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Museo Mangini Bonomi

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Primo piano Museo Mangini Bonomi
Primo piano Museo Mangini Bonomi

Il Museo Mangini Bonomi è un museo privato a Milano, fondato nel 1985 da Emilio Carlo Mangini (1912-2003) e suo figlio Giuseppe (1945-1988). Il museo è allestito all'interno delle antiche mura della casa di proprietà dei fondatori, in via dell’Ambrosiana 20. Il museo ospita una diversificata collezione di "oggetti e strumenti di vita", che testimoniano la vita quotidiana del passato. Oltre alle collezioni di oggetti d'uso, è possibile visitare le stanze originariamente destinate all'abitazione e che esprimono il gusto antiquariale e collezionistico dei fondatori.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Museo Mangini Bonomi (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Museo Mangini Bonomi
Via dell'Ambrosiana, Milano Municipio 1

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Indirizzo

Via dell'Ambrosiana 20
20123 Milano, Municipio 1
Lombardia, Italia
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Sito web
iemmallo.server-pdr.it

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Primo piano Museo Mangini Bonomi
Primo piano Museo Mangini Bonomi
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Foro romano di Milano
Foro romano di Milano

Il foro romano di Milano era il foro, ovvero la piazza principale, della città romana di Mediolanum (la moderna Milano). Realizzato nella prima metà del I secolo da Augusto, si estendeva per circa 160 metri in lunghezza e 55 in larghezza. Si trovava esattamente all'incrocio tra il decumano (identificato con le attuali corso di Porta Romana, via del Bollo, via Santa Maria Fulcorina e via Santa Maria della Porta) ed il cardo massimo (identificato con le attuali via Manzoni, via Santa Margherita e via Nerino). Come nei fori delle altre città romane, anche nel foro romano di Milano era presenti importanti edifici pubblici come il Capitolium, la basilica, la curia, il macellum e le tabernae. Nei suoi pressi era presente la Zecca di Mediolanum. Il foro romano di Milano fu sviluppato nei secoli, soprattutto in epoca severiana, quindi tra la fine del II secolo e l'inizio del III secolo, a testimonianza delle crescente importanza che stava assumendo Mediolanum. Il foro romano perse gradualmente importanza a favore di altre zone della città, come il quartiere del Palazzo imperiale romano di Milano e l'area intorno al Palazzo Arcivescovile, quando Mediolanum divenne capitale dell'Impero romano d'Occidente, ruolo che conservò dal 286 d.C. al 402 d.C., per poi decadere definitivamente venendo ridotto nelle dimensioni e spogliato degli arredi e delle decorazioni più preziose quando la città perse lo status di capitale. Sue tracce archeologiche sono state trovate nei sotterranei della Biblioteca Ambrosiana, aperti e visitabili dal pubblico, e della chiesa di San Sepolcro, dove i resti sono visitabili su richiesta. Nel livello sotterraneo della Biblioteca Ambrosiana è possibile trovare i resti dell'antica pavimentazione di epoca augustea. La pavimentazione, ancora nella collocazione originaria, appare formata da grandi lastre rettangolari di marmo rosso di Verona aventi dimensioni irregolari. Intorno all'intero perimetro del foro sono stati anche scoperti i resti di una canaletta di pietra per lo scolo delle acque meteoriche, oltre a tracce di una gradinata di accesso alle botteghe che si doveva trovare sotto i portici laterali del foro. Nella cripta sotterranea della chiesa di San Sepolcro è invece possibile ammirare la pavimentazione in marmo rosso di Verona un tempo appartenente al foro e successivamente asportata per realizzare questo nuovo pavimento, che risale al 1030.

Mediolanum
Mediolanum

Mediolanum era una città romana della Regio XI Transpadana. Il suo centro abitato corrisponde alla moderna Milano, la quale ne rappresenta l'evoluzione storica. Era chiamata Mediólanon dagli etnografi greci, Mediolānum o Mediolānium in latino. Si presume esista anche un'attestazione epigrafica del nome di Milano nella lingua celtica locale, presente in un graffito che sarebbe stato ritrovato su un tratto delle mura romane di Milano, dove si leggerebbe Meśiolano tracciato (di cui però non sono reperibili indagini archeologiche o anche solo fotografie che ne testimonino la reale esistenza e autenticità) in un alfabeto etrusco settentrionale meglio noto come Lepontico (con o), come nella generalità delle iscrizioni galliche. Il simbolo trascritto ś è qui usato per rappresentare una /d/ etimologica, come mostrano altri usi di tale simbolo in celtico, oltre al fatto che questo stesso segno ᛞ in runico ha precisamente il valore di /d/. Sul nome della antica Milano esiste però anche un'altra teoria, altrettanto attendibile e nello stesso modo non verificabile per mezzo di reperti archeologici o narrazioni storiche. Milàn infatti avrebbe avuto sempre lo stesso identico nome odierno, anche se scritto con grafia diversa. Scritto "Medhelan", in alfabeto lepontico, tale nome avrebbe infatti suonato come il nome della città in Milanese, dato che "e" nelle lingue celtiche assomiglia al suono "i" con il trittongo "dhe" muto. Esistono numerose città che portano lo stesso nome o varianti di esso, tra questi, Mâlain in Francia, Medelingen, ai confini tra Belgio e Lussemburgo, Meilhan sur Garonne, a sud della Francia, Meylan, sempre in Francia, Meillan, Molian, sempre in Francia. Molte di queste città presero il nome di Mediolanum durante la dominazione romana. Fondata intorno al 590 a.C. nei pressi di un santuario da una tribù celtica appartenente alla cultura di Golasecca e facente parte del gruppo degli Insubri, fu conquistata dai Romani nel 222 a.C., dopo un aspro assedio. Con il passare dei secoli accrebbe la sua importanza sino a divenire prima colonia romana (89 a.C.), poi municipium (49 a.C.) e in seguito capitale dell'Impero romano d'Occidente de facto (286 d.C. - 402 d.C.), nel cui periodo fu promulgato l'editto di Milano (313 d.C.), che concesse a tutti i cittadini, quindi anche ai cristiani, la libertà di onorare le proprie divinità. Mediolanum era un importante snodo stradale e commerciale, visto che vi passavano la via Gallica, la via delle Gallie, la via Regina, la via Spluga, la via Mediolanum-Bellasium, la via Mediolanum-Bilitio, la via Mediolanum-Brixia, la via Mediolanum-Placentia, la via Mediolanum-Ticinum e la via Mediolanum-Verbannus. Nella città era anche presente il porto fluviale di Mediolanum, che garantiva anche un importante traffico navale, visto che era in comunicazione, tramite la Vettabbia, con il Lambro, con il Po e con il mare Adriatico. I siti archeologici visitabili a Milano relativi all'antica Mediolanum sono diciotto (alcuni visibili su richiesta). Essi sono le mura, il teatro, il foro, l'anfiteatro, alcune domus, il circo, il palazzo imperiale, le Terme Erculee e i magazzini annonari, e le basiliche paleocristiane.