinese, rifondata numerose volte (l'ultima nel 2015). Il Garino milita attualmente nel campionato di Prima Categoria del Piemonte. Negli ultimi due anni ha ottenuto due promozioni consecutive partendo dalla Terza Categoria. Il 22 aprile 2018, dopo un esaltante campionato, ha raggiunto la matematica promozione nella categoria successiva, la Promozione, battendo il Nichelino Hesperia per 3 reti a 1. Lo stesso anno si è resa protagonista anche in Coppa Piemonte di Prima Categoria giungendo fino in semifinale dove viene sconfitta dal Pianezza.

Stupinigi
Stupinigi

Stupinigi (Stupinis in piemontese) è l'unica frazione del comune di Nichelino, a sua volta conurbato a sud dell'area metropolitana di Torino, in Piemonte. Ha all'incirca 200 abitanti, e vi sono collocati la celebre Palazzina di caccia, capolavoro di Filippo Juvarra, con l'annesso parco naturale che ospita anche il Castelvecchio di Stupinigi, più un castello medioevale che fu residenza dei marchesi Pallavicino. Confina con i territori delle città di Torino e Nichelino e dei comuni di Vinovo, Candiolo e Orbassano. Terra di confine tra Torino e altri feudi, il territorio definito in età medioevale Suppunicum si estende su una zona di bosco e terreno agricolo a Stupinigi Candiolo, presentava già un piccolo castello, intorno al 1340-1350, fu venduta dalle famiglie dei Signori di Cavoretto ai "Principi" (con diploma Imperiale dei Solari), nobili Astigiani. La primitiva Palazzina fu costruita nel 1360 da Bonifacio Solaro. Il castello, chiamato Castelvecchio, fu abitato dai Savoia-Acaia che nel 1439 lo vendettero al marchese Rolando Pallavicino. Nel 1563, la proprietà fu ceduta a Emanuele Filiberto, quando questi trasferì la capitale del Ducato di Savoia da Chambéry a Torino. In seguito Emanuele Filiberto donò il territorio di Stupinigi all'Ordine dei santi Maurizio e Lazzaro, noto oggi come Ordine Mauriziano. Nel 1729 Vittorio Amedeo II, nella sua veste di Generale Gran Maestro dell'Ordine, decise la costruzione dell'attuale Palazzina come residenza della famiglia reale e della nobiltà torinese durante le battute di caccia. Nel 1832 la Palazzina passò alla famiglia reale, nel 1919 fu ceduta al Demanio statale, e nel 1925 ritornò all'Ordine, così come le proprietà circostanti. La frazione fu separata dal territorio comunale di Vinovo e aggregata a quello di Nichelino il 26 luglio 1868. La Palazzina di Caccia è in restauro dal 1987. Su di essa e sull'adeguamento museale lavorano gli architetti Roberto Gabetti (1925-2000), Aimaro Oreglia d'Isola e Maurizio Momo. Il Parco naturale di Stupinigi è stato istituito nel 1991 e si estende per 1732 ettari, comprendenti zone agricole e boschive. Oltre al territorio di Nichelino interessa anche parte di quelli dei comuni confinanti di Candiolo e Orbassano. I cervi sono scomparsi da più di un secolo, ma l'area è ancora popolata da scoiattoli, moscardini, volpi, donnole, faine, lepri, e varie specie di volatili, tra i quali la cicogna bianca. È collegato al Parco fluviale del Po di Torino Sud e a Pinerolo da due piste ciclabili. Noemi Gabrielli, Museo dell'Arredamento. Stupinigi La Palazzina di Caccia, Tommaso Musolini, Torino, 1966 Luigi Mallé, Stupinigi: un capolavoro del Settecento europeo tra barochetto e classicismo: architettura, pittura, scultura, arredamento, Tipografia Torinese Editrice, Torino, 1981 Alberto Cottino, Stupinigi: la "Delizia" dei Savoia, Paravia, Torino, 1996 Roberto Baffert e Francesco Fenoglio, Castelvecchio di Stupinigi: storia e trasformazioni, Cavallermaggiore, Centro Stampa, 1998, ISBN 88-86637-10-1 AA.VV, Capitoli di storia Mauriziana/V, 9.Stupinigi Storia e vicende della Reale Palazzina, Blu Editoriale, 1999 Carlo Balma Mion, Lodovico Bò (1721-1800). Misuratore, soprastante, architetto, Trento, UNI Service, 2007, ISBN 978-88-6178-060-6 Palazzina di caccia di Stupinigi Parco naturale di Stupinigi Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stupinigi Distretto Reale di Stupinigi, su distrettostupinigi.it.

Candiolo
Candiolo

Candiòlo (Candieul in piemontese) è un comune italiano di 5 612 abitanti della città metropolitana di Torino, in Piemonte. Nel capoluogo comunale sorge la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al XVIII secolo. All'interno del parco naturale di Stupinigi è presente il castello medievale di Parpaglia, che attualmente versa in forte grado di abbandono. Nei pressi del confine comunale di Candiolo si trovano invece la Palazzina reale di caccia di Stupinigi (frazione di Nichelino) e lo storico ippodromo di Vinovo, sito nella frazione Garino (Vinovo). A partire dall'anno 1961, la popolazione di Candiolo si è quasi triplicata. Abitanti censiti Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Candiolo sono 172, così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative: Nel territorio di Candiolo ha sede l'I.R.C.C. (Istituto per la Ricerca e la Cura del Cancro), che è divenuto durante i decenni un polo ospedaliero e un laboratorio di ricerca oncologica di riferimento regionale, interregionale ed internazionale. Nelle vicinanze di Candiolo è presente lo storico ospedale San Luigi Gonzaga di Orbassano. A Candiolo è presente la biblioteca Enzo Biagi. La stazione di Candiolo, posta lungo la ferrovia Torino-Torre Pellice, è servita da treni della linea SFM 2 Pinerolo-Chivasso del Servizio ferroviario metropolitano di Torino. Tra il 1882 e il 1934 Candiolo era servita dalla tranvia Torino-Piobesi. Il comune è anche servito dalle linee della rete suburbana di bus, la 35N che permette il collegamento con Nichelino. Alla stazione di Candiolo è inoltre raccordato il binario della ditta Ambrogio Trasporti, che possiede uno scalo merci per servizi logistici su ferro e gomma, a livello regionale ed interregionale. Pouilly-sous-Charlieu, dal 2007 Contea di Santa Cruz, dal 2005 Parco naturale di Stupinigi Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Candiolo Sito ufficiale, su comune.candiolo.torino.it. Candiòlo, su sapere.it, De Agostini.