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Palazzo Libertini Scuderi

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Palazzo Libertini Scuderi, facciata
Palazzo Libertini Scuderi, facciata

Il Palazzo Libertini Scuderi è un palazzo privato di Catania. Sito in via Etnea, fu commissionato all'architetto milanese Carlo Sada dal cavaliere Giuseppe Paternò di Raddusa nel 1875. Lo stile è neorinascimentale e conserva arredi liberty. Le volte sono arricchite dagli affreschi dei pittori Natale Attanasio e Alfonso Orabona. Della facciata, l'ordine inferiore è bugnato, mentre quello superiore è intonacato di rosa antico. Per un breve periodo, il palazzo fu proprietà di Giuseppe Schininà, marchese di Sant'Elia. Nel 1901, fu acquistato dal deputato Pasquale Libertini, che ne integrò l'architettura, e poi, nel 1941, dall'armatore Matteo Scuderi. L'edificio è noto anche come Palazzo Paternò di Raddusa e come Palazzo Schininà di Sant'Elia.

Estratto dall'articolo di Wikipedia Palazzo Libertini Scuderi (Licenza: CC BY-SA 3.0, Autori, Immagini).

Palazzo Libertini Scuderi
Via Cordaro, Catania Borgo-Sanzio

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Via Cordaro
95128 Catania, Borgo-Sanzio
Sicilia, Italia
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Palazzo Libertini Scuderi, facciata
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Luoghi vicini

Palazzo delle Poste (Catania)
Palazzo delle Poste (Catania)

Il Palazzo delle Poste di Catania è un edificio pubblico. La facciata d'ingresso è posta ad angolo in via Etnea ed è adiacente al principale cancello d'entrata della Villa Bellini. Fu progettato nel 1919 dall'architetto Francesco Fichera e ultimato il 28 ottobre 1929. Venne inaugurato dal re Vittorio Emanuele III il 4 maggio del 1930. Il palazzo occupa un intero isolato. La planimetria inverte lo schema distributivo abituale utilizzato per gli uffici postali (con gli spazi per il pubblico al centro e gli uffici nelle parti periferiche). Nel nuovo schema utilizzato per l'edificio catanese gli spazi riservati al pubblico si trovano nell'anello esterno mentre l'anello interno è occupato dagli uffici di smistamento che si affacciano sulla corte, il punto di arrivo e di partenza del materiale postale. Il piano rialzato è occupato dagli sportelli per il pubblico che si sviluppano per oltre 1.000 m² lungo il perimetro dell'edificio come delle gallerie illuminate da grandi finestroni, mentre i due piani superiori sono occupati dagli uffici. Il suo prospetto è molto movimentato con l'inserimento di pietre di colori diversi. Fra esse spicca la pietra lavica e la pietra bianca di Ispica. Marcello Piacentini, Francesco Fichera architetto siciliano, in “Architettura e Arti decorative”, X, giugno 1930, p. 435 [1] Giardino Bellini Via Etnea Via Sant'Euplio Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo delle Poste